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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2004
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RINNOVATO IL CDA DEL CONSORZIO DI TUTELA VINO LESSINI DURELLO: ALLA PRESIDENZA VA GIOVANNI PRANOVI, AFFIANCATO DA PATRIZIO DAL CERO E ANDREA MARCATO |
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Vicenza, 20 dicembre 2004 - Giovanni Pranovi è il nuovo Presidente del Consorzio di Tutela Vino Lessini Durello. Pranovi, nominato all’unanimità nel Cda di martedì 14 dicembre 2004, metterà a disposizione del Consorzio la sua lunga esperienza nel settore vitivinicolo, culminata nell’attuale presidenza alla Cantina Colli Vicentini, dove aveva in precedenza ricoperto i ruoli di Direttore e Vicepresidente. Nominato nel 1990 Maestro del Lavoro, Pranovi è benemerito della Camera di Commercio di Vicenza, Amministratore della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola (Vi) e Presidente del Collegio Sindacale dell’Unione Confcooperative di Vicenza. Pranovi sarà affiancato nella direzione dai due Vice Presidenti Patrizio Dal Cero (cantina di Montecchia) e Andrea Marcato (cantina Marcato). Gli altri membri del Cda sono: Pietro Giovanni Fattori, Alessandro Bevilacqua e Giamberto Bochese (Cantina di Montecchia), Giuseppe Festugato (Cantina Colli Vicentini), Giancarlo Fongaro (Cantina Fongaro), Massimino Stizzosi (Cantina di Monteforte) e Luciana Zonin (Cantina di Gambellara). La Doc Lessini Durello - Nata nel 1987, la Doc interprovinciale Lessini Durello riguarda la produzione di vini bianchi, tranquilli e spumanti realizzati in una zona alto collinare a cavallo tra le Province di Verona e di Vicenza, nell'area dei Monti Lessini. La zona di produzione comprende: nella provincia di Verona, l'intero territorio dei comuni di Vestenanova e San Giovanni Ilarione e, parzialmente quello dei comuni di Montecchia di Crosara, Roncà, Cazzano di Tramigna, Tregnago e Badia Calavena; in provincia di Vicenza, l'intero territorio dei comuni di Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano, Trissino, parzialmente quello dei comuni di Cornedo, Costabissara, Gambellara, Isola Vic., Malo, Marano Vic., Montecchio Maggiore, Montorso Vic., Nogarole Vic., S.vito di Leguzzano, Schio e Zermeghedo. Un po’ di storia… - Anima della Doc è il vitigno Durello (localmente chiamato anche Durella), un vitigno autoctono la cui presenza nel territorio risale all'epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti delle ampelidee fossili, antenate dell'attuale vitis vinifera, effettuati a Vestenanova di Bolca in alta Valle d'Alpone. Una vera e propria documentazione storica della sua presenza risale ad almeno due secoli, se si considera valida l'identificazione del Durello nell'antico "occhio di pernice", nominato da studiosi come l'Alcanti e Maccà intorno al 1750. Tuttavia, secondo alcune testimonianze, il Durello risalirebbe al Xiii secolo, identificando il suo antenato nella "durasena" citata nello statuto della comunità di Costozza nel 1292. Avvicinandoci invece ad un'epoca più moderna, ssiamo trovare testimonianze della diffusione del vitigno nell'attuale area di produzione negli scritti di storici quali il conte Gulio da Schio, che parlava del Durello come di un vitigno in grado di regalare "uve zuccherine" assai diffuso sulle colline di Arzignano. Perchè il nome "Durello"? - Forse per la sua alta acidità complessiva che gli conferisce elevata resistenza alle alterazioni e un gusto caratteristico, tale da renderlo particolarmente adatto alla spumantizzazione, sia con metodo Charmat che con la più tradizionale fermentazione in bottiglia. I nuovi impianti, effettuati soprattutto con Chardonnay, Pinot nero, Pinot grigio, Cabernet e Merlot, propongono oggi vini che si prestano ottimamente ad entrare in cuveè di spumanti di eccellenza e vini di struttura e personalità tali da poter affrontare il mercato e la concorrenza internazionale.
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