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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Dicembre 2004
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THE WALL STREET JOURNAL EUROPE: ITALIANI I PIU’ PESSIMISTI SECONDO L’INDAGINE SEMESTRALE INVESTMENT BAROMETER ELABORATA DA GFK WORLD IL 58% DEGLI ITALIANI VEDE UN FUTURO SEMPRE PIÙ INCERTO |
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Milano, 9 dicembre 2004 – Questo il dato più evidente della settima edizione di Investment Barometer, ricerca semestrale condotta da Gfk Worldwide per conto di The Wall Street Journal Europe, che mira a individuare atteggiamenti e comportamenti degli europei verso gli investimenti. Il sondaggio è stato effettuato da aprile a maggio su un campione di 14.383 famiglie provenienti da 18 Paesi tra Europa Occidentale, Orientale, Russia, Turchia e Stati Uniti. Il 58% degli italiani è convinto che nei prossimi 12 mesi risparmierà meno o molto meno (53% un anno fa), il 27% non si aspetta alcun cambiamento, mentre solo il 15% ha prospettive rosee. Nei Paesi dell’Europa Occidentale il 49% prevede una certa stabilità, il 37% crede che risparmierà meno, il 16% di più. Solo la Repubblica Ceca registra un numero di “pessimisti” maggiore dell’Italia con il 59%; gli Stati Uniti invece si dimostrano essere i più “equilibrati”: il 39% degli americani ritiene infatti che riuscirà a risparmiare di più, il 37% manterrà il livello attuale, il 24% prevede peggioramenti. 87 italiani su 100 dichiarano di possedere meno di 50.000 euro. Il dato si registra soprattutto tra le donne, appartenenti al ceto medio e residenti nelle città. In Europa Occidentale, la cui media è pari all’85%, i Paesi più “poveri” risultano essere Polonia (99%), Ungheria (96%) e Germania (93%). La Russia registra un dato pari al 97%, mentre negli Stati Uniti ben 50 persone su 100 possiedono più di 50.000 €. Dovendo scegliere il più importante metodo di risparmio effettivamente utilizzato, il 47% degli italiani (34% in Europa Occidentale) accorda la propria preferenza ai depositi bancari (conti correnti o conti di risparmio), mentre il 15% afferma di non avere alcun tipo di investimento. Quest’ultimo dato sale al 60% in Spagna, all’80% in Polonia e all’84% in Turchia. Potendo scegliere più di una opzione tra tutte le forme di risparmio (azioni, fondi azionari, fondi di investimento, bond, depositi bancari, assicurazioni sulla vita, fondi pensionistici, altri investimenti, nessun tipo di investimento), in Italia i depositi bancari, scelti dal 73% degli intervistati, sono seguiti dalle assicurazioni sulla vita con il 28% e dalle azioni con il 19%. Sulle preferenze, e quindi non sui metodi effettivamente in uso, il 24% dei nostri connazionali sceglie nuovamente i depositi bancari, seguiti dai fondi pensionistici con l’16%. Si conferma la diffusa incertezza, testimoniata dal fatto che 34 italiani su 100 non ha una forma di investimento preferita. La Spagna registra il dato più “allarmante”: ben il 56% degli intervistati non propende per alcun investimento, così come il 53% degli olandesi. Da notare la Svezia dove tutti hanno espresso almeno una preferenza. I dettagli su “Investment Barometer” sono pubblicati oggi sia sull’edizione cartacea sia su quella ondine ( www.Wsj.com ) di The Wall Street Journal Europe.
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