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Notiziario Marketpress di
Giovedì 02 Dicembre 2004
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SVIZZERA: LA COMCOM ATTRIBUISCE ALLA TELEFONIA MOBILE LE FREQUENZE RESIDUE |
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Berna, 2 novembre 2004 - La Commissione federale delle comunicazioni (Comcom) ha deciso di attribuire le frequenze residue riservate allo standard Gsm ai tre esercenti di reti mobili attivi su scala nazionale. La Comcom vuole facilitare la disponibilità di servizi mobili a banda larga su tutto il territorio svizzero, evitando di dover allestire una nuova infrastruttura nelle zone meno popolate. Sulla base delle consultazioni delle cerchie interessate e dei chiarimenti dell’Ufficio federale delle comunicazioni (Ufcom), la Comcom ha deciso di attribuire la quasi totalità delle ultime frequenze libere per la telefonia mobile in base allo standard Gsm (Global System for Mobilcommunications). Si tratta di circa 2x10 Mhz nella banda Gsm dei 1800 Mhz. I tre operatori che già esercitano una rete nazionale, ossia Swisscom Mobile, sunrise e Orange, otterranno ognuno circa un terzo di questo spettro. Le frequenze saranno attribuite fino allo scadere delle attuali concessioni Gsm, ossia fino al maggio 2008. Le tasse d’utilizzo dovrebbero far affluire circa 1.1 milioni di franchi nelle casse della Confederazione. Gli esercenti Gsm avranno per di più la possibilità di ottimizzare il loro utilizzo delle frequenze. Se lo desiderano, potranno sottoporre alla Comcom una proposta sulla ripartizione delle nuove frequenze, ma anche su come scambiare quelle utilizzate finora. Questo permetterà di facilitare la pianificazione delle reti e di ridurre la perdita di capacità dovuta ai canali di protezione. Per questo cosiddetto "refarming" delle frequenze Gsm, la Comcom impartisce direttive agli esercenti affinché la ripartizione delle frequenze resti equilibrata e migliori l’efficienza dell’utilizzo delle frequenze. Mediante queste attribuzioni, la Comcom vuole facilitare la disponibilità di servizi mobili a banda larga su tutto il territorio svizzero, evitando di dover allestire una nuova infrastruttura nelle zone meno popolate. I tre operatori Gsm che già esercitano una rete nazionale, sono interessati a queste frequenze per integrare alle attuali reti Gsm lo standard Edge (Enhanced Data rate for Gsm Evolution) che consente la trasmissione mobile di dati fino a circa 384 Kbit/s. Per gli esercenti di rete sussiste dunque la possibilità di estendere fino alle zone periferiche i servizi di telefonia mobile della terza generazione (Umts) che inizialmente saranno disponibili soltanto nelle agglomerazioni, offrendo così servizi mobili a banda larga su tutto il territorio. Questa soluzione permette inoltre di costruire meno antenne supplementari e di tutelare gli interessi delle regioni periferiche. L’attribuzione definitiva da parte della Comcom delle frequenze residue in questione dovrebbe avere luogo nei primi mesi dell’anno prossimo, dopo che l’Ufcom, su mandato della Commissione, avrà verificato le proposte degli esercenti sulla ripartizione dettagliata delle frequenze. Già un anno fa la Comcom aveva attribuito una nuova concessione Gsm a In&phone e a Tele2. Sono ora in costruzione le reti e i servizi corrispondenti, ossia comunicazione mobile all’interno degli edifici (inhouse) oppure su un campus e reti cittadine con un eventuale roaming nazionale sulle reti di un esercente nazionale.
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