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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Dicembre 2004
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INCONTRO CON LJUDMILA ULICKAJA AUTRICE DEL LIBRO “FUNERAL PARTY” (ED. FRASSINELLI, 2004) |
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Milano, 16 dicembre 2004 - Gli ultimi dieci anni del '900 rappresentano per il panorama letterario russo un periodo di ricco di scoperte e riscoperte. Una nuova generazione di scrittori e scrittrici usciti alla ribalta o riscoperti, e tra questi molte donne, come donne sono la gran parte del pubblico dei lettori nella nuova Russia. Donne che hanno una rinnovata voglia di svelarsi, ritrovandosi descritte e raccontate nelle pagine dei romanzi che leggono. Ed è in questa direzione, in cui ritorna la vita privata della donna comune, vulnerabile, con tutti i problemi e gli stati d'animo del quotidiano, le debolezze, le preoccupazioni e le emozioni, che si muove anche la prosa di Ljudmila Ulickaja, che propone personaggi - spesso femminili - intensi per la loro autenticità, dolente, ironica o struggente, per i quali l’autrice è spesso accostata dalla critica a Cechov. Ljudmila Ulickaja Nata in Russia nel 1943 nella regione degli Urali da famiglia ebrea, Ljudmila Evgen’evna Ulickaja, dopo gli studi di genetica, ha lavorato come biologa, scrivendo nel frattempo storie per bambini e testi teatrali. Il vero esordio letterario risale al 1989, anno in cui hanno visto la luce i suoi primi due racconti. Oggi la scrittrice è conosciuta negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Italia, in Israele e in Cina, solo per citare alcuni paesi, dove le sue opere vengono tradotte e pubblicate. Il suo racconto lungo “Sonja” hs ricevuto nel 1996 l’ambito “Prix Medicis” come migliore opera straniera pubblicata in Francia. A questo primo riconoscimento sono seguiti il premio “Giuseppe Acerbi” in Italia e il prestigioso premio “Booker” in Russia nel 2001. Pubblicata per la prima volta in Italia in “Rose di Russia” nel 1995, la Ulickaja si distingue per la grande abilità nel delineare figure femminili di grande complessità psicologica, personaggi intensi per la loro autenticità, dolente, ironica o struggente, per i quali l’autrice è spesso accostata dalla critica a Cechov. Ljudmila Ulickaja ha il dono di saper infondere vita alle sue opere e ai suoi personaggi attraverso la descrizione delle piccole cose della vita quotidiana, situazioni, oggetti, dettagli, atmosfere…”è tra le migliori autrici russe contemporanee.” (Booklist). "I suoi ritratti di donne, affettuosi, commossi, solidali, non si dimenticano” (Sergio Trombetta, L’indice). Ljudmila Ulickaja vive e lavora a Mosca. Opere Principali pubblicate in Italia: Funeral Party (Ed. Frassinelli 2004) - Medea (Ed. Einaudi 2000) - Due per una (Ed. Tufani 2000) - La figlia di Buchara (Ed. E/o 1998) - Sonja (Ed. E/o 1997). “ Funeral Party – Frassinelli, 2004 “ New York, 1991: una torrida estate, l'ultima dell'Unione Sovietica. In un loft “scalcinato” si aggira, oppresso dalla calura, uno stravagante gruppo di emigrate di origine russa: Nina, fragile ex modella che porta la propria “ex bellezza” con stralunato distacco; Valentina, dolce e generosa come le sue forme abbondanti; Irina, dalla tempra di ferro – non per nulla era un’acrobata e ora è un ricco avvocato – e la figlia, Majka, adolescente caustica… quando si decide a parlare. Le bottiglie di vodka animano una riunione via via sempre più affollata di personaggi bizzarri, che pare più un allegro party che… un addio. Perché di questo si tratta, un addio. Il padrone di casa, Alik, pittore geniale, uomo affascinante e soprattutto «artista della vita», sta morendo e raduna presso di sé le persone più care per trascorrere con loro gli ultimi istanti che una malattia fatale gli concede. E riservando a tutti una sorpresa finale, in linea con il suo personaggio imprevedibile, riannoda i fili di quelle esistenze strampalate in cui lui ha giocato un ruolo importante e cui vuol lasciare un testamento spirituale, dimostrandosi tagliente, sarcastico e vivo, anche nel suo ultimo viaggio. Un libro dove la tragedia flirta con la commedia, lo humour e l’ironia. Un romanzo che “usa” la morte per raccontare la vita, la perdita per raccontare l’amore e l’esilio per raccontare la patria. Lunedì 20 dicembre 2004 ore 18.30 Casa della Cultura (Via Borgogna, 3 - Milano) con la partecipazione di: Emanuela Guercetti, traduttrice; Elena Kostjukovic, vincitrice del premio Grinzane Cavour Mosca 2004; Carla Tanzi, Direttore editoriale Frassinelli. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti Per informazioni: tel. 02 805.61.22 – Italia Russia Lombardia
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