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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2004
 
   
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  MARCIALONGA, LA VERA FESTA DELLO SPORT  
   
  La scelta coraggiosa e controcorrente della Marcialonga presa nel 2003, evidentemente, ha dimostrato le grandi capacità intuitive ed organizzative di un comitato che, anche per il 2005, ripropone la granfondo in tecnica classica. Erano 5.048 gli iscritti del 2003, 4378 quelli della scorsa edizione e per il 2005 le proiezioni allo stato attuale presentano ancora i medesimi numeri. La Marcialonga è una gara amata in tutto il mondo e lo conferma la cifra di oltre 35.000 partecipanti stranieri registrati nelle 31 edizioni fino ad ora disputate. Domenica 30 gennaio 2005 alle ore 8,30, quando il classico colpo di cannone nella piana di Moena farà salire l'adrenalina dell'incredibile massa di fondisti, si entrerà ufficialmente nella 32.A edizione, che girerà pagina con i fuochi d'artificio alla sera, quando arriverà l'ultimo classificato al traguardo di Cavalese, acclamato e coccolato come il vincitore. La Marcialonga non è solo una gara, è una festa dello sport e del volontariato, è una macchina perfetta con mille ingranaggi che generano un evento che tutto il mondo ci invidia, grazie alle splendide Dolomiti, grazie ad una pista che alterna passaggi nelle radure, nei boschi e nel centro dei paesi, dove la gente sente l'evento come una propria creatura. Ci sono le storie dei grandi campioni come quella di Gabriella Paruzzi, che dalla Marcialonga prende Io spunto per vincere la Coppa del Mondo, ma le più belle sono quelle dei "bisonti" che si trascinano fino al traguardo di Cavalese dopo 70 chilometri di fatica: facile a dirsi ed a scriversi, ben diverso è far scivolare gli sci nei binari che conducono in una fantastica avventura attraverso le Valli di Fassa e di Fiemme. La Marcialonga è di tutto e di più, è un intrecciarsi di storie e di amicizie che non hanno frontiere ma è anche una grande sfida contro se stessi, chi in lizza per una classifica e chi impegnato in un puro confronto per dimostrare le proprie capacità. Nel 2005 ricorre anche il ventennale della Minimarcialonga dedicata ai più piccoli, una gara senza classifica, un'occasione per "giocare con gli sci" fra tanti coetanei. Alfredo Weiss, il presidente, e Filippo Bazzanella, il direttore generale, spalleggiati dal proprio comitato hanno sfornato anche per quest'anno diverse novità, qualcuna destinata sicuramente a fare strada, come quella del "pacer", una figura sportiva "importata" dalla maratona. La Marcialonga sembra ringiovanire di anno in anno, un grazie quindi a quei fantastici pionieri dello sci di fondo che nel 1971 hanno avuto il coraggio di inventare una fucina di emozioni, una leggenda che è diventata l'orgoglio di una comunità, quella delle due valli, radicata nelle proprie tradizioni. Grazie a Giulio Giovannini, Roberto Moggio, Mario Cristofolini, Nele Zorzi.  
     
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