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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Dicembre 2004
 
   
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  DAL COMMERCIO UN’OPPORTUNITÀ PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI  
   
   Bologna, 15 dicembre 2004 – “Seppure con ritardo rispetto alle esperienze estere, anche in Italia si va ampliando la consapevolezza che la riqualificazione urbana, in particolare quella dei centri storici, passa anche attraverso la valorizzazione e il sostegno delle attività commerciali. Per favorire il successo di questi interventi, tuttavia, è necessario sviluppare una conoscenza dettagliata delle tante realtà che esistono nei nostri centri urbani ed offrire una ‘bussola’ con cui orientarsi tra possibili differenti modelli di azione. L’osservatorio realizzato da Indis-unioncamere e Anci risponde proprio a questa esigenza di conoscenza e di diffusione degli strumenti più appropriati per favorire il successo dei progetti di recupero”. Questo, in sintesi, il commento con il quale del Direttore dell’Indis (l’Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi) e Vice Segretario Generale di Unioncamere, Ugo Girardi, ha presentato oggi a Bologna - nel corso del Iii Convegno nazionale sul commercio - l’Osservatorio per il monitoraggio degli interventi integrati per la riqualificazione dei centri storici e delle aree urbane, realizzato in collaborazione con l’Anci. Obiettivo dell’Osservatorio – al quale nel corso della Conferenza hanno aderito il Coordinamento interregionale degli assessorati al commercio, la Confcommercio e la Confesercenti - è quello di operare una ricognizione permanente e promuovere la diffusione delle buone prassi ricavabili dagli interventi realizzati dalle amministrazioni comunali per rivitalizzare i centri storici attraverso l’apporto di attività commerciali. Oggetto di rilevazione saranno le proposte, gli studi e i progetti innovativi che i comuni hanno condotto per realizzare interventi che spaziano dalle logiche del marketing territoriale e urbano alla gestione integrata ed unitaria degli interventi. Attraverso l’uso di un’apposita “scheda-progetto”, le soluzioni individuate a livello locale verranno valutate con un approccio improntato all’analisi costi-benefici e, se di successo, saranno classificate e messe a disposizione in rete a tutti gli utenti dell’Osservatorio. “Il criterio alla base dell’iniziativa – ha sottolineato Girardi - è che gli interventi di valorizzazione delle aree urbane non devono essere il frutto di modelli predefiniti, né possono limitarsi a proporre soluzioni omogenee valide per tutti i contesti territoriali. L’osservatorio punta a mettere a disposizione degli amministratori locali una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ cui ricorrere nell’impostazione di interventi che, per loro natura, sono molto complessi e spesso di esito problematico. Per questo è necessario fare ricorso alle esperienze e alle indicazioni ricavabili da quanto già sperimentato da altri, con la consapevolezza della necessità di inserire gli interventi in un approccio generale di marketing territoriale”. Nell’impostare il lavoro di monitoraggio, l’Indis ha messo a frutto il patrimonio di esperienze acquisito attraverso la partecipazione, come soggetto promotore di progetti di fattibilità per la riqualificazione dei centri storici di diversi centri urbani (L’aquila, Colle Val d’Elsa, Perugia, Taranto, Teramo), per i quali un significativo apporto è stato chiesto anche al mondo universitario. Nell’ambito di queste attività, l’Indis ha individuato una metodologia per analizzare esperienze selezionate a campione tra le più significative nelle differenti tipologie di intervento, delimitando il campo di sperimentazione progettuale e utilizzando parametri che consentano la misurabilità dei risultati e valutazioni di efficienza, senza trascurare gli aspetti qualitativi e il confronto degli strumenti legislativi a livello regionale. “L’osservatorio – ha concluso il direttore dell’Indis-unioncamere - non ha la pretesa di costruire modelli esportabili nelle diverse realtà locali ma di permettere il confronto e la messa in rete delle esperienze più significative sia sul versante della normativa che delle strumentazioni attuative. Garantire un’attività sistematica di monitoraggio, coinvolgendo le Università e gli esperti per approfondire le esperienze realizzate nel nostro paese dovrebbe contribuire, nelle intenzioni dei soggetti promotori, a far risparmiare tempo, energie e risorse, con riduzione dei rischi di ripetizione di errori”. Le attività di monitoraggio si svolgeranno nelle seguenti direzioni: identificazione di parametri e metodologie di valutazione e valorizzazione delle migliori pratiche; analisi e comparazione delle previsioni normative a livello regionale nei settori compresi nel sistema di attività miste e schedatura di casi a campione tra i più significativi, raggruppati per differenti tipologie di intervento; analisi delle politiche attive messe in atto a livello locale dai Comuni per la riqualificazione delle attività commerciali; confronto delle indicazioni ricavate sul versante nazionale con le esperienze dei principali Paesi europei; individuazione di metodi sintetici atti a valutare e misurare la qualità espressa dalle relazioni tra le attività miste e gli spazi pubblici; costruzione di best practice per i Comuni sulle politiche attive realizzabili nell’ambito del recupero e della valorizzazione dei centri storici e/o di parti significative del tessuto cittadino. Oltre alle attività di monitoraggio, l’Osservatorio potrà valutare la possibilità - con la collaborazione dei Comuni e della rete delle Camere di commercio - di promuovere interventi pilota di riqualificazione e programmare lo svolgimento di specifiche attività di formazione e comunicazione sul tema attraverso convegni, seminari, pubblicazioni on-line. Sul sito Internet www.Indisunioncamere.it, sono tra l’altro consultabili la raccolta delle informazioni normative della banca dati Lexcom e la Rivista «Disciplina del commercio e dei servizi».  
     
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