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Notiziario Marketpress di Sabato 21 Febbraio 2004
 
   
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  TURISMO E DINTORNI / I RISULTATI DI UNA RICERCA TRBI: BEST WESTERN RISULTA AL PRIMO POSTO TRA I MARC  
   
  Best Western si afferma il marchio alberghiero indipendente più conosciuto in Italia. Tra i fattori di scelta dei clienti, il “valore del marchio” è l’aspetto più rilevante. Il “prezzo” sta cedendo sempre più il passo a fedeltà, qualità e capillarità. Best Western (catena alberghiera leader in Italia con 138 alberghi in 95 località) presenta la ricerca sui marchi alberghieri realizzata da Trbi - gruppo Maritz - a fine 2003. L’analisi, commissionata da Best Western Europa ogni due anni, ha l’obiettivo di esaminare i trend di mercato, monitorando la conoscenza e la percezione dei principali gruppi alberghieri nazionali e internazionali, nonché le richieste e le aspettative della clientela. Dalla ricerca svolta in Italia –su un campione di clienti sia business sia leisure– emergono importanti indicazioni sui criteri di scelta della clientela. L’aspetto che incide maggiormente (34%) è il valore del marchio, sinonimo di fiducia e garanzie superiori. Segue la qualità del servizio (22%), che deve andare ben oltre l’efficienza, sempre molto importante, ma toccare anche aspetti più intangibili come la capacità di creare un ambiente accogliente e familiare. Tra le altre variabili, importante è la qualità del prodotto (19%), che si concretizza in elementi come pulizia, manutenzione e sicurezza e, di pari passo, anche la “disponibilità”, ovvero la possibilità di trovare facilmente un albergo in qualunque località ricercata. La variabile prezzo, che incide per il 6%, sta cedendo sempre più il passo a fedeltà, qualità e capillarità, valori che sono notoriamente riconosciuti alle catene alberghiere. Nell’ambito dell’aspetto economico, risulta molto importante poter usufruire di un programma di fidelizzazione. “La ricerca mette in evidenza un trend importante –afferma Celso De Scrilli, Presidente di Best Western Italia– ovvero che anche i consumatori italiani ormai si rivolgono di preferenza agli alberghi di catena e ne “sposano” la filosofia. In questo quadro, infatti, ben si inseriscono gli standard di servizio e di prodotto delle catene che, unitamente alla capacità di assicurare un’offerta completa sul territorio e di garantire programmi commerciali e promozionali efficaci, sono gli elementi di forza per assicurarsi la fedeltà del cliente. Di conseguenza, si avverte una sempre maggiore necessità per gli albergatori indipendenti di legarsi ad un marchio forte che assicuri visibilità a livello nazionale e internazionale”. Tuttavia, non tutti i marchi sono uguali, conta, infatti, la capacità di farsi ricordare. I dati sulla brand awareness dimostrano che la notorietà di Best Western è aumentata del 44% rispetto al 2001, risultato che vale il ‘primo posto’ tra i marchi indipendenti dopo il gruppo storico formato da Jolly, Holiday Inn e Sheraton. Il marchio Best Western è, infatti, conosciuto dal 68% dei clienti superando Novotel (61%), Starhotels (55%), Mercure (39%) e Golden Tulip (35%). Anche nella awareness spontanea (che indica quanto sia effettivamente radicata la conoscenza di un marchio) Best Western risulta al primo posto con il 33%, contro il 26% di Novotel, il 22% di Starhotels, il 17% di Mercure e il 4% di Golden Tulip. “Questi risultati confermano che il nostro impegno verso l’affermazione e la diffusione del marchio è stato premiato –afferma Flavio Serra, Direttore Generale Best Western Italia–. Abbiamo lavorato su diversi fronti, sia attuando una precisa attività di identificazione delle insegne, sia investendo in attività di comunicazione e marketing, tra cui le campagne pubblicitarie on e off line. Nell’ambito della fidelizzazione dei clienti, sono state siglate partnership con le più importanti compagnie aeree nazionali e internazionali e con operatori extrasettore come Tim. Dal punto di vista qualitativo continueremo a mantenere standard elevati, attraverso un preciso e attento controllo qualità svolto ogni anno da ispettori certificati e attraverso l’acquisizione di strutture di alto livello. La forza di Best Western è anche nella capacità di assicurare un’offerta completa su tutto il territorio. Infatti siamo la catena alberghiera più diffusa in Italia e nel mondo e possiamo garantire un ampio ventaglio di opportunità, sia per la clientela business, che per la clientela leisure. Oltre alle località commerciali, siamo presenti anche nelle città d’arte, nelle località di mare e montagna, ai laghi e alle terme, che corrispondono al 45% dell’offerta”. Nel corso del 2003 ben 8 alberghi (sette quattro stelle e un tre stelle) hanno scelto Best Western nel panorama dei grandi marchi internazionali. La crescita della catena ha toccato Bardonecchia, Costigliole d’Asti, Gallarate, Palermo, Pisa, Sorrento, Torino, Vicenza. Nel 2004, Best Western continuerà la sua espansione, inserendo nel proprio portafoglio almeno otto nuovi alberghi e puntando sempre più verso l’acquisizione di strutture di qualità. “L’attività di sviluppo per il 2004 –afferma Erminia Donadio, Responsabile Sviluppo Best Western Italia– si focalizzerà su località come Ancona e Brescia, per rafforzare e completare la presenza nelle località commerciali, su capoluoghi di regione e di provincia non ancora coperti come Perugia e Agrigento e su rinomate destinazioni turistiche quali Assisi, Cortina, Costa Smeralda, l’Isola d’Elba, San Giovanni Rotondo, Taormina ad ampliamento del segmento leisure sia internazionale sia nazionale. Tra gli obiettivi, anche la copertura dell’isola di Malta, che rientra nella sfera di competenza italiana”. I risultati sulla brand awareness emersi dalla ricerca sono, inoltre, confermati dalle buone performance di Best Western nel 2003. Nonostante la congiuntura economica non del tutto favorevole, il gruppo ha registrato un fatturato da sistema di 33 milioni di euro per gli alberghi italiani, con un incremento dell’1,2 %, accompagnato da un aumento del numero di room-nights dell’8,3%. Il fatturato dei programmi fedeltà ha raggiunto 13 miliardi di euro, con un incremento del 28% rispetto al 2002, mentre la partnership con Alitalia ha prodotto 3,6 milioni di euro, segnando una crescita del 24%. Infolink: www.bestwestern.it  
     
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