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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Dicembre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  GRANDE SUCCESSO PER IL CONVEGNO “LE STRADE DEI VINI E DEI SAPORI DI LOMBARDIA: DA RISORSA DEL TERRITORIO A PRODOTTO TURISTICO INTEGRATO”  
   
  Oltre 130 gli accreditati al convegno “Le strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia: da risorsa del territorio a prodotto turistico integrato”, organizzato dalla Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia e dalla Regione Lombardia con la collaborazione del Touring Club Italiano, che si è svolto a Brescia presso il museo della Mille Miglia. Ha aperto i lavori l’assessore regionale all’Agricoltura Viviana Beccalossi che ha ribadito lo stretto legame tra mondo della produzione agricola e turismo, legame che si è sostanziato con la nascita delle Strade del Vino e dei Sapori, fondamentale strumento di valorizzazione del territorio. Sandro Diego Ciccarelli, dirigente dell’Unità organizzativa Sviluppo delle Filiere, Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia, ha confermato il ruolo di prim’ordine della Lombardia che, con una quota del 13,8%, è la prima regione agroalimentare italiana. Ha chiuso il panel istituzionale Sergio Toscani, dirigente Unità organizzativa Turismo, Direzione generale Industria e Turismo della Regione Lombardia ponendo l’accento sulle nuove opportunità, anche per il turismo enogastronomico, offerte dalla recente legge regionale 14 aprile 2004, n. 8 “Norme per il turismo in Lombardia” che sancisce la nascita dei Sistemi turistici. La mattinata è proseguita con una sessione tecnica che ha fatto il punto sulle leve del marketing a disposizione del turismo enogastronomico, coordinata da Matteo Montebelli della Direzione Studi e Ricerche del Touring Club Italiano. Nell’intervento introduttivo Sandro Billi, docente di Marketing culturale presso l’Università di Siena, ha messo in luce le caratteristiche peculiari del turismo enogastronomico: il valore esperienziale della degustazione dei vini sul territorio di produzione e la qualità dell’accoglienza. Luigi Franceschi, presidente del tour operator Italian Leisure Group e amministratore delegato di Città del Vino Welcome, ha posto l’accento sul ruolo della distribuzione del prodotto e ha illustrato il progetto promosso in collaborazione con l’Associazione Città del Vino. Francesco Lambertini, presidente nazionale Movimento Turismo del Vino, ha sottolineato che, accanto a una produzione di qualità, è necessario un approccio più prettamente turistico all’accoglienza da parte degli operatori. Per raggiungere questo obiettivo è nato il Decalogo dell’accoglienza che promuove quelle cantine che si impegnano per rendere indimenticabile l’esperienza dei turisti. Ha chiuso la sessione della mattinata Floriano Zambon, presidente dell’Associazione Città del Vino che ha ribadito l’impegno delle amministrazioni dei 540 Comuni associati a promuovere e comunicare la cultura della vino. Nel pomeriggio, si è svolta una tavola rotonda sul tema “Le Strade dei Vini, un sistema per lo sviluppo turistico del territorio?” I lavori sono stati aperti dall’intervento di Riccardo Minini, assessore al Turismo della Provincia di Brescia, che ha sottolineato la varietà e l’importanza della produzione agroalimentare non solo del territorio da lui amministrato, ma dell’intera regione, proponendolo come elemento di riferimento dell’incontro. La parola è passata a Francesco Soletti, curatore delle guide enogastronomiche del Touring Club Italiano, presente in qualità di moderatore della discussione; nel suo preambolo, l’esperto Touring ha ricordato l’impegno dell’associazione nella divulgazione della cultura enogastronomica fin dal 1931, con la prima Guida gastronomica d’Italia, attualmente disponibile in ristampa anastatica, giungendo all’oggi, con prodotti come la Guida al Turismo del Vino e la Guida al Turismo gastronomico, tradotti in più lingue, unici nella rassegna editoriale internazionale. Il primo intervento è spettato a Guido Venturini, direttore generale del Touring Club Italiano, osservatore privilegiato delle dinamiche del turismo. Il messaggio lanciato agli operatori presenti è stato quello di procedere a una verifica di fondo delle proprie motivazioni. Una, in particolare, la domanda: “Siete effettivamente convinti della necessità di modificare la mentalità che in Lombardia ha improntato all’industria e al commercio lo sviluppo degli ultimi decenni?”. Questa presa di coscienza – ha continuato Venturini – è presupposto indispensabile per ottenere il meglio dall’agroalimentare e dal turismo rurale, sullo sfondo di un patrimonio storico-artistico diffuso che è il vero elemento di distinzione della nostra nazione. A seguire, ha preso la parola Luca Formentini, titolare dell’omonima azienda vinicola della Lugana, presidente della Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, sollecitato a raccontare la propria esperienza di produttore e operatore agrituristico. Della sua testimonianza è interessante sottolineare il senso della scelta iniziale a favore della tradizione, nel segno della continuità familiare, e delle decisioni che ne sono scaturite, talora pragmatiche ma sempre sullo sfondo di una forte coerenza d’ideali. Dalla produzione vinicola alla ristorazione e infine all’accoglienza su standard alberghieri: questo l’excursus, costellato di difficoltà, ma portato a termine con determinata passione. È intervenuto poi Daniele Manzone, presidente onorario dell’Associazione Turismo in Langa, voce di un distretto enogastronomico di celebrità internazionale, giunto ormai alla seconda o terza generazione di operatori. Elemento ricorrente nel resoconto è stato il valore dell’iniziativa delle singole aziende, tanto nelle difficoltà d’avvio quanto nella reazione alle oscillazioni del mercato. È stato questo lo spunto per alcuni commenti su fatti d’attualità, come il forte livello di concorrenza fra distretti enogastronomici d’eccellenza, in Italia ma soprattutto all’estero, e sull’attuale contrazione dell’incoming, dovuta anche alla difficoltà nel mantenere il rapporto qualità-prezzo a standard accettabili. Ha chiuso il primo giro di interventi Michele Mondolfo, di Fiavet Lombardia, organismo di rappresentanza delle agenzie di viaggio e turismo. Forte della sua esperienza diretta, Mondolfo ha impostato l’intervento alla massima praticità. A fronte di ambiziosi progetti di lancio del turismo enogastronomico sui circuiti mondiali c’è chi sottovaluta la qualità dell’offerta; il successo di un’iniziativa si fonda molto prosaicamente anche sulla disponibilità di parcheggi, sulla funzionalità degli spazi e dei servizi interni all’azienda, sulla disponibilità dei titolari e sulla preparazione degli operatori. A chiusura dei lavori Lucia Barzanò, presidente della Strada del Vino Franciacorta, ha presentato la nuova brochure di presentazione della Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia, concepita nel formato e nei contenuti dei cataloghi turistici in vista della sua diffusione nel circuito delle fiere e delle agenzie specializzate.  
     
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