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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Dicembre 2004
 
   
  Web e diritto per le nuove tecnologie  
  SETTORE COMUNICAZIONE E TERZIARIO: SIGLATA UN'INTESA TRA LAVORATORI E IMPRESE  
   
 

Un nuovo sistema di classificazione, articolato in sei gruppi professionali e otto livelli retributivi, oltre ai Quadri, che può applicarsi, non solo alle imprese del settore della comunicazione, ma anche alle altre imprese del terziario innovativo. Molte declaratorie ed esemplificazioni (sia generali, sia specifiche) per ciascun livello contrattuale che mettono a disposizione delle imprese e dei lavoratori una tabella riassuntiva di corrispondenze fra livelli e "parole chiave". Varie forme di flessibilità contrattuali come flessibilità dell'orario di lavoro, possibilità di ricorso al tempo determinato, tempo parziale, staff leasing e così via. Sono queste le principali novità contenute nel Contratto collettivo, che copre quattro anni di validità (1° gennaio 2004 / 31 dicembre 2007) per la parte normativa e due anni (fino al 31 dicembre 2005) per la parte economica, che è stato siglato a Milano, grazie a un'intesa tra il Gruppo Comunicazione d'Impresa di Assolombarda e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL. Andrea Forti, Presidente del Gruppo Comunicazione d'Impresa di Assolombarda, che riunisce 180 aziende con oltre 3.000 dipendenti, ha chiarito che "il denominatore che abbiamo condiviso è stato quello di cercare, nei limiti del possibile, di venire incontro a necessità e domande oggettive e offrire soluzioni che corrispondessero al necessario equilibrio degli interessi, in assenza del quale possono indebolirsi, con svantaggio di tutti, le condizioni di progresso in un mercato libero e molto difficile all'interno di un quadro di competitività sempre più internazionale"."Questo contratto collettivo", ha aggiunto Forti, "delinea definitivamente le direttrici del primo, contratto pilota che firmammo nel 1998 con lo scopo di dare al nostro settore una disciplina più specifica e tagliata su misura rispetto a quella offerta dai grandi contratti contenitore. Il nuovo contratto appena siglato, tra l'altro, non solo si adatta più correttamente ai vari comparti del nostro settore, che è la comunicazione, ma si offre anche per essere adottato da parte di altre realtà del terziario innovativo in genere, essendo in pratica il primo esempio effettivo di una disciplina collettiva specifica per le imprese del terziario del sistema Confindustria". "In effetti stiamo valutando, a livello nazionale, la possibilità di estendere ad altri il campo di applicazione del contratto firmato a Milano", ha detto Willi Proto, Vicepresidente di Assocomunicazione e Presidente del Gruppo Comunicazione di FITA, la Federazione di Confindustria, "una impresa del settore terziario, fino ad oggi costretta per mancanza di alternative a utilizzare, con grandi criticità, i contratti collettivi convenuti per settori non specificamente coincidenti con il proprio, può ora considerare l'opzione di adottare questo nuovo strumento se lo valuta migliore".

 
     
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