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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Dicembre 2004
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OBIETTIVO SICUREZZA STRADALE 2010 NULLA SFUGGE A SENSORI, RADAR, TELECAMERE: TUTTI IN RETE BOSCH SVELA I SUOI SEGRETI, PER UN’AUTO PIÙ SICURA |
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Bologna, 1 dicembre 2004 - Quando si entra nel Motor Show di Bologna, si arriva nella Città, anzi nel Mondo dei Motori, dove si trovano le auto più attuali , dalla carrozzeria scintillante, tutte da vedere o da provare, e dove si può assistere a spettacoli legati al mondo delle quattro o due ruote nonché a gare. Al Padiglione 33, stand 21 alla Bosch, si respira un’aria che sa di futuro e che permette di immaginare come sarà l’auto più sicura dei prossimi anni, quella che noi o i nostri figli probabilmente troveremo alle prossime edizioni del Motor Show di Bologna, quell’auto che dovrebbe contribuire a dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime della strada, secondo l’obiettivo che si è prefissato l’Unione Europea, scritto nella Charta Europea, sottoscritta nell’aprile 2004 a Dublino anche da Bosch. Ecco le innovazioni che Bosch prevede di realizzare negli anni a venire, anche non così lontani: é, infatti, soprattutto con il contributo delle innovazioni realizzate da Bosch e scritte nella Storia della Sicurezza dell’Auto (a partire dall’Abs, prodotto in serie per la prima volta al mondo da Bosch nel 1978) che oggi gli autoveicoli sono diventati più sicuri. Si cita, in proposito, un dato riferito alla Germania: nonostante l’aumento delle percorrenze, il numero delle vittime della strada è diminuito in modo significativo, da 15.000 nell’anno 1980 a 6.600 nell’anno 2003, e ciò, sicuramente, anche grazie al contributo dei dispositivi elettronici di sicurezza. L’auto sensitiva sta per arrivare – con la tecnologia Bosch. La gamma di dispositivi va dall’assistente al parcheggio semi-automatico a sistemi che – in caso di pericolo di incidente – innestano una frenata di emergenza. Il mercato crescerà fortemente nei prossimi anni. Prima puntata: ognuno di noi può trovarsi nella situazione di percorrere ad una determinata velocità una strada e di non veder arrivare nessun altro autoveicolo né notare un eventuale pericolo. Improvvisamente, però, appare un ostacolo e si vivono “ secondi di paura “. Ecco una tipica situazione che si annovera tra quel terzo di incidenti automobilistici, che avviene, a seguito di collisioni con autoveicoli o con oggetti, che si trovano sulla carreggiata. In quasi il 50 per cento dei tamponamenti, il guidatore non frena affatto e in un altro 20 per cento, frena in modo troppo incerto. In soccorso giunge uno di quegli aiutanti, alla cui realizzazione i ricercatori Bosch stanno lavorando intensamente, in modo da poterli mettere al fianco del guidatore, per superare questa o altre situazioni di stress o di pericolo: i Sistemi di Assistenza alla Guida. Sono questi i protagonisti dell’ “ Automobile Sensitiva “ di domani, che renderanno la circolazione stradale ancora più sicura. Sensori e sistemi elettronici rileveranno ed interpreteranno l’area circostante l’autoveicolo, riconoscendo in anticipo possibili situazioni di traffico pericolose ed aiutando, così, il guidatore nelle sue manovre. In futuro, i Sistemi di Assistenza alla Guida contribuiranno a evitare quasi il 90 per cento di tutti i tamponamenti o, quanto meno, a ridurne sensibilmente la gravità. Per la situazione di pericolo sopra descritta, verrà in soccorso il Predective Safety Systems di Bosch, abbreviato Pss, disponibile a partire dal 2005 nella versione che predispone l’impianto frenante, in funzione di una possibile frenata di emergenza, senza che il guidatore se ne accorga, a partire dal 2006, nell’esecuzione che aggiunge una breve, ma forte scossa sul pedale del freno, entro il 2010, con l’attivazione di una frenata d’emergenza automatica e con la massima decelerazione possibile del veicolo. In questa ultima versione, la gravità dell’incidente si ridurrà, anche se il guidatore dovesse reagire in modo insufficiente o non avvertire per nulla i segnali ricevuti in precedenza. Seconda puntata : ora, ecco un altro episodio del suddetto serial, quindi, un’altra situazione di guida. Sui pannelli luminosi in autostrada che, ad esempio, si percorre, per raggiungere il Motor Show di Bologna, appaiono spesso le scritte “ Mantieni la distanza di sicurezza “. Per fare ciò, oggi, l’automobilista deve modificare continuamente la sua guida, a seconda delle situazioni che gli si presentano, con stress che si potrebbe evitare, se la sua vettura fosse dotata di Acc (Adaptive Cruise Control) di Bosch. E’ questo un sistema di Assistenza alla Guida, che riconosce gli autoveicoli che precedono, determina la loro velocità e mantiene la corretta distanza di sicurezza, in funzione della velocità della propria vettura, intervenendo automaticamente sulla gestione del motore e dei freni. L’acc di oggi mantiene la distanza, se si viaggia ad una velocità superiore ai 30 chilometri orari, entro il 2006, l’Accplus manterrà la distanza di sicurezza dal veicolo che precede anche se si viaggerà a passo d’uomo, nel traffico “ Stop-and-go”, l’Acc Stop sarà in grado, per la prima volta, di rallentare autonomamente l’auto, sino al suo arresto completo. In un futuro, che va oltre il 2006, giungerà l’Acc Full Speed Range (Fsr) di Bosch, che – in aggiunta ai segnali del radar Long Range, che riconosce oggetti anche alla distanza di oltre 150 metri – elaborerà le informazioni di una videocamera ed, eventualmente, anche dei sensori di prossimità, permettendo di realizzare la ripartenza completamente automatica, senza alcun intervento da parte del guidatore. L’acc è inserito in alcune vetture esposte al Motor Show, ma non si vede e “ mantiene la distanza “, perché i suoi sensori colloquiano soltanto con potenti microcomputer. Dopo il debutto nel segmento di lusso, l’Acc è oggi disponibile anche sui modelli del segmento medio-superiore e farà presto il suo ingresso anche a bordo delle vetture compatte. Tra le Case automobilistiche, che lo utilizzano, troviamo , in Italia, Lancia con Thesis, Audi, Bmw, Renault. Terza puntata : immaginiamo una situazione frequente. Il traffico scorre intenso sull’autostrada. Senza accorgersene, una vettura si avvicina alla striscia di delimitazione della corsia e l’automobilista si trova in una situazione di pericolo, senza che oggi nessun dispositivo lo avverta. Domani, però, un “ Assistente “ darà una leggera spinta sul volante, quasi impercettibile, e correggerà la rotta dell’autoveicolo, permettendogli di rientrare nella giusta corsia di marcia. In questo caso, entreranno in funzione sensori video, che riconosceranno che la vettura sta per deviare involontariamente dalla corsia di marcia ed invieranno un segnale al guidatore. A seconda delle applicazioni, questo avviso giungerà, ad esempio, attraverso un segnale acustico, pulsazioni del sedile o vibrazioni sul volante. Si aggiungerà, infine, la funzione che aiuterà ulteriormente il guidatore, attraverso opportuni movimenti dello sterzo. In questo modo, i Sistemi di Assistenza ridurranno il rischio di incidenti, pur rimanendo l’automobilista il “ Padrone degli Eventi “, che potrà intervenire personalmente in qualsiasi momento, bypassando l’aiuto del sistema o disattivandolo completamente. Quarta puntata: quattro, cinque, sei e più manovre, per parcheggiare e, dopo molti tentativi, ci si accorge che lo spazio non è sufficiente. Si deve ripetere tutto altrove, perdere tempo, con il rischio di ammaccature alla carrozzeria. Dal 2007, sarà grazie al Park Assistent Semi-automatico (Spa) di Bosch, che funziona con sensori a ultrasuoni, che si eliminerà lo stress da parcheggio. Nella prima fase, il sistema aiuterà l’automobilista, attraverso indicazioni circa il momento, in cui dovrà far girare le ruote anteriori. La fase successiva andrà oltre, con lo sterzo: dopo che l’automobile, passandovi davanti, avrà già misurato se la lunghezza di uno spazio vuoto e la profondità fino al marciapiede saranno sufficienti, l’automobilista dovrà azionare ancora soltanto il pedale dell’acceleratore e del freno. Non è tutto: una fase evolutiva successiva prevede il comando automatico dello sterzo, in fase di parcheggio. Per ottenere i migliori risultati a livello di sicurezza, l’interconnessione dei sensori radar e di quelli video, oltre che delle centraline dei sistemi di sicurezza, costituisce un fattore assolutamente indispensabile. La sicurezza del futuro ha un nome alla Bosch: Caps, sigla che sta per Combined Active and Passive Safety Systems, l’allacciamento in rete di sistemi d sicurezza attivi e passivi nell’auto con i sistemi di sicurezza, che sanno “ vedere “ e “ prevedere “. Caps potrà aiutare ad evitare incidenti e ridurre i rischi degli stessi e contribuirà in modo decisivo al raggiungimento entro il 2010 della riduzione del 50 per cento del numero delle vittime sulle strade in Europa. L’auto sensitiva sta per arrivare: Bosch continua il suo viaggio verso le prossime innovazioni, sempre sulla corsia giusta. Dopo questo viaggio nel futuro presso lo stand Bosch al Motor Show, si riaprono gli occhi sulla realtà, sulla cara auto di oggi, alla cui guida si metteranno i visitatori del Motor Show, per rientrare alle loro case. Molti di essi, i possessori di vetture dotate di sistemi di sicurezza, avranno il privilegio di non sentirsi soli, avendo al fianco compagni fedeli, quali Abs o Esp, che interverranno, in caso di necessità, per aiutarli, sempre che le condizioni lo permettano e la velocità non sia eccessiva, perché anche i sistemi elettronici di sicurezza in auto richiedono prudenza!!
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