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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Dicembre 2004
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ARTE E CIBO PROTAGONISTI DI UNA SERATA-EVENTO AL MAKIA |
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Milano, 13 dicembre 2004 - L’associazione Gustando Camminando, operante nel settore enogastronomico e Aus18, galleria d’arte contemporanea e design organizzano una serata-evento dove “Arte & Cibo ” guideranno lungo un cammino sensoriale fatto di forme, colori e sapori. I protagonisti della serata saranno i nostri cinque sensi: attraverso una performance artistica ci si troverà proiettati in un'altra dimensione, distratti dalla realtà; i piatti che verranno proposti, non solo condurranno alla scoperta della cultura e delle tradizioni di un luogo, la Valtellina, che li contraddistingue e li rende unici, come il lavoro dell’artista, ma, grazie all’abilità nell’abbinare i diversi prodotti, apriranno le porte verso nuove esperienze sensoriali legate al gusto; i vini, intimamente legati al territorio, parleranno di loro, attraverso le sfumature di colore coinvolgendo vista, l’olfatto e gusto guidando in un turbinio di emozioni. Questi mondi, apparentemente lontani, verranno abbracciati in una serata davvero unica: verranno serviti in degustazione 4 piatti legati alla tradizione gastronomica valtellinese, abbinati ai vini che ne siano la sua massima espressione. Tra gli artisti Luigi Lanaro La creatività di Luigi Lanaro si esprime attraverso la realizzazione di installazioni luminose che diventano veri e propri light box proiettanti luce propria. Scatole colorate animate dalla presenza di piccoli elementi del mondo vegetale e animale ripetuti a scadenza ritmica che paiono galleggiare in uno spazio irreale, privo di qualsiasi riferimento spazio-temporale. Scatole luminescenti che affondano nella terza dimensione, piccole teche decorate che uniscono in un unico lavoro la sovrapposizione di piani e forme dei teatrini di Lucio Fontana e l’attenzione per le superfici degli artisti cinetici. Marco Garatti Una serie di piccole e divertenti sculture introduce nel mondo di Marco Garatti, artista da sempre attento all’utilizzo di materiali di scarto riscoperti, lavorati e assemblati fino alla creazione di ironiche faccine, dalle forme più diverse, ma sempre caratterizzate da occhi tondi e cavi. Un’estetica della meccanica, che recupera il tema del ready-made duchampiano riletto attraverso il ciclo idraulico di Enrico Baj.
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