SUL SAGRANTINO L’ULTIMA SFIDA PER I VITIGNI AUTOCTONI
Le Città del Vino chiedono alle Regioni Marche e Toscana di revocare il provvedimento che ha permesso di inserire il vitigno Sagrantino nell’elenco delle varietà coltivabili. Durante la Convention d’autunno di Marsala l’Associazione ha approvato un ordine del giorno su proposta del sindaco di Montefalco (Perugia), Valentino Valentini, che aveva sollevato la questione. La mozione ha trovato il pieno appoggio dei 200 sindaci presenti in Sicilia, in particolar modo dei sindaci del coordinamento toscano delle Città del Vino. Secondo le Città del Vino l’inserimento del vitigno sagrantino - il vitigno del Sagrantino di Montefalco Docg – non risponde all’esigenza ormai consolidata di tutelare e valorizzare le produzioni vitivinicole autoctone, nella convinzione che vada preservato il legame con il territorio d’origine. “L’impianto di un vitigno autoctono in una zona estranea – afferma il sindaco Valentini – anche se autorizzato al solo fine di apportare miglioramenti ai propri vini, rappresenta un grave precedente che potrebbe innescare un pericoloso meccanismo di imitazione. Non dobbiamo disperdere per ragioni meramente commerciali il patrimonio dei nostri vitigni autoctoni, che ci consentono di firmare prodotti inimitabili fuori dalla zona di origine”.