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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Dicembre 2004
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PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI – DALLA TRAMA DI UN ROMANZO ALLA RETE: IL FUTURO DELLA PICCOLA EDITORIA PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL CORAGGIO DI IMMAGINARSI IN MODO DIVERSO |
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Roma, 13 dicembre 2004 - Libri, ma non solo: fare l’editore oggi significa essere consapevoli che i contenuti culturali possono avere una molteplicità di sbocchi. Le case editrici, anche quelle piccole, si stanno, infatti, trasformando da aziende che pubblicano libri in aziende che producono e gestiscono contenuti, in altre parole in beni immateriali, in forma di banche dati, archivi, plot narrativi per il cinema, servizi editoriali a valore aggiunto per la scuola, l’università, il mondo professionale. E’ quanto è emerso oggi, 11 dicembre, dal convegno Dalla trama alla rete. Opportunità offerte dai nuovi modelli di business alla piccola editoria, svoltosi nell’ambito di “Più libri più libri”. In quest’ottica “incrociare” Internet, telefonia mobile, televisione satellitare, oppure il cinema diventa di particolare rilevanza. “C’è la ripresa del gusto per la lettura e l’editoria – ha chiarito l’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Vincenzo Vita – E questo avviene in particolare nelle giovani generazioni, che cominciano ad abbandonare il dominio dei consumi culturali della tv. Che fare? Occorre riscoprire la lettura anche con forme tecnologicamente avanzate: noi stiamo cercando, ma è solo un esempio in fieri, di costruire una web tv e quindi di utilizzare la rete coniugando le strutture più classiche (le biblioteche) con le potenzialità di internet. Sarebbe però utile costituire con gli editori un gruppo di lavoro, un luogo di verifica per studiare insieme l’opportunità di individuare anche luoghi di lettura diversi: centri pubblici, anche nuovi, per dare spazio e visibilità a nuovi autori”. A confronto oggi le esperienze di Telecom (con l’intervento di Domenico Di Martino) con alcuni casi di piccoli e medi editori che hanno saputo in questi anni sviluppare i propri contenuti editoriali su altri canali: ad esempio per il mercato dei libri allegati ai quotidiani locali, come è il caso di Food edizioni (Giulia Malerba), oppure contenuti on line per la formazione continua in medicina (Walter Martiny), o di aggiornamento per insegnanti e per la didattica on line come Garamond edizioni (Agostino Quadrino), oppure, come è il caso di Edt (Cristina Savio), con una serie di servizi web legati non solo alle guide turistiche Lonely Planet ma anche all’editoria musicale e al “Giornale della musica”, o come la Liguori editori (Guido Liguori), che sta sviluppando servizi editoriali innovativi per la didattica universitaria (tipo eCompile, ePrint ed eSubscrive). Solo un esempio - libri e cinema - Tra il 2000 e il maggio 2004 sono usciti in Italia 217 film tratti da libri. Di questi, 43 provengono da libri di autori italiani (circa il 20% del totale) e 29 (il 13,4%) sono libri pubblicati da piccole o medie case editrici (si sale al 19,8% se consideriamo i piccoli marchi che appartengono ai grandi gruppi editoriali). Ma libri e cinema si intrecciamo pure in modo diverso: oggi il libro si presenta con un trailer, proprio come se fosse un film. Cambiano e si incrociano le modalità comunicative della promozione libraria. E cambiano al punto tale da utilizzare linguaggi diversi: nasce così, da una “sperimentazione”, costruita sull’idea originale di Francesca Fantini e Francesca Nestola per la loro tesi di laurea del corso di Movie design del Politecnico di Milano, e culminato nella realizzazione del trailer promozionale del romanzo Otranto di Roberto Cotroneo, Booktrailer, che sarà al centro domani, 12 dicembre, alle 14 (sala Petrarca del Palazzo dei Congressi dell’Eur) dell’incontro Un trailer per il libro. Presentazione del format Booktrailer.
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