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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Febbraio 2005
 
   
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  LA PRIMA SETTIMANA DI PROVE CONFERMA IL POTENZIALE DELLA CHEVROLET LACETTI WTCC  
   
  Roma, 14 febbraio 2005 - Dopo il primo “shakedown” della Chevrolet Lacetti Wtcc sul circuito del Mira in Gran Bretagna, Chevrolet Racing ha svolto il programma di test invernali che vede in azione il team a Idiada (2 giorni) ed Albacete (3 giorni), in Spagna. I tre piloti Chevrolet – lo svizzero Alain Menu, l’italiano Nicola Larini e l’inglese Rob Huff – hanno preso parte all’approfondita sessione di prove su due nuove auto preparate per le gare. “La pista di Albacete presenta un po’ di tutto”, così ha spiegato Rob Huff la scelta del circuito nel centro della penisola iberica che principalmente viene utilizzato per le gare motociclistiche. “C’è una chicane stretta, alcuni curve lente, altre veloci… Svolte in cui devi dosare opportunamente l’acceleratore, punti di staccata,… Sostanzialmente tutto ciò che ci si può trovare a dover affrontare nel corso di un campionato turismo, eccetto i saliscendi tipici ad esempio di un circuito come quello di Spa. Il modo in cui la pista è stata concepita consente anche di testare più efficacemente l’auto trovando fin da subito un buon ritmo, il che aiuta gli ingegneri nel confronto dei dati raccolti con i diversi assetti che cambiamo ogni cinque giri. Tutto ciò che noi, in qualità di piloti, dobbiamo fare è guidare nel miglior modo possibile”. La nebbia fitta e le temperature gelide del secondo giorno ad Albacete hanno impedito le prove sul tracciato ma non hanno fermato la pitlane, come ci ha detto il Capo Ingegnere di Rml, Graham Norden: “Abbiamo messo a frutto questi tempi morti per analizzare i dati relativi al motore e al telaio. Quindi abbiamo cercato il conforto di queste analisi attraverso opportune simulazioni al computer, effettuando di fatto alcuni “test virtuali”. Questo ci permette di interpretare al meglio i comportamenti dell’auto e modificare il programma di prove con nuovi assetti, ove necessario. Gli ingegneri di gara hanno a disposizione questi dati sin da questa mattina e possono utilizzarli per le prove pomeridiane, dove infatti abbiamo ottenuto performance ancora migliori”. Nicola Larini è rimasto contento del lavoro effettuato in Spagna: “Più che per le prestazioni, siamo qui per fissare le basi su cui costruire le prossime settimane. Siamo ancora nella fase di conoscenza dell’automobile e delle sue reazioni con i differenti assetti. Ciò che sappiamo con sicurezza, tuttavia, è che la vettura si sta comportando bene ed è affidabile. Il telaio è molto buono, la frenata eccellente, insomma il potenziale è davvero elevato”.  
     
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