RADIO 1 RAI, RENATO DULBECCO AL COMUNICATTIVO DI IGOR RIGHETTI: “IN ITALIA IL SUPPORTO ALLA RICERCA VA SEMPRE PIÙ GIÙ”
Roma, 20 dicembre 2004 - Il premio Nobel per la medicina è intervenuto il 16 dicembre alle 15.40: “Il Governo dovrebbe cambiare parecchie cose. L’importante sarebbe avere un buon sistema universitario” Lei presta la sua immagine alla fondazione Telethon. Ma riesce a smuovere l’apatia dei politici nei confronti della ricerca scientifica? Vorrei riuscire a farlo ma non so se ci riesco. Faccio quello che posso. Quanti cervelli italiani continuano ad andare all’estero? C’è sempre un grande flusso di nuovi giovani molto capaci verso tutti i grandi Paesi del mondo e questo purtroppo continuerà perché mi pare che il supporto alla ricerca in Italia vada sempre più giù. Eccetto per cose come l’azione del Telethon ma per conto del Governo non c’è nessuna misura di salvezza. Che cosa dovrebbe fare il Governo per evitare queste fughe? Dovrebbe cambiare parecchie cose. L’importante sarebbe avere un buon sistema universitario, un sistema che riconosca davvero il merito dei giovani e cerchi di aiutarli perché possano fare di più. E poi avere delle buone strutture cioè degli istituti di ricerca di molti tipi non solo di uno. Perché gli scienziati di vario tipo si aiutino l’uno con l’altro. Queste sono le due cose principali e perciò si devono avere fondi adeguati. Il nostro sistema universitario ha formato persone bravissime, parecchi premi Nobel italiani. Sono molti gli scienziati italiani, per esempio in America, che io conosco. Evidentemente sono stati preparati bene. C’è la possibilità che siano preparati bene ma non è diffusa a sufficienza. C’è notevole asimmetria. Quale settore della ricerca scientifica in Italia sta dando maggiori risultati? Tradizionalmente è stata la fisica che ha dato risultati davvero notevoli. Adesso ci sono parecchi risultati importanti nel campo della biologia molecolare, delle cellule staminali e della terapia genica per certe malattie.