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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Dicembre 2004
 
   
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  1.200.000 AUTO RUBATE: OCCORRE UN APPROCCIO EUROPEO  
   
  Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Nel 2001, il furto di 1.200.000 auto in Europa ha generato un «fatturato» di 10 miliardi di euro alla criminalità. Se molte di queste auto sono state ritrovate (63% nel 2001), una parte considerevole, le più care, «scompaiono in direzione dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Europa orientale». E' quanto risulta al governo olandese che, assieme a quello britannico, ha presentato un'iniziativa ai fini dell'adozione di una «decisione del Consiglio relativa alla lotta contro la criminalità connessa con veicoli e avente implicazioni transfrontaliere». Nel presentare l'iniziativa, la delegazione olandese osserva che la criminalità connessa ai furti d'auto costituisce un «punto di cerniera per molte altre forme di criminalità», come il traffico di stupefacenti o di armi, se non addirittura la tratta degli esseri umani. L'obiettivo della proposta di decisione è di definire un approccio europeo al problema, «dato che gli autori di tali criminalità non si arrestano alle frontiere nazionali» e, d'altra parte, per individuare i criminali e ritrovare i veicoli «è necessario un approccio tempestivo». Presentata nel gennaio 2004, l'iniziativa riprende il lavoro analitico finora realizzato e ha lo scopo di completare la dimensione vincolante in termini giuridici di alcune delle raccomandazioni elaborate. Essa contiene proposte specifiche in materia di cooperazione tra competenti autorità nazionali nonché con il settore privato (assicurazioni e costruttori), l'introduzione di punti di contatto sui reati connessi ai veicoli e di regolari incontri tra loro, la segnalazione dei furti di veicoli e di certificati di immatricolazione in bianco, la registrazione e la prevenzione di abusi con documenti di immatricolazione di veicoli, Europol, la promozione di specializzazioni e formazioni e la conclusione di accordi con paesi terzi. L'iniziativa è stata modificata notevolmente nel mese di luglio ma tali variazioni non sono ancora state trasmesse al Parlamento il quale, pertanto, si è pronunciato sul testo originale. In tale ambito, adottando la relazione di Carlos Coelho (Ppe/de, Pt), l'Aula accoglie favorevolmente l'iniziativa pur non condividendone la forma. In effetti, alcuni suoi elementi, a parere del Parlamento, fanno parte del primo pilastro e, pertanto, non possono essere oggetto di un'iniziativa del terzo pilastro. Piuttosto che respingere l'iniziativa come ha fatto la Commissione, il Parlamento ha quindi cancellato quei riferimenti alla registrazione dei veicoli che, appunto, rilevano del primo pilastro. D'altra parte, il Parlamento ha particolarmente apprezzato la creazione di punti nazionali di contatto, per i quali chiarisce che oltre allo scambio di esperienze, conoscenze specialistiche e informazioni generali e tecniche riguardo alla criminalità legata ai furti d'auto, possono procedere allo scambio di informazioni sui metodi e sulle prassi migliori in materia di prevenzione, ma non alla trasmissione di dati personali. La relazione, inoltre, accoglie con favore anche la promozione di specializzazioni e di formazioni nel settore della prevenzione e dell'investigazione. Osservando come numerosi organismi paneuropei e organizzazioni private abbiano già creato prassi efficaci per lottare contro i furti d'auto, il Parlamento ritiene opportuno «incentivare attivamente una stretta cooperazione» tra le competenti autorità nazionali e tali organismi. I deputati, infine chiedono alla Commissione di elaborare un piano esaustivo di azione per prevenire e combattere la criminalità organizzata connessa ai furti d'auto, includendo uno schema dei vari atti legislativi necessari per far fronte al problema. La situazione in Italia Secondo i dati dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ( Ania), in Italia, nel 2001 sono state rubate 211.000 auto. Tale cifra è però diminuita del 3,5% nel 2002 per scendere a 203.700 furti e di un ulteriore 5% nel 2003 fino a 193.000 furti. Quest'ultimo dato corrisponde a 530 furti d'auto al giorno, uno ogni 3 minuti. I ritrovamenti, nel 2002, hanno riguardato circa il 54% delle auto. Le regioni italiane più a rischio sono la Campania, il Lazio, la Lombardia.  
     
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