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Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Dicembre 2004
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MOSTRE ALLA GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA DI ROMA “LA PRIMAVERA DI GALILEO CHINI “ ”CULTURA ARTISTICA TORINESE E POLITICHE NAZIONALI 1920-1970” ”L’OPERA IN PRESTITO: AUGUSTUS JOHN LA MARCHESA CASATI” ”L’OMAGGIO: ANTONIO CORPORA”
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Roma, 13 dicembre 2004 – “La Primavera di Galileo Chini” Dal 16 dicembre 2004 al 20 febbraio 2005, Sala delle Colonne In mostra la serie dei pannelli che l’artista fiorentino Galileo Chini (1873 – 1956) dipinse per decorare le pareti del salone centrale della Biennale di Venezia del 1914. Si tratta di un suggestivo insieme di 18 grandi tele di quattro metri di altezza ognuna, che trattano il tema della Primavera e della Rinascita della vita attraverso la progressione di quattro momenti figurativi: La primavera classica, L’incantesimo dell’amore e la primavera della vita, La primavera delle selve e La primavera che perennemente si rinnova. ”Cultura artistica torinese e politiche nazionali 1920-1970” Dal 16 dicembre 2004 al 15 febbraio 2005, Sala Dossier (catalogo Electa) Una rassegna dedicata al panorama culturale torinese fra le due guerre, con una particolare attenzione alle presenze artistiche locali di quel periodo. In mostra circa trenta opere - quasi tutti oli su tela ad eccezione dei dipinti su cartone della donazione “Nella Marchesini” e di tre opere di grafica - provenienti dal deposito delle collezioni del Xx secolo della Galleria Nazionale d’Arte Moderna. ”L’opera in prestito: Augustus John La marchesa Casati. Dalla National Gallery of Ontario “ Dal 16 dicembre 2004 al 6 marzo 2005, Sala Boldini L'iniziativa si iscrive in un programma di scambio opera/per opera legato alla politica dei prestiti per esposizioni temporanee, soprattutto con le grandi situazioni straniere. La marchesa Casati, celebre personaggio Belle Epoque, amava farsi ritrarre. Il dipinto dell'inglese Augustus John proveniente daToronto, eseguito nel 1919, è confrontato con due ritratti di proprietà della Galleria: quello noto di Giovanni Bodini del 1912-1913 e laDonna in bianco di Kees van Dongen, la cui identificazione con la marchesa è un'ipotesi da verificare. ”L’omaggio: Antonio Corpora” Dal 15 dicembre 2004 al 15 febbraio 2005, corridoio del Novecento. Nato a Tunisi nel 1909, Antonio Corpora fa risalire la sua origine culturale a Turner e all’ultimo Monet, ma anche a Cezanne, Matisse, Picasso, ai Fauves e a Bonnard. Espose per la prima volta a Firenze nel 1930 per trasferirsi poi a Parigi dove rimase fino al 1939. Scrisse numerosi saggi e partecipò al dibattito sull’arte astratto-concreta. I dipinti esposti documentano diverse fasi della sua attività. In occasione dell'inaugurazione delle mostre, grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e la casa editrice Electa, volta a valorizzare le attività espositive e le collezioni, in base alla convenzione che durerà fino a giugno 2006, riapre inoltre la libreria del museo . Nella stessa data Electa pubblicherà la nuova Guida alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, utile ed agile strumento ad uso del visitatore, nella quale si troveranno notizie dell’Istituzione – dalla sua nascita ai nostri giorni – seguite da un approfondimento museologico delle due grandi sezioni che compongono la collezione (Ottocento e Novecento) e la proposta di un percorso alla scoperta delle principali opere. La guida inaugurerà inoltre una nuova collana Electa dedicata alla Galleria che prevede in contemporanea la stampa del catalogo delle mostre Cultura artistica torinese e politiche nazionali 1920-1970 (dal 16 dicembre 2004 al 15 febbraio 2005) e Misteri romani (dal 23 dicembre 2004 al 15 febbraio 2005). Di questa collana farà parte anche il Catalogo scientifico della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, che prevede, a più di trent’anni dal catalogo edito da Palma Bucarelli, la pubblicazione in tre volumi dell’intero corpus delle opere della Galleria. Il primo volume in uscita è dedicato alla sezione della Galleria che ospita le opere del Novecento, seguiranno i tomi dedicati all’Ottocento e al Contemporaneo, quest’ultimo corredato da un’appendice concernente le opere esposte non in modo permanente. Il primo volume è curato da Sandra Pinto, già Soprintendente della galleria, ed indaga l’ordinamento museale nelle ragioni del suo divenire attraverso una approfondita ricostruzione della storia delle collezioni del Xx secolo e delle politiche culturali che vi intervennero. Ciascuna sala è introdotta da una presentazione generale che ne racconta i temi e le linee di ricerca artistica, i gruppi e le personalità, a volte contrastanti ma compresenti. Tutte le opere, circa 700, sono riprodotte a colori e corredate da un’accurata scheda critica. Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna Via delle Belle Arti 131
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