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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2004
 
   
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  A SCHIO UNA “BIANCANEVE” PER IL NATALE DI PICCOLI E GRANDI UN MIX DI SUGGESTIONI E POESIA, CHE HA AFFASCINATO IL PUBBLICO DI TUTTO IL MONDO  
   
  Schio (Vi), 20 dicembre 2004 - Uno spettacolo ricco di suggestioni visive e sonore, capace di emozionare il pubblico dei più piccoli e degli adulti. È la “Biancaneve” del Teatro del Carretto, in scena al Ridotto Calendoli del Teatro Civico di Schio lunedì 20 e martedì 21 dicembre (ore 21) e in replica straordinaria mercoledì 22 dicembre nel programma di “Schio Grande Teatro”. Lo spettacolo, progettato e realizzato nel 1983, in vent’anni è stato portato in giro per il mondo, riscuotendo ovunque unanimi consensi. Costruito fedelmente sulla celebre fiaba dei fratelli Grimm, “Biancaneve” non è solo uno spettacolo creato per i bambini. È un gioiello prezioso, apprezzato da chi ama un teatro intessuto di emozione e incanto. Il tessuto narrativo nelle mani del Teatro del Carretto si fa immagine, musica e suono, luce e colore. In una sorta di “teatro giocattolo” - un grande armadio che occupa la scena - entrano ed escono grossi pupi di cartapesta, un’attrice mascherata e piccole marionette. Il semplice tessuto narrativo della fiaba si sviluppa tra giochi di oggetti, pantomime, parole. In un contrasto tra personaggi lillipuziani e a grandezza naturale, tra oggetti in miniatura o smisurati, tra verità di legno e finzioni dei corpi, l’orchestrazione incanta il pubblico degli adulti e nei più piccoli resuscita la meraviglia. Ed è nello stupore, nel gioco e nelle suggestioni che questo spettacolo realizza il miracolo di un teatro che vive in un tempo sospeso, in un mondo magico e poetico. “Biancaneve” è un appuntamento d’eccezione per festeggiare insieme un Natale speciale “Biancaneve” è stato il primo spettacolo allestito dal Teatro del Carretto. Era il 1983. Accolto subito come un piccolo capolavoro, si è confrontato nell’arco di vent’anni con il pubblico di paesi e culture diverse: Egitto, Finlandia, Giappone, Israele… raccogliendo unanimi consensi e superando ogni barriera linguistica, ogni trascorrere del tempo e ogni differenza d’età. Uno spettacolo che narra, con il sapore e l’immediatezza del racconto diretto, la favola dei fratelli Grimm, rimanendo fedele al loro impianto derivato dalla tradizione orale. Ma la messa in scena del Teatro del Carretto è ricca di sorprese e svela da subito un’orchestrazione dell’azione che si sviluppa su diversi piani scenici grazie alla sincronia del gioco degli oggetti, la pantomima, la musica, la parola. Un artigianato rappresentativo che è il marchio di fabbrica della compagnia: componenti scenografiche, oggetti, corpi e moti, musiche, voci e rumori, luci, colori. Ed ecco che all’improvviso irrompe sulla scena una Matrigna mascherata, impersonata da una attrice in carne e ossa (Maria Vittoria Nervi) e una microscopica Biancaneve. Con loro, nani a grandezza naturale che arrivano dal fondo della sala per diventare piccolissimi una volta entrati nella scatola teatrale che si apre come un magico armadio dell’immaginario. Un “magic box” che svela scomparti e nasconde trabocchetti, ora castello di sortilegi ora rifugio sicuro, quasi una scrigno di inconsce paure. Una valigia mobile da cui entrano ed escono personaggi veri e pupi in cartapesta, oggetti ora smisurati ora miniaturizzati, tra quinte mobili e piccoli sipari. Il tessuto narrativo si fa così gioco scenico, in equilibrio tra materia e finzione del corpo. Un giocattolo di immagini in cui il contrasto dimensionale tra il piccolo e il grande attore, tra la sua fragilità e la potenza dei brani del melodramma vuol dare il senso dei conflitti più elementari della fiaba. Tanta virtù tecnica nasconde e poi svela un universo di grazia e una delicata poesia delle immagini, che grazie alla sua immediatezza e al suo essere immagine da ammirare colpisce nel cuore lo spettatore giovane e quello adulto. E un’occasione ricca di stimoli didattici e poetici per tutti gli insegnanti che intendano svolgere attività didattica sulla fiaba. Teatro del Carretto “Biancaneve” da Jacob e Wilhelm Grimm; con Maria Vittoria Nervi; regia Maria Grazia Cipriani; animatori dei pupazzi Simona Generali, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani curatore dei pupazzi e scene Graziano Gregari. Infolink: www.Taetrocivicoschio.it  
     
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