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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Febbraio 2004
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SAIPEM S.P.A.: PRECONSUNTIVO CONSOLIDATO – ESERCIZIO 2003 |
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San Donato Milanese, 24 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Saipem S.p.a. Ieri ha esaminato il preconsuntivo consolidato (non esaminato dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione) chiuso al 31 dicembre 2003. I valori riferiti al 2002 comprendono i risultati di Saipem s.A (ex Bouygues Offshore) a partire dal 1° luglio 2002. I ricavi ammontano a 4.231 milioni di euro (3.149 nel 2002). L’utile operativo ammonta a 303 milioni di euro (302 nel 2002). L’utile netto ammonta a 196 milioni di euro (191 nel 2002), pari a un utile per azione di 0,44 euro (0,43 euro nel 2002). Il cash flow (utile più ammortamenti) ammonta a 454 milioni di euro (446 nel 2002). I risultati conseguiti rappresentano, per il terzo esercizio consecutivo, un record per Saipem. I ricavi conseguiti nel 2003 hanno registrato un incremento del 34,4% rispetto all’esercizio precedente, anche per effetto del consolidamento di Saipem s.A. Per l’intero esercizio. Il settore Costruzioni Mare ha registrato la crescita più significativa (+51,1%) con un forte sviluppo delle attività nell’Africa del Nord e nell’Africa Occidentale. Le Perforazioni Mare hanno registrato una riduzione del 13,6% dovuta sia agli effetti di un mercato debole sia a interventi strutturali su alcuni mezzi al fine di renderli idonei all’esecuzione di nuove commesse acquisite durante l’anno. L’utile operativo è in linea con l’esercizio precedente con una incidenza sui ricavi che passa dal 9,6% del 2002 al 7,2% del 2003 per la sempre maggiore presenza di contratti Epic (Engineering, Procurement, Installation and Construction) nell’ambito delle Costruzioni Mare. L’utile netto aumenta del 2,6% rispetto all’esercizio precedente. Il cash flow aumenta dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente. Fra gli elementi significativi che hanno contribuito al risultato dell’esercizio è da evidenziare il risparmio di costi di circa 40 milioni di euro realizzato nella integrazione di Bouygues Offshore . Gli investimenti tecnici effettuati nell’esercizio ammontano a 262 milioni di euro (210 nel 2002) ed hanno riguardato principalmente: il completamento dell’unità di produzione e stoccaggio galleggiante di petrolio (Fpso) Mystras, installata a fine anno sul campo di Okono/okpoho in Nigeria; il completamento della conversione della nave Maxita nel nuovo mezzo per field development, Saipem 3000; il completamento degli interventi sulla piattaforma semisommergibile di perforazione Scarabeo 7 per renderla idonea all’esecuzione di una commessa in Nigeria; l’approntamento dei mezzi e delle strutture necessarie per l’esecuzione del progetto Sakhalin, in Russia. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2003 ammonta a 953 milioni di euro con una riduzione di 295 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2002. La riduzione dell’indebitamento è riconducibile al cash flow generato dalla gestione e ad una dinamica particolarmente positiva del capitale circolante grazie all’incasso di anticipi contrattuali su contratti acquisiti nell’ultima parte dell’esercizio. La riduzione dell’indebitamento conseguita nel 2003 è anche da analizzare nel contesto di un business in cui i contratti di tipo Ep(i)c hanno raggiunto il 75% circa dei ricavi complessivi nel settore Costruzioni. Portafoglio ordini Nell’esercizio 2003 Saipem ha acquisito nuovi ordini per 4.298 milioni di euro (4.335 milioni di euro nel 2002), dei quali 2.794 milioni di euro riferiti ai settori mare (Costruzioni e Perforazioni). Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2003 ammonta a 5.225 milioni di euro (5.158 milioni di euro al 31 dicembre 2002). Risultati del Quarto Trimestre I ricavi ammontano a 1.228 milioni di euro (971 nel corrispondente trimestre del 2002). L’utile operativo ammonta a 84 milioni di euro (62 nel corrispondente trimestre del 2002). L’utile netto ammonta a 58 milioni di euro (38 nel corrispondente trimestre del 2002). Il cash flow ammonta a 122 milioni di euro (96 nel corrispondente trimestre del 2002). Come più volte evidenziato, i volumi di ricavi realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle attività di Costruzione Mare e Terra, di L.n.g. (Liquefied Natural Gas), e in misura inferiore nell’attività di Perforazione, Leased Fpso e M.m.o. (Maintenance, Modification and Operation), non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l’altro, oltre che dall’andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori. Conseguentemente, i dati di una frazione di esercizio possono variare significativamente rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri esercizi e non consentono l’estrapolazione all’intero anno. Previsioni per l’esercizio 2004 I mercati in cui opera Saipem si presentano complessivamente ben intonati; alla debolezza, se pur in fase di recupero, delle Perforazioni e a una temporanea contrazione nelle Costruzioni Terra, si contrappone un mercato dei terminali di rigassificazione in rapida crescita e una ulteriore espansione delle Costruzioni Mare sia come posa di condotte sia come progetti Epic di grande dimensione in aree di frontiera. Stante la credibilità e competitività raggiunte dalla Saipem ci si attende di cogliere i benefici di un mercato in fase positiva per cui si prevede per il 2004 un ulteriore crescita, a cambi costanti, dei volumi record del 2003 e un livello di acquisizione di nuovi ordini che incrementi ulteriormente il portafoglio ordini. Il fenomeno che inciderà negativamente sulla redditività della Saipem è l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro Usa in relazione alla circostanza che circa il 70% dei ricavi Saipem sono espressi in dollari Usa e che i costi delle strutture di Milano e Parigi e la quasi totalità degli ammortamenti, per complessivi 600 milioni annui circa, sono in euro. Per valutare l’impatto dell’apprezzamento dell’euro è da considerare che tra l’acquisizione dei contratti (e relativa copertura cambi) e l’esecuzione degli stessi intercorre circa un anno. Ciò ha comportato che nel 2003 il cambio medio di fatturazione della Saipem sia stato pari a 1 (rispetto a un rapporto medio euro/$Usa di periodo di 1,13); nel 2004 gli ordini da eseguire nell’esercizio già in portafoglio a fine 2003 e quelli che saranno acquisiti nello stesso 2004 fanno prevedere un cambio medio di fatturazione di 1,15. L’apprezzamento dell’euro da 1 a 1,15 determina una riduzione, in termini di euro equivalenti, dei margini generati dai contratti in dollari Usa (effetto “translation”) quantificabile in circa 30 milioni di euro; l’effetto dei costi di struttura in euro determina un ulteriore impatto negativo sul risultato operativo quantificabile in circa 50 milioni di euro. Peraltro: - i volumi (a cambi costanti) sono attesi in crescita per l’elevato portafoglio ordini di fine 2003 e la buona intonazione complessiva del mercato di riferimento; - per i business e per le aree in cui la concorrenza statunitense è meno presente è possibile, anche se con gradualità, un trasferimento sui prezzi della rivalutazione dell’euro; - sono attesi per il 2004 ulteriori risparmi di costo dall’integrazione della Bouygues Offshore quantificabili in circa 20 milioni di euro. Allo stato, si ritiene che le distintive capacità e competenze, l’elevato portafoglio ordini e le ulteriori sinergie di costo rivenienti dall’integrazione Bouygues Offshore possano sostanzialmente compensare gli effetti negativi dell’apprezzamento dell’euro e consentire per il 2004 risultati in linea o vicini al record del 2003. Gli investimenti tecnici previsti nel 2004, ammontano a 200 milioni di euro e riguardano: il mantenimento e l’upgrading del parco mezzi (120 milioni di euro), nuovi equipment a fronte di contratti specifici (50 milioni di euro) e il potenziamento delle strutture in Kazakhstan, Nigeria e Angola (30 milioni di euro). Gli ammortamenti del 2004, comprensivi dell’ammortamento del goodwill relativo all’acquisizione di Bouygues Offshore (42 milioni di euro), sono previsti in 260 milioni di euro circa. I dati e le informazioni previsionali si basano su presupposti e assunzioni che possono rivelarsi inesatti in quanto soggetti a rischi e variabili al di fuori del controllo della Società, quali: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, gli investimenti dell’industria petrolifera e di altri settori industriali, l’instabilità politica nel Golfo Persico e/o in altre zone, le azioni della concorrenza. Inoltre anche l’esecuzione dei progetti è soggetta a variabili, quali le condizioni climatiche, al di fuori del controllo della Società. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.
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