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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2004
 
   
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  ELEMENTI: “UNIFICAZIONE GRTN-TERNA E DOMANDA IN BORSA, COMPLETANO LA LIBERALIZZAZIONE ELETTRICA”  
   
  Roma, 4 novembre 2004 - “La legge sul riordino del settore elettrico è una buona legge, anche se dovremo lavorare per renderla più efficace, agevolando il processo di localizzazione di nuovi impianti, favorendo l’eliminazione delle asimmetrie dei mercati europei, predisponendo il riordino degli incentivi, promuovendo lo sviluppo di nuove fonti rinnovabili e il teleriscaldamento.” Così Antonio Marzano, Ministro delle attività produttive, nell’intervista sulle prospettive del sistema elettrico rilasciata a questo numero di Elementi, rivista del Grtn, dell’Au e del Gme, il cui n. 6 è da oggi visibile sul sito internet www.Grtn.it. Positivo anche il commento di Alessandro Ortis, Presidente dell’Autorità per l’energia, per il quale i benefici non dovrebbero tardare ad arrivare, a patto che si realizzino nuovi impianti e si ammodernino i vecchi per oltre 10.000 Mw. Senza dimenticare la necessità di diversificare l’offerta di energia. Nuovi impianti sì, afferma Andrea Bollino, Presidente del Grtn, ma meno inquinanti, e soprattutto nuove linee elettriche, senza le quali il maggior apporto di energia resterebbe bloccato nelle varie strozzature che gravano sulla rete elettrica. Su questo punto è d’accordo anche Luigi Prosperetti, in controtendenza invece sulla liberalizzazione del settore, che trova lenta, timida e tormentata. Secondo Prosperetti è necessario creare subito nuova capacità addizionale, adeguando l’offerta alla domanda, altrimenti è impensabile ridurre i prezzi. Secondo il professore, infatti, è stato un errore imporre all’Enel di cedere impianti ai concorrenti anziché puntare su un aumento dell’offerta anche con incentivi ai nuovi entranti. Prosperetti si spinge più in là, e provocatoriamente sostiene che bisognerebbe istituire una tassa sui consumi alle Regioni che rifiutano centrali o linee e sconti a quelle che producono più elettricità di quanta ne consumano. Sulla riunificazione della proprietà e delle gestioni della rete elettrica, positivo il commento di Alessandro Ortis, per il quale l’operazione costituisce un aspetto irrinunciabile per il successo della liberalizzazione, che produrrà effetti positivi sui costi. Anche Luca d’Agnese, Ad del Grtn, ritiene che dalla riunificazione di Grtn e Terna, nascerà un grande operatore di settore in grado di programmare investimenti e di realizzarli in proprio. La nuova società, sostiene d’Agnese, unirà visione strategica e capacità industriale. Intanto il Gestore della rete sta attivando le azioni propedeutiche alla riunificazione, prima fra tutte la predisposizione del Codice di rete, fondamentale per la gestione del sistema elettrico con condizioni note a tutti gli operatori. Il soggetto che nascerà, spiega Prosperetti, va visto con entusiasmo a patto che Enel non abbia un controllo forte della nuova società, perché a suo avviso, le aziende elettriche dovrebbero stare fuori delle imprese che governano le reti dell’alta tensione, così come accade in Gran Bretagna con il National Grid. Sul tema della Borsa, in questo primo periodo, per Ortis sono emersi solo “malesseri infantili”, e sostiene che l’Autorità vigilerà affinché il sistema non presenti distorsioni, non ospiti abusi o collusioni. Grazie alla Borsa, continua Ortis è stato possibile evidenziare il problema delle congestioni di rete, rendendo più facile identificare dove intervenire. Ma Prosperetti è del parere che con la Borsa i prezzi sono divenuti volatili ed espongono i consumatori al rischio fluttuazioni, costringendo i più indifesi a pagare i costi del sistema. Nando Pasquali, Presidente di Au, invece, fa notare che un’articolata strategia di approvvigionamento da parte dell’Acquirente Unico ha favorito una stabilità tariffaria, grazie all’acquisto di energia attraverso contratti bilaterali e differenziali, fronteggiando così la volatilità dei prezzi sulla parte del fabbisogno acquistata in Borsa. In futuro, annuncia Pasquali, l’Au organizzerà aste per contratti pluriennali, stimolando la concorrenza tra i produttori. Dati interessanti sulla Borsa arrivano dal Gme, che sottolinea come la liquidità media, nel periodo 1° aprile – 31 agosto 2004, è stata pari al 30%; 21 operatori hanno presentato offerte di vendita per 37 Twh, equivalenti a 2379 milioni di euro. Il sistema elettrico italiano nel suo complesso ha avuto scambi per circa 126 Twh di energia elettrica, per un prezzo medio d’acquisto di 57,78 €/Mwh. Per il Gme, con l’avvio della domanda attiva, scomparirà il regime dello scambio e le partite economiche saranno regolate su base oraria.  
     
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