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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Novembre 2004
 
   
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  BANCHE: PRIMA SENTENZA DEL TRIBUNALE OBBLIGA LA BANCA POPOLARE DI MILANO A RESTITUIRE I SOLDI. SUL SITO CODACONS.IT IL MODELLO DI RACCOMANDATA DA INVIARE ALLA BANCA PER AVERE INDIETRO I SOLDI DEGLI INTERESSI PERCEPITI ILLEGALMENTE DALLE BANCHE  
   
  Roma, 10 novembre 2004 - Dopo la sentenza della Corte di Cassazione continua la guerra delle associazioni dei consumatori sul fronte dell’anatocismo bancario. Clamorosa la sentenza del Tribunale di Milano, che oggi il Codacons rende nota, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dall’associazione contro la Banca Popolare di Milano, colpevole di non voler restituire ai propri clienti gli interessi anoticistici indebitamente percepiti. Per la prima volta in Italia il giudice – fa sapere il Codacons - non si limita a dire che il comportamento denunciato è illegittimo, come già sostenuto dal Tribunale di Torino in una precedente sentenza, ma inibisce alla banca di continuare a negare il diritto ai clienti. Il giudice della Vi Sez. Civile, Dott.ssa Amina Simonetti così si pronuncia: la “Banca Popolare di Milano non potrà più opporre rifiuto, sostenendo l’infondatezza del diritto al rimborso per la legittimità delle clausole anatocistiche dei suoi contratti.” E più avanti il giudice sentenzia: “Inibisce alla Banca Popolare di Milano di opporre alle richieste, provenienti dai suoi clienti consumatori, di restituzione delle somme indebitamente versatele, in applicazione di clausole contrattuali, illegittime per violazione dell’art. 1283 c.C., a titolo di interessi debitori capitalizzati trimestralmente, dall’inizio di ogni rapporto bancario fino alla data del 22-04-2000, il rifiuto sostenendo la legittimità di dette clausole”. In pratica se ora la Banca dice di no al cliente, non solo il consumatore potrà fargli causa per riavere il maltolto, ma subirà anche una sanzione per ogni singolo rifiuto. Anche sulla base di questa sentenza il Codacons ha inserito sul proprio sito internet (www.Codacons.it) un modello che i consumatori possono scaricare e inviare alla propria banca per riavere indietro gli interessi illegalmente percepiti dall’istituto di credito. Se l’Abi proseguirà nel dare istruzioni alle banche di non pagare, il Codacons, oltre a denunciare l’Abi per associazione a delinquere come già annunciato ieri, chiederà addirittura lo scioglimento dell’istituto.
Cliccka qui! per scaricare il modello per recuperare i soldi degli interessi percepiti illegalmente dalle banche. http://www.codacons.it/documenti/Modelloanatocismo11_2004.rtf 
 
     
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