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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2004
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IL REGALO DI NATALE? NEI LOCALI STORICI DI MILANO SABATO È STATA LA PRIMA GIORNATAI REGALI E PROMOZIONI IN OLTRE 50 NEGOZI |
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Milano, 20 dicembre 2004 - 99 negozi e botteghe storiche milanesi, testimonianze vive d’identità. Per far meglio conoscere questo importante patrimonio del territorio milanese arriva la guida “I locali storici di Milano” della Camera di commercio di Milano e del Touring Club Italiano, in libreria. E i locali esporranno una vetrofania con la scritta “Locale segnalato nella guida I locali storici di Milano”. Con la prima giornata dedicata ai locali storici milanesi sabato 18 dicembre arrivano regali, sorprese e promozioni per invitare agli acquisti di Natale nel rispetto dell’antica tradizione in oltre 50 negozi. La prima giornata dei locali storici. Tra le iniziative promozionali più curiose che i Locali Storici di Milano offriranno sabato 18 dicembre 2004 ci sono: il ricamo delle cifre fatte a mano sulle camicie acquistate, panettone e spumante dal ferramenta, mentre in legatoria in omaggio dei piccoli libri con poesie in milanese. Dall’ottico in omaggio il libro scritto in onore dei 90 anni di attività o la lente di ingrandimento. In pasticceria assaggi di dolci con pasta di mandorle, di Pan de Mei e Pane all’Uvetta. Inoltre diversi negozi offriranno visite guidate alla loro fabbrica o al loro laboratorio, ad esempio nel settore dell’abbigliamento, dell’argenteria, gioielleria e orologeria, della fumisteria. Per quanto riguarda i ristoranti, in omaggio la dispensa scritta o un aperitivo da gustare. Per la felicità dei più piccini in regalo nel negozio di giocattoli un piccolo Babbo Natale. La guida. La Milano d’altri tempi in formato tascabile per i nostalgici e per i visitatori di oggi: la guida “I locali storici di Milano”, nata da un’iniziativa congiunta tra Camera di commercio di Milano e Touring Club Italiano, racconta un pezzo vivo di storia milanese descrivendo con parole e immagini 99 esercizi che hanno in comune il fatto di aver festeggiato i 50 anni di attività (ma molti toccano i 100) e di rappresentare frammenti dell’anima milanese più genuina. Distribuita in libreria, la guida contiene le schede dettagliate dei locali, ne ricostruisce la storia anche attraverso 200 foto d’epoca, e fornisce tutte le informazioni necessarie a chi voglia assaporare, pranzando, facendo acquisti o semplicemente prendendo un caffè, l’autentica tradizione meneghina. Non mancano nemmeno sei tavole stradali della città dove poter rintracciare i vari negozi. “I negozi stanno alla città come i bambini stanno al giardino pubblico - commenta Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – . La illuminano, la fanno parlare, la rendono divertente. E sono segni palesi della comunità imprenditoriale diffusa nell’anima urbanistica. Segni che ribadiscono anche simbolicamente la centralità storica, soprattutto a Milano, del ruolo delle imprese. Ed è anche per questo che la salvaguardia di un locale storico, che passa pure attraverso un libro sulle sue vicende non è mai un lavoro “attuale”. È un impegno di fedeltà rispetto al passato e un’opzione sul futuro.” “In questo prezioso volume realizzato con la Camera di commercio di Milano – afferma nell’introduzione il presidente del Touring Club Italiano Roberto Ruozi – ritroviamo nomi di vie, di piazze, di locali familiari anche ai non milanesi: una ricognizione piena di sapori, di ricordi e anche di rimpianto per quegli esercizi che invece – purtroppo – non esistono più”. Gli ultracentenari. Tra i locali inseriti nella guida più di trenta possono vantare oltre un secolo di vita. Non solo nomi celebri e rinomati come il caffè Zucca, fondato nel 1867 e coetaneo degli altrettanto famosi ristoranti Savini e Biffi, la pasticceria Marchesi (1824), con il suo bancone e i cassettoni originari dell’epoca, o ancora la Rinascente (1865), aperta dai fratelli Bocconi che daranno poi vita all’università che porta il loro nome. Sfilano tra le pagine anche l’antichissima osteria “La Rampina”, datata 1500, che si affaccia sulla via Emilia e che si ritiene sorga su un luogo dove fin dal Iv secolo d.C. Si faceva ristoro: nell’Itinerario romano si fa infatti menzione di una stazione di cambio dei cavalli per le legioni di passaggio e nel medioevo si segnala l’esistenza della chiesetta di S. Biagio alla Rampina, così chiamata per la piccola salita che la raggiunge. Del 1696, sul finire della dominazione spagnola a Milano, è invece l’antico ristorante Boeucc, che deve il suo nome proprio alla traduzione in dialetto milanese del termine spagnolo “bodega”, luogo per eccellenza della mescita del vino. E che dire del Monzino, dove si producono strumenti musicali sin da metà del 1700, la cui famiglia partecipa da sempre alla vita cittadina e alle sue vicende: un ruolo attivo nelle Cinque Giornate del 1848 così come nella fondazione della società orchestrale della Scala. E poi ancora due librerie davvero storiche in città: la Bocca, aperta a Milano a inizio 1800, e la Hoepli, fondata nel 1870. Altra protagonista sulla scena meneghina, la pasticceria Cova ha visto passare nelle sue sale eleganti artisti, letterati, politici e pensatori fin dalla sua nascita, datata 1817: tra gli altri Giovanni Verga, Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Tra chi vanta cent’anni di attività non manca Borsalino, cappelleria e accessori di moda (1857), Medagliani, articoli per la cucina (1860), Grand Hotel et de Milan (1863) che ospitava il grande Rudolf Nureiev che lo aveva ribattezzato “Verdi’s House”. E molti altri ancora. L’identikit del locale storico a Milano. Per settore prevalgono: ferramenta, coltellerie e articoli per la casa 12,3%, abbigliamento tessuti e accessori 11,3%, altro 10,4%, ristoranti e trattorie 9,4%, pasticcerie e prodotti da forno 8,5%, legatorie, cartolerie e articoli da scrittura e per le belle arti 7,5%, argenterie, gioiellerie e orologerie con 7,5%, bar, gelaterie e caffè 7,5%, calzature, pelletterie e valigerie 4,7%, alberghi 3,8%, alimentari 3,8%, arredo 1,9%, cicli 1,9%, enoteche 1,9%, giocattoli 1,9%, librerie 1,9%, ottica 1,9%, servizi 1,9%. E’ ancora un’impresa di famiglia? Si per quasi 7 su 10 (67,7%). Autentico anche il sito del negozio, che resta nel presidio originario per oltre 6 su 10 (63,6%). Anche se quasi uno su cinque ha subito danni o addirittura distruzioni con la seconda guerra (17,2%). In che zona si concentrano? Per lo più Vittorio Emanuele – San Babila (15,2%) e in via Torino (13,1%), ma anche in Duomo (11%) e nelle vie della Moda (11%). Seguono la zona Centrale e Loreto (9,1%) , Cordusio, Dante, Castello (8,1%), Mazzini, Missori, Corso Italia, Porta Romana, Brera, Garibaldi, Sarpi, Piazza Vetra, via Larga, Tribunale (7,1%), Manzoni, Cavour, Repubblica (3%), i dintorni sud, est, ovest (2%).
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