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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2004
 
   
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  TELEMEDICINA: IL MINISTERO DELLA SALUTE FINANZIA UN PROGETTO PER PORTARE ASSISTENZA NELLE ISOLE MINORI ITALIANE GRAZIE A QUESTA SINERGIA D’AZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO E A UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 683.000 EURO, SARÀ POSSIBILE PORTARE SERVIZI SANITARI SPECIALISTICI IN AREE GEOGRAFICAMENTE ISOLATE O DISAGIATE  
   
  Roma, 20 dicembre 2004 – Un investimento pari a 683.000 Euro per poter fornire ai pazienti cardiopatici residenti in zone geograficamente isolate e carenti di servizi, come le isole minori italiane, un’assistenza specialistica in tempi rapidi, attraverso la presenza sul territorio del Medico di Medicina Generale. Un obiettivo ambizioso, realizzabile attraverso una postazione di lavoro integrata e completa, che consenta di eseguire alcune analisi chimico cliniche in loco, effettuare un Ecg e inviarlo a distanza per riceverne immediatamente il referto, contattare strutture sanitarie d’eccellenza per un teleconsulto specialistico in tempo reale. Questo è quanto si propone il progetto di telemedicina “Integrazione dei servizi sanitari del territorio isola-to” che è stato illustrato oggi alla stampa, presso la Camera dei Deputati. L’iniziativa rappresenta un modello di convergenza tra pubblico e privato particolarmente significativo, in quanto costituisce il primo esempio in Italia di un progetto cofinanziato dal Ministero della Salute e da aziende private. Il progetto, che partirà nel primo trimestre del 2005 e avrà una durata di 24 mesi, è stato approvato dal Ministero della Salute ed è promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie dell’Università “La Sapienza” di Roma, da Takeda Italia Farmaceutici, dall’Istituto Mediterraneo per la Telematica in Sanità (I.m.te.s.) e dalla Fondazione Salvatore Maugeri. Inizialmente saranno attivate circa dieci postazioni, corrispondenti ad altrettanti Medici di Famiglia sparsi sul territorio isolano, ma l’obiettivo è quello di coprire, nel giro di due anni, tutte le isole minori. “La task force di pubblico e privato che si è così formata consentirà di offrire, grazie alla teleassistenza, un prezioso supporto ai Medici di Medicina Generale sulle piccole isole, abbattendo le barriere geografiche e superando quell’isolamento che rende a volte particolarmente difficoltoso intervenire tempestivamente, in caso di emergenza cardiaca”, ha affermato l’Onorevole Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali. “Attraverso il telecollegamento in tempo reale, sarà possibile migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza sanitaria ai pazienti cardiopatici nelle aree disagiate e integrare i Medici con le strutture specialistiche più all’avanguardia, con un notevole risparmio per la sanità pubblica”. “Questo progetto è stato fortemente voluto dal Ministero perché è il primo esempio di progettazione e di ricerca in un settore così delicato come quello dell’assistenza sanitaria nelle isole minori, particolarmente penalizzate nei collegamenti”, ha spiegato il dottor Giovanni Zotta, Direttore Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica del Ministero della Salute. “E’ stata inoltre determinante la sinergia che si è creata, per il sostegno di questa iniziativa: il futuro dei progetti nell’ambito della sanità è proprio nella cooperazione tra pubblico e privato”. Takeda Italia Farmaceutici, attraverso il supporto dato a questo innovativo progetto di telemedicina in qualità di principale azienda sponsor, conferma il proprio impegno nel promuovere attività che possano concretamente contribuire al progresso della scienza, per migliorare la qualità della vita dei pazienti. “L’iniziativa - ha concluso il professor Francesco Fedele, Direttore Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Presidente I.m.te.s. - ha un duplice obiettivo: innalzare i livelli di assistenza e di prevenzione, da un lato, e, dall’altro, ridurre il ricorso improprio alle strutture sanitarie, con conseguente riduzione dei costi, in termini di risorse umane, economiche e logistiche dedicate. La teleassistenza domiciliare consente di favorire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, accelerando il riconoscimento precoce di fattori potenzialmente precipitanti e, quindi, l’instabilità di quelle patologie degenerative croniche, come quelle di natura cardiovascolare, a più alto impatto sulla popolazione”.  
     
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