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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Novembre 2004
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE APPROVA, SUBORDINATAMENTE A CONDIZIONI, IL PROGETTO DI ACQUISIZIONE DI APRILIA DA PARTE DI PIAGGIO |
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Bruxelles, 24 novembre 2004 - La Commissione europea ha autorizzato conformemente al regolamento Ce sulle concentrazioni il progetto di acquisizione di Aprilia Spa da parte di Piaggio & C. Spa L'autorizzazione è stata tuttavia subordinata ad una condizione che mira a salvaguardare la concorrenza, e a tutelare quindi gli interessi dei consumatori europei sul mercato italiano dei piccoli scooter, sul quale i due costruttori di motociclette sono gli operatori più forti. L'operazione aveva suscitato gravi riserve, dati i timori di una riduzione della concorrenza nel segmento degli scooter di cilindrata fino a 50cc, a scapito dei consumatori italiani. La Piaggio ha tuttavia dissipato i timori, dichiarandosi disposta a fornire il suo più avanzato motore da 50cc a tutti i produttori interessati. Lo scorso agosto l'impresa italiana Piaggio & C. Spa, costruttrice di scooter e di motociclette, ha annunciato l'acquisizione di Aprilia Spa, impresa operante nello stesso settore avente sede nelle vicinanze di Venezia, Italia. A ottobre l'acquisizione è stata notificata alla Commissione conformemente al regolamento Ce sulle concentrazioni. Con una quota di mercato nella Ue pari al 10%, Piaggio è il quarto costruttore europeo di veicoli a due ruote dopo i leader di mercato Honda e Yamaha, entrambe con una quota pari a circa il 18% e Suzuki con il 12%. Piaggio è il leader europeo nel segmento degli scooter, ma detiene una presenza marginale nel segmento delle motociclette. Le sue principali marche sono "Piaggio", "Vespa", "Gilera" e "Derbi". Aprilia, costruttore di scooter e di motociclette di minori dimensioni, presenta una gamma di prodotti più diversificata e produce alcune popolari marche di motociclette (Aprilia e Guzzi). L'analisi della Commissione ha avuto ad oggetto vari paesi europei e si è concentrata sui mercati degli scooter e delle moto di piccola cilindrata, mercati in cui le attività delle due imprese si sovrappongono. La Commissione è giunta alla conclusione che in tutti i paesi della Ue ad eccezione dell'Italia, nonché in Italia per quanto riguarda il settore degli scooter di cilindrata superiore a 50cc, l'operazione non solleva problemi sotto il profilo della concorrenza. Al di fuori del mercato italiano, Aprilia non risulta essere un concorrente forte. È emerso inoltre che dopo l'operazione su tutti i mercati continuerà ad operare un certo numero di concorrenti ben consolidati e in grado di esercitare una forte pressione concorrenziale sull'impresa che nascerà dall'operazione. Si tratta soprattutto dei costruttori giapponesi Honda, Yamaha e Suzuki, che detengono una forte posizione di mercato, presentano un'ampia gamma di prodotti, godono di un marchio forte, sostenuto da ingenti investimenti nel marketing, e dispongono di una propria rete di distribuzione. Tuttavia, l'analisi ha evidenziato problemi di concorrenza per quanto riguarda il mercato italiano degli scooter e delle moto con cilindrata fino a 50cc. Si tratta di un mercato ridotto, che negli ultimi dieci anni ha subito un forte ridimensionamento, ma che è rivolto ad uno specifico gruppo di consumatori (gli adolescenti tra i 14 e i 16 anni che per legge non possono guidare moto di cilindrata più elevata). La Commissione ha ritenuto che l'operazione di concentrazione tra il leader di mercato Piaggio e il numero due Aprilia potesse essere di ostacolo ad una concorrenza efficace in Italia. In effetti, l'impresa che nascerà dall'operazione di concentrazione avrebbe controllato una grande fetta dell'offerta sul mercato italiano, grazie a numerose marche ben conosciute (Piaggio, Vespa, Gilera, Aprilia) e a modelli dotati dell'avanzato motore a 4 tempi di 50cc della Piaggio. Per sciogliere le riserve della Commissione, la Piaggio si è impegnata a fornire il motore a 4 tempi di 50cc alle condizioni di mercato ad altri costruttori che intendano dotare i loro modelli di tale motore. In tal modo, a parere della Commissione, viene ripristinata una concorrenza efficace.
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