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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Novembre 2004
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BERE TÈ PUÒ MIGLIORARE LA MEMORIA, DICONO GLI SCIENZIATI BRUXELLES, |
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16 novembre 2004 - Il tè bevuto regolarmente può migliorare la memoria e dovrebbe essere usato per trattare il morbo di Alzheimer: è quanto affermano i ricercatori dell'università britannica di Newcastle Upon Tyne. Il team di scienziati ha scoperto che il tè, verde o nero che sia, inibisce l'attività di certi enzimi del cervello associati alla memoria. È stato esaminato anche il caffè, senza però riscontrare effetti significativi. I due tipi di tè inibiscono l'attività dell'Ache (enzima acetilcolinesterasi), che danneggia il messaggero chimico (neurotrasmettitore) acetilcoline. Il morbo di Alzheimer è caratterizzato da una caduta dei livelli di acetilcoline. I ricercatori hanno anche constatato che i due tipi di tè riducono l'attività del Buche (enzima butirilcolinesterasi), la cui presenza è stata riscontrata nel cervello dei malati di Alzheimer. Il tè verde va un poco più lontano, essendosi dimostrato capace di bloccare l'attività di beta-secretasi (che svolge un ruolo della produzione dei depositi di proteine nel cervello). Inoltre la durata dell'effetto inibitorio è superiore a quella del tè nero: si è constatato che i benefici del tè verde durano una settimana, quelli che tè nero solo un giorno. 'Anche se non è una cura per il morbo di Alzheimer, il tè potrebbe essere un'arma in più tra quelle usate per trattare la malattia e rallentarne il decorso', ha detto il dottor Ed Okello, responsabile della ricerca. 'Le nostre conclusioni sono particolarmente interessanti perché il tè è una bevanda già molto diffusa, economica, e il suo consumo non dà apparentemente luogo a effetti collaterali indesiderati. In ogni caso, pensiamo che dovranno passare vari anni prima di essere in grado di produrre qualcosa di commercializzabile'.
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