“VINUMBRO”: “FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE UMBRIA” A DIFESA DEL SAGRANTINO DI MONTEFALCO E DELLA TIPICITÀ
Alla Vigilia di “Vinumbro”, manifestazione enologica che si è svolta fino a domenica 28 novembre al Palazzo Giusti Orfini di Foligno e di fronte al problema sollevato di recente dalle autorizzazioni concesse dalle Regioni Toscana e Marche a coltivare il vitigno autoctono umbro Sagrantino, Fedagri–confcooperative Umbria manifesta il proprio disappunto per voce del suo Presidente regionale Luigi Minelli “avverso un’azione che riaccende pericolosamente la guerra dei vitigni autoctoni”. “Mi preme da subito manifestare il nostro vivo sostegno – esordisce Minelli – alla Presidente della Regione Lorenzetti ed all’Assessore Liviantoni circa le azioni istituzionali che stanno intraprendendo a tutela di una tipicità regionale come quella del Sagrantino di Montefalco che si è guadagnata un posto di rilievo nell’eccellenza delle produzioni vitivinicole mondiali”. “Niente di illegale – prosegue Lodovico Mattoni, presidente della Cantina “Terre de’ Trinci” di Foligno e vice-presidente regionale di Fedagri - ma questa vicenda torna a mostrarci come sia urgente una rivisitazione legislativa per scongiurare i rischi ancor più pericolosi che potrebbero derivare da un’offensiva dei produttori vitivinicoli del “nuovo mondo” sulle nostre tipicità. La caduta di certe “barriere” territoriali tra regione e regione può, infatti, facilmente trasformarsi in un pericoloso boomerang tenuto conto che molti autoctoni potrebbero diventare dei vitigni internazionali ed essere impiantati da tutti i paesi con un grave danno per le nostre produzioni”. “In questo momento particolare di mercato e di incertezza normativa – si inserisce Andrea Fora, Presidente di Confcooperative Umbria - ritengo che le Istituzioni Regionali debbano quanto meno impegnarsi a rispettare un “codice etico” incentrando le loro energie sulla valorizzazione delle proprie produzioni tipiche”. “Sorge pertanto doveroso per noi – conclude Minelli – l’obbligo di difendere le nostre Cantine che in questi anni hanno concorso alla valorizzazione del Sagrantino di Montefalco sul mercato mondiale effettuando nel recente passato anche notevoli investimenti finanziari”.