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Notiziario Marketpress di
Venerdì 20 Febbraio 2004
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APRE OGGI ALLA BESANA DI MILANO LA DRAMMATICA E IMPEGNATIVA MOSTRA “BOMBE SULLA CITTÁ MILANO IN GUERRA (1942-44)” |
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Milano, 20 febbraio 2004 - Nella suggestiva cornice della Rotonda di via Besana, a quasi sessant’anni dai tragici eventi che sconvolsero la città, va in scena una mostra storico documentaria “Bombe sulla città. Milano in guerra (1942 – 1944)”. Organizzata dalle Civiche Raccolte Storiche del Comune di Milano, l’esposizione ripercorre attraverso numerose testimonianze di vita quotidiana oggetti, vestiti e documenti d’epoca, la vita della popolazione civile nella Milano in guerra. Le sezioni illustrano, accanto alla storia del capoluogo lombardo, gli snodi fondamentali della vicenda bellica (che ebbero il loro apice nell’estate del 1943 quando i quadrimotori Raf colpirono Milano riducendo il centro storico e diversi quartieri limitrofi a un cumulo di macerie, roghi e polvere) a partire dalla dichiarazione di guerra fino alla ricostruzione, dedicando particolare attenzione ai danni subiti dal patrimonio artistico di Milano. La mostra è curata da un comitato scientifico composto da Rosa Auletta Marrucci, Piera Caramellino, Lucio Ceva, Paolo Ferrari, Sandro Fontana, Anna Giorni, Massimo Negri, Achille Rastelli, Giorgio Rumi. Alla realizzazione di “Bombe sulla città” hanno collaborato importanti istituzioni italiane e internazionali come l’Imperial War Museum di Londra e Duxford, i National Archives di Washington, il Museo storico nazionale di Artiglieria di Torino, il Royal Air Force Museum di Hendon, l’Istituto Luce, le Teche Rai. In occasione dell’iniziativa, l’Appi (Associazione dei piccoli palcoscenici italiani) allestirà negli spazi espositivi lo spettacolo teatrale “… i vivi non hanno più sete…”, titolo che prende spunto dalla poesia di Salvatore Quasimodo, Milano – agosto 1943. La rappresentazione narra le vicende di due studenti milanesi del Conservatorio, allievi del poeta che, insieme a lui, assistono al martirio della propria città. La loro storia si intreccia con quella dei protagonisti dell’epoca: Re Vittorio Emanuele Ii, Pietro Badoglio, la Regina Elena, ecc. La ricostruzione storica Il 10 giugno 1940 gli altoparlanti di piazza Duomo diffusero il discorso di Mussolini che, da Piazza Venezia, chiamava gli italiani alle armi. Milano apprese, insieme al resto del Paese, di essere entrata in guerra contro Francia e Gran Bretagna. Nel capoluogo lombardo, da tempo all’erta - fin dal 1939 vigeva l’oscuramento - vennero attuati i piani antincendio e le autorità attrezzarono la città per la protezione d’edifici e monumenti. A pochi giorni dall’ingresso in guerra, Milano riceve il battesimo del fuoco e i bombardieri inglesi offrono un primo funesto saggio del proprio potenziale distruttivo. Non fu che l’inizio. I bombardamenti proseguirono in agosto e dicembre e - dopo una breve pausa- si fecero ancora più devastanti nell’ottobre del 1942, quando al vertice del Bomber Command arriva Sir Arthur Harris, convinto sostenitore della necessità di impiegare l’area bombing - bombardamento a tappeto - contro gli agglomerati urbani. Diversi quartieri di Milano furono gravemente danneggiati. La città iniziò a svuotarsi, quelli che poterono, fuggirono in campagna, dando inizio al fenomeno dello sfollamento. La stampa minimizzò i danni che la città aveva subito e passò sotto silenzio la nuova, pesante incursione che colpì la città nella notte tra il 14 e il 15 febbraio del 1943, fiaccando ancora di più il morale dei milanesi, stremati e ormai convinti che la guerra era ormai perduta. Nell’estate del 1943 Milano affrontò una nuova terribile prova. Per convincere Badoglio a porre fine alla guerra contro gli Alleati e firmare l’armistizio, i quadrimotori Raf si avventarono sul capoluogo lombardo riducendo il centro storico e diversi quartieri limitrofi a un cumulo di macerie, roghi e polvere. La città fu paralizzata e le forniture di luce, gas e acqua divennero intermittenti per settimane. All’indomani dell’ 8 settembre 1943 Milano aveva un aspetto spettrale e dopo un lungo inverno di privazioni si ritrovò sotto le incursioni, questa volta di giorno, degli angloamericani che dal marzo 1944 ripresero i bombardamenti nel tentativo di interrompere le vie di comunicazione utilizzate dai tedeschi. I bersagli principali furono ponti, strade e ferrovie, ma le bombe colpirono anche obiettivi civili . Il 20 ottobre 1944 nella scuola elementare “Francesco Crispi”di Gorla morirono 205 persone tra bambini, maestre e bidelli .I quartieri di Precotto e Turro ebbero 600 vittime. Una Milano ormai stremata giunse all’appuntamento con il 25 aprile e con la Liberazione, la bufera della guerra era passata e i milanesi affrontavano un nuovo difficile capitolo: la stagione della ricostruzione. Una sezione della mostra sarà dedicata ai prodotti multimediali delle scuole di Milano e provincia sui temi del Xx secolo e raccoglierà i lavori degli studenti che hanno partecipato al concorso “Figli del ‘900”, un’iniziativa dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia e delle Civiche Raccolte Storiche finalizzata alla creazione di un Museo Laboratorio di Storia Contemporanea, spazio di confronto e archivio di documenti per avvicinare le nuove generazioni alle problematiche della recente storia nazionale. Le sezioni della mostra Gli antecedenti: Saranno presentati in maniera sintetica gli snodi fondamentali della vicenda bellica a cominciare dalla dichiarazione di guerra e proseguendo con l’inizio della guerra aerea in Europa. I due elementi centrali saranno costituiti dal confronto simbolico tra Mussolini e Churchill e dalla particolare condizione di “paese sospeso” che l’Italia assume tra il 25 luglio e l’8 settembre - Spiegazione del significato fortemente politico, più che militare, dei bombardamenti milanesi dell’agosto 1943 - Registrazione originale della dichiarazione di guerra di Churchill e di Mussolini. Cronologia comparata “Milano nella seconda guerra mondiale” con storia del conflitto. Milano 1943, Vita di Guerra Descrizione della vita quotidiana nella Milano in guerra, condizioni di vita della popolazione civile (oggetti, vestiti, documenti d’epoca e testimonianze), vita degli sfollati - Avvenimenti nelle giornate dei bombardamenti - Allestimento di un rifugio antiaereo; album di famiglia: spazio dedicato a materiale documentario prestato direttamente dai cittadini - Ai 9336 milanesi nati dal 1922 al 1926 e tuttora residenti in città è stata inviata una lettera invitandoli a collaborare alla mostra. Bomber Command, il nemico Cosa era, dotazione tecnica, strategie e tattica, politica di Churchill e politica di Arthur Harris, i bombardamenti alleati sulla Germania - Ricostruzione evocativa della “operation room” d’attacco allestita con i cimeli. Notti di fuoco: le incursioni notturne Allestimento scenografico in ambiente oscurato con filmati d’epoca di provenienza inglese (Filmato della squadra 101 Lancaster, ore 1.35 am, filmati da archivio selezione Bomber Command 1939-45) - Interviste con testimoni - Automobile d’epoca allestita per l’oscuramento. Ottagono: ricostruzione delle macerie di una casa bombardata La difesa di Milano Rifugi, scritte, bunker, organizzazione dell’Unpa e dei Vigili del Fuoco, mascheramenti delle fabbriche, tecniche di oscuramento - Ricostruzione di un rifugio antiaereo; grandi exhibit (camioncino Unpa, postazione antiaerea, ambulanza, autopompa) divise vigili del fuoco e vigili urbani - Fotoelettriche antiaeree. La città ferita I luoghi bombardati e i danni al patrimonio artistico - Il patrimonio monumentale della città e le misure di protezione; l’entità dei danni - Repertorio fotografico della Soprintendenza, “records after the battle”, grande mappa del centro cittadino con distruzioni; filmati della ditta Romanoni e dell’Istituto Luce Le conseguenze politiche L’italia divisa in due: breve informazione sull’8 settembre e la nascita della Rsi, i bombardamenti del 1944 - Ricostruzione di un’aula di una scuola elementare - Bombardamento di Gorla: installazione con fotografie delle vittime, testimonianze. La rinascita di Milano Ricognizione del patrimonio monumentale dopo la ricostruzione, metodi, tecniche e atteggiamenti nei confronti dei monumenti durante la fase di ricostruzione post bellica, tecnici protagonisti della ricostruzione, nuove architetture - Una ferita sanata: i progetti per la ricostruzione dell’ultima area bombardata sopravvissuta a Milano. Periodo: 21 febbraio – 9 maggio 2004 Catalogo: Skira Informazioni al pubblico: Civiche Raccolte Storiche- tel. 02.88464182/3/4 e-mail: risorgi@energy.It
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