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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Dicembre 2004
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SMITH & NEPHEW ANNUNCIA IL RILASCIO DEL “PROGETTO D.LGS 231/2001” IL PROGETTO VIENE PRESENTATO UFFICIALMENTE OGGI |
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Milano, 16 dicembre 2004 - Congressi medici in pieno agosto nelle migliori località turistiche con inviti estesi alle famiglie, regali faraonici agli uffici acquisti degli ospedali, assunzioni strumentali ad ottenere commesse, false dichiarazioni di prodotti non conformi, falso in bilancio, tangenti: sono quasi infinite le casistiche dei reati che il d.Lgs 231/2001 mira a eliminare dal panorama economico italiano. Si tratta di un decreto legislativo che dovrebbe moralizzare le dinamiche del business nel nostro paese, che certamente le modificherà nella sostanza, ma di cui si parla ancora poco. Ora annuncia il rilascio del ‘progetto d.Lgs 231/2001’ Smith & Nephew, il gruppo di dispositivi medici leader assoluto nel campo delle medicazioni avanzate e dell’artroscopia e tra i primi al mondo nel settore ortopedico. Smith & Nephew, che dichiara tra i valori portanti del proprio business, l’onestà, rappresenta la case history ideale dell’applicazione del 231, in quanto attua da sempre comportamenti e processi ispirati appunto all’etica. L’impegno etico, in questa multinazionale che nel 2003 ha registrato 1.100 milioni di sterline di fatturato, con 7.500 dipendenti in 30 paesi, si concretizza nella ricerca scientifica orientata a prodotti che portino vantaggi contemporaneamente a malati e operatori, nella selezione dei clienti sulla base della correttezza nei rapporti di business, nell’impegno alla formazione degli operatori stessi e, sul fronte sociale, in una fondazione senza fini di lucro per il finanziamento di attività culturali e scientifiche L’adeguamento al Decreto legislativo 231 del 2001 rappresenta in pratica una ‘certificazione in correttezza e trasparenza”. A sottolineare l’importanza dell’evento, giovedì 16 dicembre sarà a Milano il Ceo (chief executive officer) mondiale Sir Christopher O’donnell. In base al D. Lgs 231/2001, l’azienda stessa, è colpita da sanzioni che incidono sulla sua stessa vita e che possono arrivare fino all’applicazione di sanzioni interdittive (fra cui il commissariamento e l’interdizione dall’esercizio dell’attività) anche temporaneamente prima della sentenza definitiva. All’azienda infatti si applicano tutte le disposizioni processuali relative all’imputato, come l’iscrizione nel registro degli indagati. Vale a dire che il decreto 231 è la prima normativa che colpisce i soggetti giuridici, quali appunto le aziende, anche con il loro patrimonio. Inoltre, in caso di sospetto, non è il magistrato che deve dimostrare l’illecito, ma è l’azienda che deve dimostrare, di fatto, di essersi messa nelle condizioni di evitarlo avendo costruito un processo di controllo e formando le proprie persone per condizionare i loro comportamenti. Il progetto di adeguamento al decreto legislativo 231 in Smith & Nephew è durato un anno, ha comportato l’analisi del modello di business e del contesto di mercato, lo studio dei comportamenti delle figure che concorrono al business (dipendenti, fornitori, agenti etc), la costruzione di un opportuno modello di controllo e l’avvio di un percorso permanente di formazione e di coach da parte del management. “Siamo tra le prime società del settore ad aver recepito la nuova normativa – dichiara l’Amministratore Delegato Loredana Bosisio – perché da sempre favoriamo la diffusione della cultura della correttezza e della trasparenza e ci auguriamo che questi criteri diventino il modus operandi di tutto il comparto, nell’interesse in primo luogo delle persone che hanno problemi di salute e si rivolgono a medici, istituzioni e ospedali con una fiducia che non si dovrebbe mai tradire”.
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