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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2004
 
   
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  EUROBAROMETRO 60 / EUROBAROMETRO PAESI CANDIDATI N. 2003.4 E IMMAGINE DELL'UE: FORZA POSITIVA IN MOMENTI DI PESSIMISMO  
   
  Bruxelles, 23 febbraio 2004 - I più recenti sondaggi di opinione 'Eurobarometro' condotti nei quindici Stati membri attuali e nei dieci Stati che aderiranno prossimamente, i cui risultati sono oggi pubblicati integralmente, rivelano che se, da un lato, i cittadini europei sono soddisfatti della loro vita, dall'altro, aumentano le preoccupazioni circa le prospettive economiche e di occupazione. Nonostante il calo generale di ottimismo, la grande maggioranza della popolazione ritiene tuttavia che l'Unione svolga un ruolo positivo nei settori che più preoccupano i cittadini, quali la lotta contro il terrorismo. Sulla base di un quesito mai posto prima, il sondaggio rivela che più di un terzo dei cittadini dei quindici attuali Stati membri ritiene che i mezzi di comunicazione nazionali non diano sufficiente spicco alle tematiche comunitarie. Neppure i cittadini dei paesi di prossima adesione, dal canto loro, si ritengono bene informati circa l'allargamento. A meno di quattro mesi dalle elezioni al Parlamento europeo, i sondaggi riportano una sezione dedicata a questo avvenimento. Meno di un terzo degli intervistati negli attuali Stati membri afferma con certezza che andrà a votare. Anche negli Stati che aderiranno prossimamente l'interesse dei cittadini, che per la prima volta potranno partecipare alle elezioni del Parlamento europeo, è inferiore alle attese. Il sondaggio Eurobarometro dell'autunno 2003 è stato condotto tra il 1° ottobre e il 7 novembre 2003 nei quindici Stati membri attuali. Al sondaggio hanno partecipato 16 082 cittadini di età superiore ai quindici anni. Il sondaggio Eurobarometro Paesi Candidati è stato condotto in tredici paesi, di prossima adesione e candidati, tra l'11 ottobre ed il 9 novembre 2003, con la partecipazione di 12 165 cittadini di età superiore ai 15 anni Le rilevazioni iniziali sono state pubblicate a dicembre (Ip/03/1680 e Ip/03/1722) Dal sondaggio Eurobarometro 60 emerge principalmente che: la maggioranza degli intervistati ritiene che l'Unione svolga un ruolo positivo su diversi piani: promozione della crescita, mantenimento della pace e tutela dell'ambiente, lotta alla povertà e lotta contro la minaccia del terrorismo. Benché il 79% degli intervistati affermi di essere soddisfatto della propria vita, i partecipanti si sono detti meno ottimisti circa le prospettive economiche e di occupazione per il 2004. La maggior parte degli intervistati (42%) ritiene che la disoccupazione sia il più grave problema dell'Europa, seguito dalla criminalità (28%) e dalla congiuntura economica (27%). Il sondaggio comprendeva un nuovo quesito, ovvero, se si ritiene che l'Unione svolga un ruolo positivo o negativo in una serie di settori disparati. La sua azione è percepita più positivamente, per ordine, nei seguenti settori: lotta al terrorismo (49% positivo e 18% negativo), politica estera (46% positivo e 16% negativo) e difesa (44% positivo e 16 % negativo). La percezione del ruolo dell'Unione rispetto a problemi quali la disoccupazione e l'immigrazione è purtroppo molto meno positiva. Interrogati su ciò che rappresenta per loro l'Unione europea, la maggioranza degli intervistati ha risposto: libertà di viaggiare, studiare e lavorare in altri paesi dell'Unione (49%) ed euro (48%). Circa il 53 % degli interpellati è favorevole ad una maggiore connotazione politica dell'Unione, contro il 26% di contrari. Il numero dei contrari rappresenta la maggioranza nel Regno Unito e nei tre Stati membri nordici. Sulla base di un quesito posto per la prima volta, il sondaggio rivela che il 37% delle persone ritiene che i mezzi di comunicazione nazionali non diano notizie adeguate sull'Ue. Circa il 41% degli interpellati ritiene che le notizie fornite dai media sull'Unione siano obiettive, il 12% pensa che siano prese sotto una luce negativa e il 23%, al contrario, un'ottica troppo positiva. Nel Regno Unito, solitamente il paese più diffidente nei confronti dell'Europa, si è registrata la percentuale più elevata di persone (27%) convinte che la stampa sia troppo negativa nei confronti dell'Ue. Solo il 15% afferma di fidarsi generalmente dei partiti politici (- 1%), solo il 31% si fida generalmente del proprio governo (- 6%) e solo il 35% si fida generalmente del parlamento nazionale (- 7%). Degli interpellati circa il 41% ha espresso fiducia nell'Ue (- 3%), il 46% nella Commissione (- 4%) ed il 48% nell'Onu. Il Parlamento europeo e la Commissione europea restano le istituzioni meglio conosciute e giudicate più importanti. Le meno conosciute sono il Comitato delle regioni ed il Comitato economico e sociale. Nelle risposte alla serie di domande riguardanti il Parlamento europeo, emerge che meno di un terzo degli interpellati è certo che voterà alle elezioni di giugno. I meno sicuri sono i britannici e i più sicuri i danesi. Gli intervistati affermano che i candidati dovrebbero concentrare la loro campagna su problemi quali l'occupazione, la sicurezza e l'immigrazione. Dalla primavera del 2003 si è registrato un calo dell'approvazione dell'euro, benché il suo livello resti elevato nei dodici paesi dell'area dell'euro: 70% (- 5%). L'appoggio all'allargamento è rimasto costante dalla primavera. Il valore complessivo del 47% non rivela le disparità di opinione registrate tra i vari Stati membri. Dal sondaggio 'Eurobarometro Paesi Candidati n. 2003.4' emerge principalmente che: nei paesi che aderiranno all'Unione europea il prossimo maggio è diffuso un certo pessimismo circa gli sviluppi che attendono i cittadini nel 2004, con conseguente calo della fiducia nelle istituzioni politiche (parlamento, governo). Benché l'appoggio all'adesione all'Unione europea resti notevole nei paesi di prossima adesione, si è registrata una flessione del 6% dalla primavera del 2003. Con l'avvicinarsi del 1° maggio 2004, data di adesione, aumenta l'impressione dei cittadini di non essere adeguatamente informati sulle implicazioni dell'allargamento ed la percentuale dei cittadini che ritengono di essere bene o molto bene informati è pari solo al 37%. Persiste tra i cittadini dei paesi sia di prossima adesione sia candidati l'appoggio all'emanazione di una costituzione dell'Unione europea, nonché ad un ruolo più articolato dell'Unione nella composizione di conflitti internazionali. Forte è l'adesione a tutte le misure di una politica estera e di sicurezza comune, tra cui l'istituzione della figura di ministro degli esteri europeo e di un esercito europeo di rapido intervento. Due terzi dei cittadini ritengono che l'Unione svolga un ruolo positivo nel mantenimento della pace nel mondo, mentre solo un terzo esprime un giudizio analogo nei confronti degli Stati Uniti. Potendo partecipare per la prima volta alle elezioni al Parlamento europeo, solo il 39% afferma che andrà sicuramente a votare. I suddetti sondaggi sono disponibili su formato cartaceo in lingua francese ed inglese (il sondaggio relativo ai Paesi candidati solo in inglese) e possono essere consultati, assieme ai sondaggi precedenti, su Internet al seguente sito http://europa.Eu.int/comm/public_opinion  
     
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