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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Febbraio 2004
 
   
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  IL MERCATO EUROPEO DEL CONTENT MANAGEMENT SECONDO META GROUP: L'UTILIZZO ANCORA FRAMMENTATO DELLE APPLICAZIONI DI CM PORTA ANCORA POCHI REALI BENEFICI ALLE AZIENDE  
   
  Milano, 20 febbraio 2004 - Oltre metà delle aziende europee non sarebbe in grado di fornire un archivio della corrispondenza scambiata per lettera e per posta elettronica(1), mentre altrettante aziende dispongono di dati non aggiornati od obsoleti(2): è quanto emerge da una ricerca indipendente commissionata a Meta Group da Stellent, produttore globale di soluzioni per content management. In Italia, Francia e Germania solo il 30% delle aziende intervistate ha affermato di gestire l'archivio del proprio patrimonio informativo: una media inferiore è stata registrata in Uk con il 22% e nei Paesi Bassi, dove solo il 12% potrebbe soddisfare tale richiesta. Lo studio, realizzato da Meta Group su oltre duecento aziende di Regno Unito, Francia, Italia, Germania e Paesi Bassi, sottolinea come alla consapevolezza dei vantaggi e delle opportunità di risparmio derivanti da efficaci iniziative di gestione dei contenuti, si accompagnino tuttavia ostacoli all'adozione in ambito interaziendale. 1. Perché si sceglie l'enterprise content management? Secondo la ricerca, il 50% degli intervistati scelgono una soluzione di content management per ottimizzare la gestione delle informazioni su siti web e reti extranet e migliorare la customer satisfaction. In Italia, il 28% degli intervistati ha evidenziato quale principale motivazione all'adozione di questi sistemi lo spreco di denaro e di tempo impiegato nella ricerca delle informazioni. A livello europeo sono emerse inoltre le seguenti motivazioni: - il 38% degli intervistati si è deciso a rivedere la gestione dei dati non strutturati a causa della necessità di conformarsi ad una o più normative - oltre il 35% degli interpellati ha sottolineato come il riutilizzo di materiale già esistente e/o l'accesso a contenuti approvati/convalidati siano fattori "molto importanti". 2. Enterprise Content Management: progetti semi-collegati Secondo Jeffrey Mann, Vice President of Technology Research Services di Meta Group, esiste ancora un gap significativo tra le intenzioni delle aziende nei confronti della gestione dei dati non strutturati e la realtà effettiva. "Questa ricerca indica come gli utenti europei stiano diventando chiaramente consapevoli - seppur lentamente – dello spreco di denaro e di opportunità derivante da una gestione non efficace dei contenuti in loro possesso.. Pur avendo raggiunto un maggior grado di consapevolezza, le aziende intervistate non hanno intrapreso i passi necessari per sviluppare un'infrastruttura completa dedicata ai contenuti", ha aggiunto Mann, descrivendo lo stato attuale dell'Enterprise Content Management come "una serie di progetti spesso semi-collegati tra loro" caratterizzati dalla presenza di più sistemi in parte sovrapposti. "La ridondanza di sistemi è valutata essere principalmente un problema di costo. Tuttavia, l'impatto sull'efficienza complessiva del business derivante dalla presenza di più sistemi separati è certamente un problema piu' grave. Dal momento che i processi centrali di business richiedono contenuti maggiormente integrati, suddividere questi ultimi contenuti all'interno di più applicazioni a 'silo' rende pressoché impossibile raggiungere anche gli obiettivi di business più elementari", ha aggiunto Mann. 3. Quanto spendiamo per gestire i nostri contenuti? Bryan Richter, Vice President Emea di Stellent, ha sottolineato come le aziende europee, sebbene siano chiaramente consapevoli dei vantaggi offerti dal content management e dei costi invece associati a una cattiva gestione dei dati non strutturati, possiedano tuttavia implementazioni tendenti verso un approccio frammentato. "I dati ricavati dalla ricerca rivelano che il 40% degli intervistati ha implementato più di cinque sistemi di content management differenti e la metà di essi non è stata in grado di confermare i costi connessi a tale gestione. Questa tendenza alla frammentazione diventa ancor più sconcertante quando notiamo che la maggior parte delle aziende dichiara di concentrare le proprie iniziative di publishing dei contenuti a favore di reti extranet e di siti Web, dove omogeneità, coerenza e conformità dei contenuti diventano elementi ancora più critici", ha commentato Richter. 4. Facilità d'impiego: l'ostacolo maggiore verso il deployment nell'intera azienda Richter ha notato inoltre come, secondo lo studio, una media pari solamente al 2% dei dipendenti risulta attivamente coinvolta nella creazione o nell'aggiornamento dei contenuti. "Come elemento critico per assicurare la massima partecipazione e, di conseguenza, l'efficacia di una soluzione di content management, il 62% degli intervistati ha segnalato la 'facilità d'uso', mentre un'altra metà ha optato per la 'facilità di implementazione' e la 'facilità di gestione operativa'", ha spiegato Richter. "Queste affermazioni confermano la validità dell'approccio seguito da Stellent nei confronti dell'Enterprise Content Management. Mettendo a disposizione l'unica soluzione integrata in grado di gestire contenuti Web, documenti, la collaborazione, le risorse digitali e le attività di records management, possiamo affrontare l'80% delle esigenze di content management di un'azienda attraverso un'unica interfaccia intuitiva. Stellent è leader nella tecnologia di conversione di documenti, essendo in grado di convertire istantaneamente più di 200 formati rendendoli pubblicabili via Web. A tal fine non è richiesta alcuna riprogrammazione: gli utenti operano all'interno delle loro consuete applicazioni, mentre nelle procedure di pubblicazione, archiviazione e tracking dei documenti è possibile inserire automaticamente le linee guida stabilite dall'azienda", ha proseguito Richter. "Stellent rimane l'unico fornitore a offrire una soluzione enterprise realmente completa che propone un'unica interfaccia intuitiva e l'accesso istantaneo ai formati di file o agli applicativi desiderati", ha concluso Richter. 5. Ecm: una tecnologia essenziale per il 2004 Secondo Mann, la ricerca - che integra uno studio svolto da Meta Group sulle aspettative per il 2003 e il 2004(3) da parte di 400 responsabili It aziendali statunitensi, conferma come l'Enterprise Content Management rappresenti una priorità essenziale per le aziende. "Ci aspettiamo che l'Enterprise Content Management continui a rappresentare una delle necessità con priorità piu' elevata per le aziende europee nei prossimi anni. La crescente necessità di fornire informazioni tempestive alle varie categorie di interlocutori (dipendenti, business partner, clienti, enti di controllo) riducendo i relativi costi aumenterà la pressione verso l'implementazione di processi e sistemi efficaci ed efficienti per la gestione dei contenuti", ha concluso Mann. (1) Il 54% degli intervistati ha dichiarato di non essere in grado di recuperare queste informazioni o di aver bisogno di interventi manuali per riuscirci. (2) Il 44% degli intervistati ha dichiarato che volumi significativi di dati (più del 20% dei contenuti residenti sui loro sistemi) sono obsoleti o non aggiornati. (3) It Purchasing Decisions: 2003 Desk Reference. Pubblicato da Meta Group e First Albany Corporation. Una copia completa della ricerca è disponibile per download all'indirizzo www.Stellent.com/italy  
     
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