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Notiziario Marketpress di
Venerdì 12 Novembre 2004
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LA CUCINA LIGURE IN GIAPPONE, UN’INIZIATIVA DELLA REGIONE LIGURIA PER FAR CONOSCERE L’ENOGASTRONOMIA
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Ciupin savonese, buridda di stoccafisso, tomaxelle, polenta, polenta bianca con sugo di porro e minestrone col pesto, sono stati i cavalli di battaglia della brigata di cucina che si è esibita in Giappone dal 28 ottobre al 4 novembre 2004. I cuochi Fausto Scola, titolare dell’Albergo Ristorante Scola di Castelbianco (Km. 16 da Alberga), Marco Gallo dell’Osteria Acquasanta in Genova e Walter Bordo rappresentante ligure di Slow Food sono stati i protagonisti di una “maratona culinaria” che li ha impegnati nella presentazione e preparazione di specialità liguri presso i migliori ristoranti della Prefettura di Aomori nel nord del Giappone. L’iniziativa, coordinata da Lorenzo Cavanna dirigente dello Staff del Vice Presidente ed assessore al Turismo della Regione Liguria Gianni Plinio, nasce da un accordo di cooperazione sottoscritto nel 2002 tra la Regione e la Prefettura giapponese. La missione dei cuochi liguri ad Aomori si inserisce nel filone delle attività promozionali mirate a far conoscere il territorio e a incrementare la presenza turistica giapponese in Liguria. Il programma degli eventi culinari è iniziato il 28 ottobre con una lezione di cucina al Centro di Cultura di Hirosaki, seguita da una cena di gala a base di Ciupin e Tomaxelle presso il ristorante Yamazaki. Il 30 ed il 31 ottobre lo stoccafisso alla ligure (preparato in buridda, alla sanremasca, in addobbo, ecc.) è stato il vero protagonista al Festival delle produzioni agricole di Aomori. Mentre le tagliatelle (rigorosamente fatte a mano), la polenta bianca con patate (della zona appenninica da Bardineto a Sassello) e gli involtini di sogliole alle verdure sono stati i temi oggetto di studio e di degustazione presso l’Istituto Professionale Alberghiero di Momoishi. Il 3 novembre la buridda di seppioline, con il suo impareggiabile contorno di olive taggiasche, rosmarino, salvia e maggiorana è entrata con piena dignità nel raffinato menu dell’Hachinohe Segal View Hotel. Sempre presso la città di Hachinohe, ma questa volta al Park Hotel, è toccato l’onore di ospitare sua maestà “il Pesto”, che è stato presentato nei vari abbinamenti possibili, come salsa da pasta o come additivo essenziale del classico minestrone alla genovese. Il tour gastronomico, voluto e finanziato dalla Prefettura di Aomori, dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, il grandissimo interesse suscitato dall’Italia e dalla Liguria in terre così lontane. E’ un interesse che deve essere coltivato non solo nella prospettiva di attirare un turismo di pregio che ha sempre trascurato le Riviere, ma anche nell’ottica di un incremento dell’interscambio culturale con le grandi civiltà e nazioni asiatiche che saranno le grandi protagoniste di un futuro non più così lontano. (www.japanitalytravel.com)
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