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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Dicembre 2004
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“CREATURE”: ACROBAZIE AFRICANE A GENOVA E A VENEZIA |
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Venezia, 13 dicembre 2004 - Sarà l'evento clou del Natale veneziano. Dal 28 dicembre 2004 al 2 gennaio 2005 il Teatro Goldoni ospiterà "Creature", lo spettacolo di teatro acrobatico africano prodotto dalla compagnia Pantakin da Venezia con il progetto Arcipelago Circo Teatro. Ma prima di approdare in laguna, l’opera andrà in scena dal 14 al 19 dicembre 2004 in uno chapiteaux al Porto Antico di Genova, nell’ambito del festival “Circumnavigando”. "Creature", che torna in Italia dopo gli importanti successi raccolti quest'estate in tour attraverso l'Europa, è uno spettacolo di Marcello Chiarenza - artefice delle bellissime sculture sceniche che fanno da scenografia allo spettacolo - e di Alessandro Serena, uno dei massimi esperti italiani di nuovo circo. Le suggestive musiche di Cialdo Capelli si fondono magicamente con gli elementi che formano un lavoro teatrale sui generis, accompagnando l'unica voce in scena, quella di Carla Nahadi Babelegoto. Gli acrobati - Mbugua Henry Nduati, Abdallah Feisal Muhamed, Onyimbo George Omondi, Ochaka Aeneah Asikoye, Gathoni Joseph Ndichu, Githaiga Joseph, Kangwana Evans Osusu – con l’istrionico clown Emanuele Pasqualini stupiranno il pubblico di ogni età e di ogni tipo (dai curiosi agli amanti del teatro, dai bambini agli appassionati del nuoveau cinque). "Creature" è uno spettacolo visionario capace di trasfigurare attraverso il ritmo e la luce i luoghi nei quali è stato rappresentato. E in scena la drammaturgia delle emozioni minime, dei gesti e dell'ironia fa da collante alle acrobazie/coreografie di otto straordinari artisti africani, capaci di sbalordire per l'abilità tecnica e l'armonia dell'insieme. Un clown e una troupe di acrobati africani, dall'energia esplosiva e immediata. Verticali, piramidi, acrobazie a corpo libero, salti mortali: tutto il repertorio, sciolto in una scrittura gestuale e coreografica di grande effetto, giocata sul rimando a elementi primordiali. Fuoco, terra, aria, acqua. La terra su cui poggia l'acrobata-danzatore, l'aria a cui tende, il fuoco di una forza scenica disciplinata dalla struttura drammaturgica. E l'acqua di un'energia vitale che rimanda a una comune umanità. La poesia in un salto mortale. Infolink: www.Circoteatro.it - www.Pantakin.it
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