|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina4 |
|
|
ANTOINE D'AGATA DIARIO INTIMO |
|
|
|
|
|
Roma, 20 dicembre 2004 - Giovedì 16 dicembre alle ore 18,30 è stata inaugurata a Roma, in una delle piazze più belle, nel cuore di Trastevere, una nuova galleria d’arte dedicata alla fotografia d’autore: la Galleria Santa Cecilia . Nata dall’esperienza di Maria Evangelisti che, con il suo famoso laboratorio fotografico (Evangelisti&corvaglia) è stata per quindici anni punto di riferimento per i più importanti fotografi italiani e internazionali, e dalla passione di Danilo Proietti, proprietario di molti locali di tendenza a Roma ma anche fotografo e collezionista di fotografia, la galleria Santa Cecilia inaugura con una mostra di Antoine D’agata, fotografo francese rappresentato da Magnum e da Contrasto. La galleria, con uno spazio espositivo di circa 100 mtq, ospiterà anche una libreria specializzata in pubblicazioni fotografiche. Diario Intimo, mostra curata da Alessandra Mauro, raccoglie una selezione di immagini a colori dei tre principali lavori di Antoine D’agata: Mala Noche, Stigma, Insomnia. Anime perse, derive notturne, scene di fellatio e corpi nel più completo abbandono, le fotografie di D’agata, sono, come lui stesso afferma, lo specchio delle sue visioni. La fotografia, ad eccezione delle foto “innocenti”, come quelle segnaletiche e quelle degli album di famiglia, è solo menzogna. Per D’agata le sue foto altro non sono che “luoghi” dove poter lasciarsi andare ad uno streap tease emotivo, in una perdita totale del soggetto. “Nelle mie fotografie, nella mia quotidiana pratica di mentitore, non posso pretendere di descrivere niente altro che la mia stessa situazione – i miei quotidiani stati d’animo, i miei squilibri intimi…, non posso commentare altro che l’insignificanza stessa dell’istante fotografico”. “La luce, la composizione, la narrazione non sono più, per me, problemi fondamentali ma menzogne superflue” Ad interessare D’agata non è quindi lo sguardo del fotografo sul mondo, ma il suo rapporto più intimo che con il mondo intrattiene. In mostra, le fotografie sono assemblate in mosaici visivi, in cui i diversi frammenti d’immagine si sistemano in sequenze spezzate ma coerenti, intime e di grande impatto emotivo. Le sequenze di un diario intimo: «Bisogna quindi considerare il diario intimo non come uno specchio che rifletta la verità delle cose, ma come l’espressione della lotta combattuta per affrancarsi dall’ossessione della verità.» Henri Miller Infolink: Www.galleriasantacecilia.com
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|