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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Dicembre 2004
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Web alimentazione e benessere |
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TRACCIABILITÀ GENETICA DELLA CARNE BOVINA: TERMINATI I LAVORI DELLA TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DA PROINCARNE A BOLOGNA
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Proincarne – l’Associazione Produttori Carni Bovine della Regione Emilia-romagna – con il patrocinio della Regione Emilia-romagna e della Camera di Commercio di Bologna rinnova il suo impegno a favore di un mercato della carne bovina sicuro e trasparente. Consolidare e riaffermare il rapporto con il consumatore, ripartendo da valori di fiducia, certezza e qualità del prodotto acquistato, attraverso uno strumento sicuro, rapido e trasparente di tracciabilità della carne bovina basato sull’analisi del Dna e a disposizione di tutti gli operatori della filiera. Questa è la filosofia di progetto del sistema di tracciabilità che Proincarne – Associazione Produttori Carni Bovine dell’Emilia-romagna – ha presentato alla stampa e ad un pubblico di operatori del settore, nel corso della Tavola Rotonda sulla “Tracciabilità Genetica della Carne Bovina”, svolta presso la Camera di Commercio di Bologna. Un intenso programma di interventi e testimonianze volte ad identificare e monitorare l’evoluzione nonché le potenzialità di un approccio integrato alla tracciabilità di filiera e, nello specifico, del Sistema Geno implementato da Proincarne. La Tavola Rotonda ha visto l’apertura dei lavori con Federico Scardovi, Presidente di Proincarne, che ha dichiarato: “Proincarne è fortemente attenta a non trascurare alcuna possibilità di creare vantaggio alla propria base sociale, attraverso la massima attenzione alle esigenze manifestate dai soci e sviluppando attività innovative utili alla competitività e all’efficienza aziendale. Ed è sulla base di queste considerazioni” – ha continuato Scardovi – “che Proincarne ha adottato la metodologia del Sistema Geno, un innovativo strumento di tracciabilità che si basa sulla corretta e inequivocabile identificazione Dna dell’animale, per lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di valorizzazione della qualità e della sicurezza che, garantendo al consumatore la massima tutela, possa portare un vantaggio competitivo ai produttori.” La Tavola Rotonda è proseguita con gli interventi di Angelo Ghislandi della Ghislandi & Ghislandi (proprietari del brevetto Geno) e di Elena Genzini del Laboratorio di Genetica Servizi (il laboratorio di Cremona dove vengono analizzati i campioni prelevati con questo sistema di tracciabilità genetica) che hanno presentato l’approccio metodologico e i vantaggi dell’implementazione di un sistema di tracciabilità innovativo, come il Sistema Geno, e in linea con gli obiettivi di competitività, razionalizzazione dei processi e trasparenza che le aziende del settore sono chiamate a raggiungere a garanzia di un mercato più sicuro per il consumatore finale. A seguire la dichiarazione ufficiale dell’Unione Nazionale Consumatori, nelle parole di Emanuele Piccari, molto favorevole rispetto l’implementazione di strumenti, come l’analisi del Dna, volti ad affiancare i sistemi di rintracciabilità tradizionali con l’obbiettivo finale di poter permettere al consumatore di accertare con sicurezza l’origine della carne. È, poi, intervenuto Marco Pierantoni Responsabile Area Igiene Alimenti Origine Animale dell’Assessorato Sanità della Regione Emilia-romagna, che ha sottolineato quelli che sono gli aspetti sanitari legati alla rintracciabilità in generale dei prodotti agro-alimentari e, specificatamente, in riferimento alla carne bovina. Di seguito, ha preso la parola, Davide Barchi Responsabile Servizio Produzioni Animali dell’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-romagna che ha individuato nella rintracciabilità della filiera carne bovina, uno dei mezzi idonei a garantire il consumatore, le ricadute di reddito per l’intero settore produttivo e l’immagine su tutti i partecipanti la filiera, promuovendo le produzioni di carne bovina e la tutela del consumatore. Lo stesso Barchi ha proseguito, in qualità di portavoce di Angelo Giuseppe Ciardiello Direzione Generale per la qualità dei prodotti agro-alimentari e la tutela del consumatore del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che non è potuto intervenire, con una relazione sull’iter legislativo e sulle modalità attuative in Italia della rintracciabilità delle carni bovine.
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