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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Dicembre 2004
 
   
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  IL MERCATO DEI DERIVATI ITALIANO IDEM COMPIE 10 ANNI MEDIA GIORNALIERA DEI CONTRATTI PASSATA DAI 4.600 DEL 1995 AGLI OLTRE 70.000 DEL 2004  
   
  Milano, 1 dicembre 2004 - L’idem (il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana) festeggia i suoi primi 10 anni di vita. L’avvio del mercato risale infatti al 28 novembre del 1994, quando presero il via le negoziazioni del futures su Mib30. E questo mese di novembre, insieme al compleanno, segna per l’Idem dei livelli record sia in termini di volumi medi giornalieri che di open interest: la media giornaliera degli scambi del mese ha infatti raggiunto i 90.131 contratti e l’open interest sta registrando in questi giorni una serie di picchi, l’ultimo dei quali il 26 novembre 2004 con 2.562.838 contratti aperti. Il record dell’ultimo mese è stato sostenuto soprattutto dalla crescita delle opzioni e dei futures su azioni. Per le opzioni su azioni la media degli scambi da inizio anno, 36.546, supera già quella di tutti gli anni precedenti (nel 2003 era di 31.445). Per gli stock futures la media giornaliera è passata dai 1.857 contratti del 2003 ai 6.645 del 2004 con un picco di 26.342 nel mese di novembre 2004 (dati al 26 novembre 2004). Il 24 novembre 2004 gli stock futures hanno segnato il nuovo record di volumi scambiati in un solo giorno con 66.760 contratti standard. Il record precedente risaliva al 10 novembre scorso con 58.077 contratti. Nei 10 anni di vita dell’Idem sono stati scambiati, complessivamente, oltre 111 milioni di contratti. La crescita è stata costante e particolarmente sostenuta a partire dal 1998, dopo la privatizzazione di Borsa Italiana: da 4.600 contratti di media giornaliera del 1995 si è infatti passati ai 35.000 del 1998 e agli oltre 70.000 del 2004. Le posizioni aperte erano di circa 108.000 contratti nel 1998, 1.075.000 alla fine del 2003 e 2.562.838 al 26 novembre 2004. Questi risultati molto positivi, la crescita dei volumi scambiati e delle posizioni aperte sul mercato indicano il progressivo coinvolgimento di una clientela sempre più diversificata e dinamica: investitori individuali, fondi hedge e le molteplici realtà internazionali e domestiche di proprietary trading. Anche attraverso le piattaforme di trading online cresce l’utilizzo di strumenti derivati da parte degli investitori individuali che hanno iniziato a operare sui futures con il miniFib e adesso si stanno avvicinando alle opzioni su indice e su azioni. Il volume espresso da online brokerage sul mercato Idem è oggi pari al 10% ma su alcuni prodotti come il miniFib supera il 40%. Gli investitori istituzionali stanno progressivamente aumentando l’attività anche grazie alle aperture introdotte dalle nuove direttive europee mentre hedge funds, commodity trading advisors (ovvero Ctas) e società specializzate nel proprietary trading sono tra i più innovativi e dinamici utilizzatori di derivati quotati, anche nell’ambito di strategie quantitative complesse. Tra i principali Ctas esteri oltre 29 sono già attivi sui prodotti italiani e dei 10 nuovi clienti Idem del 2004 7 svolgono principalmente attività di proprietary trading. Una continua innovazione di prodotto - 1. Fib, Mibo, miniFib Il primo prodotto derivato è stato il Fib, il futures sull’indice Mib30, i cui volumi sono rapidamente cresciuti soprattutto grazie al suo impiego in occasione dell’ingresso dell’Italia nell’euro. La gamma dei derivati su indice si è arricchita il 15 novembre 1995 con le opzioni Mibo: dai 418 contratti standard giornalieri e 3.432 contratti di open interest del 1995 si è giunti agli 8.744 contratti standard giornalieri del 2004, con una crescita dell’open interest che ha raggiunto venerdì 26 i 150.900 contratti. L’attenzione di Borsa Italiana alle nuove tendenze del mercato ha portato, il 3 luglio 2000, all’introduzione del contratto futures miniFib, il primo contratto europeo disegnato per il piccolo investitore. Per la prima volta Borsa Italiana ha anche realizzato una campagna pubblicitaria per la promozione del prodotto, che nel 2003 ha raggiunto un massimo di 10.199 contratti medi giornalieri. 2. Il passaggio all’indice S&p/mib Il 2 giugno 2003 Borsa Italiana ha iniziato la diffusione del nuovo S&p/mib, l'indice sintetico delle 40 azioni quotate in Borsa e nel Nuovo Mercato selezionate sulla base dei criteri del settore di appartenenza, della liquidità e della capitalizzazione del flottante, che copre l'80% dell'universo azionario del mercato italiano. Il nuovo indice offre agli investitori un benchmark più rappresentativo e idoneo a monitorare la performance del mercato e nel contempo rappresenta uno strumento liquido per il trading; il criterio del free float infatti, considerando la reale disponibilità di ciascun titolo sul mercato, rende la replica del paniere più facile e veloce per gli operatori. Dal 22 marzo 2004 Borsa Italiana ha lanciato, parallelamente ai contratti derivati sul Mib30 rimasti negoziabili sino al 17 settembre, i futures e le opzioni su S&p/mib. A partire dal 22 settembre 2004 i derivati su indice S&p/mib sono diventati gli unici a poter essere negoziati sul mercato Idem. 3. I derivati su azioni Il 19 febbraio 1996 sono state lanciate le prime 6 opzioni su azioni. Da allora il mercato è cresciuto rapidamente: oggi sono negoziabili 40 opzioni su azioni aventi per sottostante la maggior parte dei titoli componenti l’indice S&p/mib. Da inizio anno gli scambi superano già quelli di tutti gli anni precedenti con una media giornaliera di 36.500 contratti standard (nel 2003 era di 31.445) e l’open interest ha raggiunto il nuovo record di 1.935.037 contratti, +105% rispetto al 2003. L’interesse per questi prodotti è dimostrato anche dall’incremento del numero di operatori market maker presenti, dal miglioramento della liquidità e dalla progressiva riduzione degli spread. L’introduzione degli Idem stock futures il 22 luglio 2002 ha ampliato ulteriormente la gamma di prodotti, arricchendo il ventaglio di strategie a disposizione degli operatori e agevolando il bilanciamento dei portafogli. Lanciati su 5 sottostanti, oggi gli stock futures sono 22, sostenuti nella liquidità da 3 market maker, e si confermano come un prodotto di successo. Dai 535 contratti medi giornalieri del 2002 si è passati ai 1.857 del 2003 per raggiungere, nel 2004, i 6.645 contratti al giorno, con un record di 26.342 segnato nel mese di novembre 2004 (dati al 26 novembre). Un mercato sempre più internazionale L’incremento delle attività di negoziazione è stata particolarmente sostenuta a partire dal 1998 quando, dopo la privatizzazione di Borsa Italiana, il mercato Idem ha attratto un numero crescente di intermediari internazionali. Si è passati dai 3 clienti internazionali del 1998 ai 22 del 2004, che contano oggi per circa un terzo dei volumi del mercato. Sul clearing, il mercato è supportato da 7 general clearing members, tutti entrati dopo il 1999. Soprattutto negli ultimi anni è cresciuto l’interesse da parte di investitori istituzionali dall’estero; 67 hedge funds sono attivi sul mercato Idem da Londra, un dato in aumento di circa 33% rispetto al 2003, 34 hedge funds operano da New York (+11% rispetto al 2003) e 18 hedge funds operano dalla Svizzera (dato stabile rispetto al 2003). Un mercato sempre più liquido Sin dall’avvio l’Idem si è avvalso della piattaforma di negoziazione Om, società svedese tra i leader mondiali nell’ambito della tecnologia applicata ai mercati. La versione originaria è stata sostituita nell’aprile 2002 e successivamente aggiornata alla fine del 2003. Oltre a rendere più agevole l’accesso al mercato dei derivati, vede tra i suoi punti di forza una maggiore rapidità di collegamento attraverso linee ad alta velocità, una capacità sei volte superiore in termini di quantità di ordini e di quotazioni gestiti nell’arco del periodo di negoziazione e nuove funzionalità che migliorano l’efficienza del mercato. Anche sul clearing molte innovazioni sono state introdotte per permettere una gestione più facile dei processi di back office; tra queste la nuova Internet Clearing Workstation (Icws) di Cassa di Compensazione e Garanzia ha reso possibile la gestione delle attività di clearing via internet e la gestione dei trasferimenti di posizioni secondo standard internazionali (“International Give Up Agreement”). Borsa Italiana ha contestualmente innovato la disciplina dei market maker dell’Idem, ad oggi 20, introducendo due diverse categorie: i Primary Market Maker che, su base continuativa, quotano opzioni su un elevato numero di contratti, e i Market Maker che invece rispondono alle richieste di quotazione da parte degli investitori. La nuova microstruttura del mercato Idem ha permesso, oltre all’attrazione di nuovi market maker, un miglioramento sensibile dell’order book soprattutto sul segmento delle opzioni con riduzione degli spread, incremento delle quantità e maggior copertura dei sottostanti listati. La nuova piattaforma ha anche reso possibile il rilascio di funzionalità importanti per lo sviluppo futuro del mercato.  
     
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