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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Dicembre 2004
 
   
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  OMAGGIO ALLA SCALA: I DISEGNI DI SCENOGRAFIA DALLA COLLEZIONE DI RICCARDO LAMPUGNANI IN MOSTRA AL MUSEO POLDI PEZZOLI DI MILANO  
   
   Milano, 2 dicembre 2004 - Il Museo Poldi Pezzoli desidera partecipare ai festeggiamenti per la riapertura del più importante teatro del mondo, offrendo al pubblico una piccola, preziosa esposizione legata alla produzione teatrale. In mostra, da giovedì 2 dicembre 2004 a domenica 30 gennaio 2005, una scelta di ventuno scenografie, appartenenti ai secoli Xvii-xix, parte del cospicuo legato testamentario che il collezionista milanese Riccardo Lampugnani lasciò alla sua morte, avvenuta nel 1996, alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Riccardo Lampugnani, ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota famiglia milanese, fin dagli anni Sessanta aveva mostrato una particolare affezione nei confronti del Museo Poldi Pezzoli. Un primo dono giungeva al Museo milanese nel 1968 e, negli anni seguenti, vari altri sopraggiunsero, tra cui bellissimo l’autoritratto di Hayez con gli amici Migliara, Molteni, Pelagi e Tommaso Grossi, definito dagli specialisti per la sua importanza “uno dei dipinti manifesto della Milano romantica” . Ricco il numero di scenografie - quasi duecento - che pervengono al Poldi Pezzoli nel 1996. Lampugnani aveva raccolto le opere soprattutto dagli anni Cinquanta, con uno spirito da raccoglitore-conoscitore; spesso era solito annotare lui stesso le attribuzioni individuate o che gli fornivano gli esperti. Le scelte del collezionista nell’ambito della scenografia vertevano soprattutto sugli autori più noti, quali il geniale Filippo Juvarra, ma anche, naturalmente, i bolognesi Galli Bibiena, attivi per la maggior parte dei teatri europei, ed i piemontesi Galliari, trasferiti a Milano e qui divenuti ben presto gli scenografi più richiesti ed attivi per il Regio Ducale Teatro di Milano e, dopo l’incendio di questo, per il nuovo teatro alla Scala, inaugurato nel 1778 con “l’Europa riconosciuta” di Salieri, su scenografie proprio degli stessi Galliari. Autore raro nella raccolta Lampugnani, Juvarra è rappresentato nella mostra da una piacevole scena con statue, di ispirazione classica. Mentre dei Bibiena è esposto un arioso giardino, ravvivato da statue ed architetture. Dei Galliari, di cui si conservano vari disegni e schizzi, sono esposti degli esterni architettonici, che lasciano forse pensare all’ambientazione per un’opera teatrale di soggetto storico. Seguono le bellissime scene acquerellate di Angelo Boucheron, di Antonio Basoli, autore quest’ultimo presente nella raccolta con vari altri esempi, e di Pelagio Pelagi. Altra curiosità è costituita dalla veduta di Piazza del Plebiscito a Napoli, attribuita negli inventari a Luigi Vanvitelli, insolita nelle dimensioni, ma suggestiva nella resa attenta dei particolari. Completa infine questo percorso un cospicuo numero di scene tratte dal consueto repertorio di Carlo Vigna e di Luigi Vacca, di cui la raccolta, soprattutto nel caso del primo, detiene una significativa serie. I disegni esposti nella mostra, che è stata curata da Anna Ranzi, sono stati affidati all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze diretto da Cristina Acidini Luchinat con cui il Museo Poldi Pezzoli ha un costante rapporto di collaborazione: i numerosi problemi conservativi sono stati risolti grazie all’intervento di Maria Luisa Nussio, con la collaborazione di Donatella Pucci e degli studenti del secondo anno della Scuola di Alta Formazione. La mostra è dedicata alla riapertura del Teatro alla Scala, nel quadro dei festeggiamenti su iniziativa degli Amici della Scala.  
     
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