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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Novembre 2004
 
   
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  NASCONO GLI AGRITURISMO DOC. DALLA FONDAZIONE QUALIVITA UNA PROPOSTA DI QUALITA' TOTALE PER IL RILANCIO DELLA RURALITA'  
   
  Ma cos'è questa crisi? E' l'interrogativo pressante che gli operatori dell'agriturismo si vanno ponendo negli ultimi due anni, da quando cioè questa forma di ospitalità, diventata un must dell'Italia turistica, ha cominciato a perdere appeal. Calano gli arrivi, ma calano soprattutto le presenze - per una riduzione dei periodi di vacanza - e ciò accade soprattutto nei territori che per primi hanno strutturato l'ospitalità rurale. Le ragioni di questa contrazione sono molteplici: c'è una congiuntura economica internazionale sfavorevole (arrivano meno turisti tedeschi, la concorrenza di paesi emergenti si fa sempre più forte), c'è una perdita di competitività dell'agriturismo stesso. Siamo di fronte a una crisi di modello o semplicemente a una fase sfavorevole di mercato? Una risposta a questa domanda centrale per immaginare il futuro dell'agriturismo, che è uno dei motori della nuova ruralità, verrà dal convegno organizzato nella giornata inaugurale di Agrietour, la rassegna dedicata alla ruralità che si tiene alla Fiera di Arezzo dal 19 al 21 novembre, dalla Fondazione Qualivita. Da questo convegno con tutta probabilità nascerà la proposta di ricreare gli agriturismo Doc. Il professor Paolo De Castro, presidente della Fondazione Qualivita e di Nomisma, traccerà le linee economiche del nuovo sviluppo rurale, il senatore Riccardo Margheriti, vicepresidente della Fondazione Qualivita, svolgerà una relazione sugli impegni che la fondazione ha assunto a sostegno dello sviluppo rurale, il professor Carlo Cambi, membro del comitato scientifico della Fondazione Qualivita, affronterà il tema di quale marketing e quale comunicazione sono necessarie per rilanciare l'immagine e l'appeal dell'agriturismo. Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Agriturist, di Federdoc e imprenditore vitivinicolo, si soffermerà sugli andamenti di mercato per quanto attiene l'ospitalità rurale. Ma come sempre la Fondazione Qualivita non si limita a tracciare un disegno teorico e ha chiesto a tre imprenditori di raccontare la loro esperienza. Così Albiera Antinori illustrerà il panorama delle attività agrituristiche del più famoso gruppo vinicolo italiano nel mondo, l'Azienda Antinori; Antonio Moretti disegnerà il percorso che lo ha portato a riversare nelle sue tenute vinicole (come la Sette Ponti) l'esperienza maturata nella moda; Enzo Foi racconterà come è nato il progetto de Lo Spicchio, un'azienda agricola che utilizza innovative tecniche di marketing e che ha progettato una sorta di bio-albergo rurale. La declinazione di queste esperienze servirà a verificare proprio nel corso del dibattito la fondatezza delle linee strategiche che saranno tracciate dagli esperti. La Fondazione Qualivita è nata dalla volontà del Ministero per le politiche agricole e forestali, dalla Regione Toscana e dall'impegno della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Siena. Si occupa di diffondere la cultura e la tutela delle denominazioni di origine e dello sviluppo rurale ed è un laboratorio tecnico-scientifico che anche nella struttura stessa dei convegni ha portato questa novità: l'immediato confronto tra le teorie e le esperienze. Per questo il dibattito di venerdì 19 novembre (inizio ore 15) nel quartiere fieristico di Arezzo si annuncia come particolarmente significativo e di stringente attualità. Da questo convegno emergeranno tre linee programmatiche: la prima è che l'agriturismo deve offrire qualità certificata sia nell'ospitalità sia nelle produzioni agricole e agroalimentari, la seconda è che l'agriturismo come tutto il mondo rurale deve recuperare identità e specificità, la terza è che l'agriturismo, come tutta l'agricoltura, deve incrementare il tasso di professionalità e si deve legare intimamente con i valori dei territori. In sostanza si tratta di certificare la qualità totale anche degli agriturismo e dei contesti rurali per arrivare a una sorta di DOC dell'agriturismo e per far sì che la qualità delle produzioni a marchio europeo si rifletta positivamente sulla qualità dell'ospitalità rurale. E al convegno di Agrietour-Fondazione Qualivita arriva anche un testimonial di eccezione per raccontare "la natura in diretta". Paolo Brosio, conduttore di Linea Verde e noto giornalista televisivo, sbarca infatti ad Arezzo con le telecamere della trasmissione di Rai 1, la più vista in Italia per quanto attiene le tematiche legate alla ruralità, per testimoniare con parole e immagini la trasformazione della campagna italiana. In una intervista-confronto con Carlo Cambi, Paolo Brosio sarà il testimonial degli agriturismo Doc, quelli che saranno designati dal convegno di Agrietour. Al termine del dibattito, a sperimentare la "bontà" del legame tra produzioni a marchio e ospitalità rurale saranno chiamati i produttori per dare le loro testimonianze e per far parlare i loro prodotti: i vini de La Braccesca e della Tenuta Sette Ponti e le specialità de Lo Spicchio saranno in degustazione per ricordarci che la ruralità è un'esperienza unica.  
     
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