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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Dicembre 2004
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LA COMMISSIONE CREA UN FORUM PER I FINANZIATORI DELLA RICERCA FONDAMENTALE NELLE SCIENZE DELLA VITA |
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Bruxelles, 16 dicembre 2004 - Ogni anno l'Europa investe globalmente circa 30 miliardi di euro per la ricerca nelle scienza della vita, che si occupa di organismi viventi (piante, animali ed esseri umani). Nonostante si tratti di una somma grosso modo equivalente a quella americana, l'investimento si polverizza tra 25 diversi paesi e contesti normativi, e i risultati vengono usati in modo ancora piu frammentario. La Commissione ha voluto affrontare il problema organizzando, il 13 dicembre a Bruxelles, una conferenza internazionale per individuare e favorire le sinergie tra i finanziatori della ricerca fondamentale nelle scienze della vita in Europa ed esplorare le differenti possibilita. Per sottolineare l'importanza della ricerca fondamentale nelle scienze della vita, Mike Bevan, un professore del John Innes Centre di Norwich (Regno Unito), ha citato come esempio il suo specifico campo di attività, la genomica (lo studio dei geni e delle loro funzioni). 'La genomica stessa ha potuto avanzare solo grazie ai progressi fondamentali in fisica e chimica', suggerisce. A loro volta, i progressi fondamentali della genomica hanno fornito ad altri studiosi di scienze della vita strumenti di enorme valore, incluse le sequenze genetiche complete di circa 250 specie, che contribuiscono a creare quella che Bevan descrive la 'tabella periodica della biologia'. Il diffondersi dei risultati ad altre aree sottolinea un altro aspetto fondamentale della ricerca fondamentale nelle moderne scienze della vita: la loro natura sempre piu complessa e interdisciplinare. Secondo Christian Patermann, direttore di biotecnologia, agricoltura e alimenti alla direzione generale Ricerca della Commissione: 'Probabilmente la complessita e una caratteristica che ricorre nelle scienze della vita con maggior frequenza che in altre aree, e abbiamo bisogno di approcci disciplinari [...] per superare frammentazione e complessita'. Vista la necessita di questi approcci multidisciplinari, anche nella ricerca fondamentale, Patermann ha ricordato che l'eventuale nascita di un Ser (Spazio europeo della ricerca), particolarmente orientato al finanziamento dei singoli team, non potrebbe rispondere a tutte le necessita della ricerca fondamentale nelle scienze della vita. 'Non dimentichiamo che la ricerca fondamentale puo anche essere collaborativa'. Altro elemento cruciale perché la ricerca nelle scienze della vita possa offrire risultati di alta qualita e la disponibilita di infrastrutture adatte, ad esempio risorse bioinformatiche e collezioni di tessuti. Tuttavia, sostiene Fotis Kafatos, direttore generale dell'Embl (European Molecular Biology Laboratory): 'Non c'e una soluzione adatta a tutti i casi. Nelle scienze della vita non parliamo di mega apparecchiature, ma di risorse condivise in continua evoluzione. Il costo delle infrastrutture e paragonabile a quello sostenuto per le scienze fisiche, ma invece di essere unico richiede investimenti frazionati nel tempo'. Per ottenere queste infrastrutture in modo coordinato, Kafatos ha sollecitato la creazione di un programma europeo di infrastrutture per le scienze della vita, basato su una valutazione continua delle necessita, legato alle priorita tematiche dell'Ue, e integrato nei centri europei di eccellenza, 'in modo da renderli reattivi alle necessita degli scienziati responsabili', ha detto. Kafatos ha concluso sottolineando che 'le infrastrutture sono necessarie per la ricerca fondamentale, ma non sono la ricerca fondamentale'. Rivenendo al tema principale, trovare migliori metodi per coordinare il finanziamento della ricerca fondamentale in Europa, Octavi Quintana Trias, direttore della direzione salute della direzione generale Ricerca della Commissione, ha sostenuto che: 'Finanziare la ricerca fondamentale e una delle principali responsabilita delle istituzioni pubbliche di finanziamento, come la Commissione europea'. Le aziende private prestano maggiore attenzione alla ricerca preclinica nelle scienze della vita, e tocca agli organismi pubblici occuparsi della ricerca fondamentale, ha detto. Riconoscendo che il finanziamento dell'Ue per la ricerca nelle scienze della vita ammonta attualmente a circa il 5% del totale europeo, una somma comunque considerevole, Trias ha annunciato l'intenzione della Commissione di creare un 'forum dei finanziatori' annuale, in cui i principali sponsorizzatori europei della ricerca nelle scienze della vita potranno incontrarsi per discutere sinergie e tentare di vincere le sfide in modo coordinato. L'idea di un forum dei finanziatori e stata accolta con favore da altri operatori importanti presenti alla conferenza. Frank Gannon, direttore esecutivo dell'Embo (European Molecular Biology Organisation) ha definito tale organo essenziale, e ha aggiunto che la partecipazione di rappresentanti dell'industria e di scienziati sarebbe un fattore importante. Bertil Andersson, responsabile esecutivo dell'Esf (European Science Foundation), ha detto: 'Trarremo senz'altro vantaggi da un maggior livello di coordinamento tra finanziatori pubblici nazionali delle scienze della vita, ma bisognerebbe andare piu lontano e favorire il coordinamento tra diversi tipi di finanziatori (organizzazioni no-profit, aziende private, agenzie, ecc.)'. Le discussioni sulla struttura e la copertura del forum sono ancora in corso, e ci vorra ancora del tempo prima che l'Europa possa completamente superare l'attuale frammentazione del finanziamento della ricerca fondamentale nelle scienze della vita. Per quelli che dovessero ancora dubitare dell'urgenza di un tale passo, Patermann ha concluso ricordando agl'intervenuti le conclusioni dei capi di Stato e di governo nel 2002 a Barcellona: 'Dopo le tecnologie dell'informazione, la prossima ondata di rivoluzione tecnologica per l'economia basata sulla conoscenza viene dalle scienze della vita e dalle biotecnologie' Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/health/genomics/meeting/bru_aim_en.htm http://www.Cordis.lu/era/
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