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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Novembre 2004
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TERNA: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 PRIMI NOVE MESI 2004 IN FORTE CRESCITA RISPETTO AL 2003 RICAVI A 786,8 MILIONI DI EURO, + 23,3% EBITDA A 538,2 MILIONI DI EURO, + 26,2% EBIT A 398 MILIONI DI EURO, + 70,8% UTILE NETTO A 181,5 MILIONI DI EURO, +139,1% |
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Roma, 9 Novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Fulvio Conti, ha esaminato e approvato i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2004. Il presidente Fulvio Conti ha commentato: ”Con l’eccellente performance dei primi nove mesi, in netta crescita rispetto a quella realizzata nel 2003, Terna dimostra di saper conseguire risultati di assoluto rilievo. Possiamo quindi confermare le nostre previsioni sul buon andamento dell’intero esercizio e le nostre prospettive di stabile e sicura generazione di valore”. I ricavi dei primi nove mesi del 2004 aumentano di 148,6 milioni di euro (102,9 milioni di euro per la Capogruppo e 45,7 milioni di euro per le controllate) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pro-forma (in crescita del 23,3%); per i nove mesi come per il trimestre l’incremento è essenzialmente riconducibile al corrispettivo di utilizzo delle reti per effetto dei maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete di trasmissione italiana e brasiliana (in totale 147,6 milioni di euro). Per quanto riguarda il canone di locazione relativo alla rete italiana, questo risente del fattore di stagionalità dovuto alla delibera 05/04 dell’Aeeg che ha introdotto le nuove fasce tariffarie a partire dal mese di aprile; tale fattore sarà parzialmente riequilibrato nell’ultimo trimestre dell’anno. I costi d’esercizio, pari a 248,6 milioni di euro (223,2 milioni di euro per la Capogruppo e 25,4 milioni di euro per le controllate), risultano in crescita del 17,4% rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno precedente pro-forma (+ 36,8 milioni di euro) e riflettono lo sviluppo delle attività registrato nel periodo. In particolare si evidenziano i maggiori costi legati all’Ipo (per ca. 10 milioni di euro) e alla piena operatività delle controllate brasiliane (ca. 12 milioni di euro), a cui si aggiungono sopravvenienze passive a carico della Capogruppo per conguagli sul canone di locazione della rete riferiti agli esercizi 2002 e 2003 (per complessivi 15 milioni di euro). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del 26,2% a 538,2 milioni di euro, rispetto a 426,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 pro-forma. Le controllate brasiliane contribuiscono per 58,7 milioni di euro, rispetto ai 24,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003 pro-forma. L’ebitda rappresenta il 68,4% dei ricavi, con un’incidenza lievemente superiore al corrispondente periodo del 2003 pro-forma (66,8%). L’ebit (Risultato operativo) cresce del 70,8%, raggiungendo 398 milioni di euro rispetto a 233 milioni di euro dello stesso periodo del 2003 pro-forma; esso beneficia della riduzione di circa 72 milioni di euro degli ammortamenti, principalmente legata alla ridefinizione, a fine 2003, della vita economica utile degli impianti (nei primi nove mesi del 2003 i cespiti erano ancora ammortizzati in base alle precedenti aliquote). L’utile netto si attesta a 181,5 milioni di euro (in crescita del 139,1% rispetto al medesimo periodo del 2003) dopo aver scontato oneri finanziari netti per 63 milioni di euro e imposte sul reddito per 139 milioni di euro, di cui 39,2 milioni per imposte differite nette. Gli investimenti nei primi nove mesi del 2004 sono pari a circa 213 milioni di euro, di cui 183,1 milioni relativi alla Capogruppo; nei primi nove mesi del 2003 gli investimenti relativi alla sola Capogruppo ammontavano a circa 160 milioni di euro. Il capitale investito netto al 30 settembre 2004 è di 3.519,2 milioni di euro, in lieve flessione rispetto a quello di fine dicembre 2003 (3.571,8 milioni di euro). Il patrimonio netto inclusivo delle quote di terzi alla fine del periodo in esame è pari a 1.769,3 milioni di euro (2.966,4 milioni di euro al 31 dicembre 2003), mentre l’indebitamento finanziario netto ammonta a 1.749,9 milioni di euro (605,4 milioni di euro al 31 dicembre 2003). Il rapporto debt/equity a fine settembre 2004 è quindi pari a 0,99 (0,20 al 31 dicembre 2003). I dipendenti del Gruppo a fine settembre 2004 sono 2.958, in crescita di 121 unità rispetto a fine 2003 (+4,2%); il dato riflette sia l’adeguamento della struttura organizzativa conseguente alla quotazione in borsa della società sia l’ingresso di nuove risorse nelle società brasiliane a seguito della loro completa operatività. I ricavi del terzo trimestre 2004 sono in crescita del 43,8%, passando da 186,3 milioni di euro del terzo trimestre 2003 pro-forma a 267,9 milioni di euro del periodo in esame. Tale aumento è essenzialmente identificabile nel corrispettivo di utilizzo della rete (81,1 milioni di euro) dovuto ai maggiori ricavi per il trasporto di energia sia sulla rete di trasmissione nazionale (66,6 milioni di euro) che sulla rete brasiliana per l’entrata in esercizio nella primavera del 2004 dell’ intera linea Novatrans (14,5 milioni di euro). I costi d’esercizio, pari nel trimestre a 77,2 milioni di euro (66,7 milioni di euro per la Capogruppo e 10,5 milioni di euro per le controllate), subiscono un incremento di 9,2 milioni di euro (pari al 13,5%) verso il dato pro-forma dello stesso periodo dell’anno precedente, essenzialmente attribuibile alla completa operatività delle linee brasiliane (+6,3 milioni di euro). L’ebitda (margine operativo lordo) cresce del 61,2%, passando da 118,3 milioni di euro del terzo trimestre 2003 proforma a 190,7 milioni di euro nel periodo in esame, con un incremento di circa 72 milioni di euro. In particolare, l’Ebitda delle controllate brasiliane si attesta a 21,7 milioni di euro, rispetto ai 13,6 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003 pro-forma. L’ebit (risultato operativo) si attesta a 144,8 milioni di euro con un incremento del 160% (pari a circa 89,1 milioni di euro) rispetto ai 55,7 milioni di euro del terzo trimestre 2003 proforma, e beneficia della riduzione di circa 22 milioni di euro degli ammortamenti, principalmente legata alla ridefinizione, a fine 2003, della vita economica utile degli impianti. L’utile netto balza a 79,3 milioni di euro, a fronte dei 16,6 milioni di euro registrati nel terzo trimestre del 2003 pro-forma, dopo aver scontato oneri finanziari netti per 14,1 milioni di euro e imposte sul reddito per 50,6 milioni di euro, di cui 13,4 milioni per imposte differite nette. Gli investimenti del trimestre sono pari a circa 76 milioni di euro, di cui circa 74 milioni relativi alla Capogruppo.
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