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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2004
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"ANCHE NEL 2005 MERCATO DA 2.250.000 IMMATRICOLAZIONI MA OGGI L'AUTOMOBILE DEVE ESSERE PROTETTA DALLE ACCUSE" |
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Milano, 20 dicembre 2004 - "L'automobile, chiamata ad adattarsi alle nuove onerose normative in fatto di ecologia e di sicurezza, oggi in Italia è vittima di un crescente salasso fiscale e di un violento e spesso insensato attacco, che in nome dell'ecologia priva l'automobilista del proprio diritto alla libertà di circolazione". Salvatore Pistola, Presidente dell'Unrae, Associazione che rappresenta le Case estere presenti in Italia, ha le idee molto chiare sul ruolo che ricopre l'indispensabile mobilità privata nel nostro Paese e non ne fa certo mistero in occasione dell'incontro annuale con la stampa italiana, svoltosi a Milano il 16 dicembre. Ricordando alcuni attacchi illogici all'automobile, Pistola afferma che spesso le misure restrittive proposte, sono frutto di una vera e propria preoccupante disinformazione delle Istituzioni: "Il modo con cui una materia tanto complessa viene affrontata e trattata — ha commentato — è semplicemente vergognoso, con il risultato di sollevare preoccupazioni per le tasche dei poveri contribuenti o di terrorizzarli con preannunciati provvedimenti di limitazione alla circolazione o addirittura di fermo dei veicoli". "In Italia — ha aggiunto — l'acquisto e l'uso dell'automobile è stato interpretato dai Pubblici poteri più come un segnale di consumo opulento, da tassare in modo marcato, che come settore portante dell'economia da indirizzare verso forme di sviluppo coerenti con un interesse collettivo". Nel 2005 mercato Italia da 2.250.000 unità Il Presidente dell'Unrae ha anche parlato di mercato, affermando che il 2004 si chiuderà con 2.255.000 immatricolazioni di auto, 230.000 di veicoli commerciali, 33.500 di veicoli industriali, 4.700 di bus e 17.800 di caravan e autocaravan. Quanto alle previsioni per il 2005, Pistola ha affermato che il prossimo anno riproporrà valori analoghi a quelli del 2004, indicando per le automobili 2.250.000 nuove auto. Per quanto riguarda il mondo, le vendite toccheranno a fine anno 50,9 milioni di autovetture (+4,1%), di cui 16,7 in Usa (+1%), 4,7 in Giappone (+7%), 4,6 in Cina (+13%) e 14,4 in Europa (+1,3%), dove si registra la continua crescita delle vendite di auto a motore diesel, ormai vicine alla metà del mercato (48%). Dati di mercato mensili al primo giorno lavorativo Fra i successi ottenuti con il contributo dell'Unrae, il Presidente Pistola sottolinea il felice avvio del cosiddetto "Sportello Telematico dell'Automobilista", che sta dando ottimi frutti in termini di rapidità di raccolta e di completezza dei dati immatricolativi del mese. "A tal punto — ha detto — che è attuabile la diffusione dei dati mensili del mercato non più al terzo giorno lavorativo del mese, ma al primo, ponendo il `Sistema Italia' in una posizione di leadership europea, condivisa soltanto con altri due o tre Paesi in grado di fare altrettanto". Lo Sportello Telematico dovrebbe anche consentire, finalmente, la diffusione dei dati mensili del mercato dei veicoli commerciali, sino ad oggi surrogati con la scambio di informazioni fra Anfia ed Unrae. Rivedere la fiscalità sull'usato e quella sulle auto aziendali Affrontando il tema della fiscalità, Salvatore Pistola ha posto l'accento sulla necessità di razionalizzare alcuni aspetti impositivi, riducendo le esose spese per i passaggi di proprietà, definite "fuori da ogni logica e da qualsiasi confronto", e rivedendo la fiscalità delle auto aziendali, "distante dalla prassi corrente nell'Unione Europea e quindi penalizzante per il nostro mercato e per questo tipo di clientela". La passione per l'auto degli italiani è intatta Malgrado i costi di gestione in perseverante lievitazione, con vere e proprie "mazzate" per quanto riguarda carburanti e assicurazione, la passione degli italiani per l'auto è intatta. Grazie alle numerosissime novità proposte da un'industria molto attiva, alla forte concorrenza esistente, alle attraenti proposte promozionali, alle dilazioni di pagamento favorite dal basso costo del danaro, la spinta all'acquisto resta molto forte e la presenza sulle strade di un numero elevato di auto non catalizzate ha contribuito e contribuisce a mantenere alto il livello della domanda, che ormai tende regolarmente verso le 2.250.000 immatricolazioni annue. "Il mondo dell'auto in Italia — ha ricordato il Presidente dell'Unrae — vale 1,6 milioni di posti di lavoro: il 17% nella produzione e 1'83% nella distribuzione e nei servizi, creando un gettito per le casse dello Stato che rappresenta il 21,4% di tutte le entrate fiscali, con una contribuzione di 74,5 miliardi di euro (+2,7%) per quest'anno" Ii contributo delle Case estere all'economia italiana La presenza delle Case estere in Italia è caratterizzata anche dal contributo che esse garantiscono all'economia nazionale attraverso impegni economici e sociali. Le Case madri hanno acquistato componentistica prodotta in Italia per una somma di 4 miliardi di euro, mentre le filiali nazionali hanno acquistato beni e servizi, inclusi gli spazi pubblicitari sui media, per un equivalente di 12 miliardi di euro. Il fatturato delle 53 Aziende che rappresentano produttori esteri ammonta a 40 miliardi di euro, mentre il numero delle Aziende (Reti di vendita incluse) che da esse dipendono, in modo diretto o indiretto, sono 16.000, con 80.000 dipendenti. Infine, gli investimenti sostenuti nel 2003 da Filiali nazionali e loro Reti di vendita, ammontano a 4 miliardi di euro. Gli impegni dell'Unrae per il 2005 Nel quadro delle priorità fissate dall'Unrae per il 2005, elencate dal Presidente Pistola, spiccano, infine, l'ottenimento di maggiore rispetto per l'automobile attraverso immediate azioni . Presso le sedi più opportune, la prosecuzione dell'azione tendente alla semplificazione burocratico/amministrativa, la pressione sulle Istituzioni per una riduzione dei costi di gestione dell'automobile, il supporto alle azioni di lotta contro le frodi che possono nascondersi nelle pieghe più sottili della distribuzione, specie per le norme riguardanti l'Iva. Le auto costano meno, i servizi di più Il Segretario Generale dell'Unrae, Gianni Filipponi ha, dal canto suo, analizzato gli svariati aspetti delle immatricolazioni, ma anche di tutto ciò che ruota attorno al mercato dell'auto in Italia. Il fatto più eclatante è il dato dell'Istat che indica in un -0,6% il prezzo di listino medio delle automobili nel confronto settembre 2004 / settembre 2003. A questa riduzione si contrappone la crescita del 2,5% dei costi di manutenzione e del 3% dei pedaggi autostradali, del 7,2% dei carburanti, mentre l'assicurazione Rcauto, nonostante gli effetti positivi della patente a punti, non è diminuita (anzi è aumentata del 0,7%). Quanto agli acquisti di nuove auto, Filipponi ha evidenziato che la spesa degli italiani raggiungerà, a fine anno, i 37,6 miliardi di euro, con una crescita del 3%. Il Segretario Generale dell'Unrae ha fatto notare che l'aumento della spesa — praticamente a parità di immatricolato rispetto al 2003 — è da addebitarsi alla voglia degli italiani di avere vetture più dotate o di categoria superiore rispetto a quella posseduta, oltre al grosso incremento delle motorizzazioni diesel. Sale lo sconto, boom dei finanziamenti Nel sottolineare che Io sconto medio applicato dai concessionari sulle auto a benzina si aggira sul 9,6% e per le diesel sul 9,1%, Filipponi ha posto in particolare rilievo la grande crescita dei finanziamenti all'acquisto, che sono passati dal 50% del 1994 al 78% del 2004. Un aumento significativo, ha sottolineato "dovuto alle offerte molto accattivanti proposte da Case e Concessionari e favorito dal basso costo del danaro". E a proposito di cifre, ricordiamo che gli oltre 32 milioni di italiani che circolano in automobile hanno speso, per comprare e gestire i propri veicoli, 150 miliardi di euro nell'arco dell'intero 2004. Una montagna di danaro dalla quale è uscito un contributo del 21,4% dell'intero gettito fiscale nazionale, pari al 5,7% del Pil. Continua la crescita del Diesel Rispetto al 2003, le vendite di vetture mosse da motori diesel hanno raggiunto il 58,4 % del totale immatricolato, con una crescita di quasi 10 punti rispetto ai valori del 2003. "E l'incremento sembra non essersi ancora esaurito — conclude Filipponi — visto anche l'ampliamento dell'offerta di vetture a gasolio con motori di nuova generazione nel segmento B, quello delle compatte, che contribuisce per oltre il 42% alle vendite totali annue". Da sottolineare il trasferimento di una parte importante della clientela di questo tipo di motorizzazione dalle berline alle monovolume, che ora vengono proposte anche in dimensioni contenute ma sempre spaziose, rispondendo meglio ad un certo tipo di utenza che cerca versatilità d'uso anche a prezzi più accessibili.
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