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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Dicembre 2004
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EXPOARTE HA SCONFITTO IN PIENO L’ARIA DI CRISI RECORD DI VISITATORI E AFFARI PER LE GALLERIE CHE HANNO PUNTATO LE LORO CANCHES SUI GIOVANI – TRA GLI EMERGENTI NICOLA NANNINI |
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Bari, 9 dicembre 2004 - Le difficoltà economiche non demordono, ma nonostante la diffusa aria di crisi l’Arte si dimostra ancora una volta un ottimo investimento per superare agevolmente l’impasse congiunturale. Ne è una riprova quest’ultima edizione di Expo Arte che, partita un po’ in sordina, ha man mano acquistato più voce e possanza. A tal punto, che negli ultimi giorni ha registrato un boom di presenze. Un autentico record che è stato alimentato – bisogna riconoscerlo – dal fatto che in questa 25ma edizione si è entrati gratis per festeggiare, su precise direttive del dott. Nicola Rossi, amministratore delegato della Nef, la società organizzatrice dell’evento, le nozze d’argento tra Expo Arte e la Fiera del Levante. E così con ritmo crescente si è svolta la caccia agli “oggetti del desiderio” disseminati qua e là nei padiglioni 3 e 9 della Fiera del Levante, dove domani la mostra-mercato chiuderà i battento. Quest’anno il pacchetto delle offerte di Expoarte è stato particolarmente allettante e variegato, anche per la concomitanza con le nozze d’argento, perché la rassegna ha puntato le decisamente le sue chances sui giovani talenti. La decisione è stata motivata da Nicola Rossi proprio con il delicato momento economico. Soldi non ne circolano sempre meno e quei pochi risparmi è meglio investirli in arte, mirando però in particolar modo ad artisti che oggi costano poco e che domani potrebbero costare dieci volte di più. Artisti emergenti anche nella nuova figurazione. Tra gli altri, si fa apprezzare per il suo aplomb che si muove tra tradizione e percorsi inediti, Nicola Nannni. Con la sua suadente tavolozza ci propone lembi urbani d’altri tempi – talvolta di sapore impressionista – nei quali l’immagine fa da mattatrice. Ma, forse, per evitare di ritrarre le brutture del traffico-caos che oggi rendono invivibili le nostre metropoli, il pittore ricorre ad un escamotage salvifico: i suoi nitidi colori si dissolvono in tanti rivoli sgocciolanti, tra i quali occhieggia la nuda tela. E così le agghiaccianti visioni urbane dei nostri giorni vanno a farsi benedire. Ma dove il colore rimane imperterrito a dominare la scena con tutta la sua sensuale e intrigante pregnanza è nei paesaggi, specie quando alla ribalta compaiono personaggi mitologici: il dio e l’eroe si mostrano in tutta la loro nudità, anzi sfoggiano muscoli e nervature per dimostrare che è impossibile uscire perdenti da uno scontro se si ha un corpo palestrato. Ed Eva? Lei al solito riveste un ruolo decisamente civettuolo, acuito dai paludamenti che scivolano sul turgido seno o lasciano scoperte le gambe. Insomma, l’altra metà del cielo di Nannini ricorre a tutte le astuzie per richiamare l’attenzione dei visitatori. E, riconosciamolo con franchezza, ci riesce in pieno!
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