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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Febbraio 2005
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RENO DE MEDICI S.P.A.: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2004 RICAVI NETTI CONSOLIDATI A FINE 2004 A 471 MILIONI DI EURO (DA 542 MILIONI DI EURO A FINE 2003) |
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Magenta, 15 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Reno de Medici S.p.a. Si è riunito ieri per l’approvazione della relazione relativa al quarto trimestre 2004 e l’esame dei risultati relativi al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2004. Il Gruppo Reno De Medici ha conseguito nell’esercizio 2004 ricavi netti per circa 471 milioni di euro rispetto ai circa 542 milioni di euro registrati a fine 2003. La flessione dei ricavi netti, pari a circa il 13% rispetto all’esercizio precedente, è dovuta alla razionalizzazione della capacità produttiva, a pressioni sui livelli dei prezzi (i ricavi lordi unitari di vendita, nel settore cartone, hanno complessivamente segnato una diminuzione di oltre il 4% rispetto al 2003) ed all’andamento stagnante della domanda finale europea per consumer goods, principale mercato di sbocco dei prodotti del settore cartotecnico. Il conseguimento di più elevate efficienze produttive e l’azione di razionalizzazione dei fattori di produzione hanno comunque permesso un significativo contenimento dei costi operativi, con conseguente miglioramento della marginalità rispetto all’esercizio precedente. Il Margine Operativo Lordo1 (o Ebitda2) si è attestato, a livello consolidato, su circa 45,2 milioni di euro (circa 31,9 milioni di euro nell’esercizio precedente, ancorché non comparabili per effetto delle svalutazioni di magazzino effettuate nel secondo semestre del 2003). Si evidenzia che sul margine operativo lordo consolidato ha inciso il risultato dello stabilimento di Pompei, negativo per circa 3,9 milioni di euro; si ritiene che tale effetto negativo sia in sensibile riduzione nel 2005. L’ebitda a fine 2004, che include accantonamenti a fondi rischi su crediti per circa 2,7 milioni di euro, presenta una incidenza sui ricavi netti di circa il 9,6% (rispetto al 5,9% conseguito nel 2003). Al netto dell’effetto negativo riveniente dai risultati dello stabilimento di Pompei, l’Ebitda consolidato si sarebbe attestato intorno all’11% dei ricavi. Il Risultato Operativo3 è positivo per circa 3,3 milioni di euro dopo aver effettuato ammortamenti di immobilizzazioni materiali ed immateriali per circa 41,9 milioni di euro (rispetto al corrispondente dato negativo di circa 19,6 milioni di euro dell’esercizio precedente, al netto di ammortamenti relativi ai cespiti allora in esercizio per circa 51,5 milioni di euro). Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per circa 10,7 milioni di euro (rispetto alla perdita, ante imposte, di circa 99,5 milioni di euro dell’esercizio precedente). Sul risultato consolidato ante imposte hanno inciso, tra l’altro, oneri finanziari netti per circa 15,3 milioni di euro (circa 15,8 milioni di euro nel 2003) e oneri straordinari netti per circa 1,7 milioni di euro (circa 58,3 milioni di euro nel 2003). Il confronto tra i risultati degli esercizi 2004 e 2003 non è omogeneo a seguito delle rettifiche effettuate nel 2003 sulle rimanenze di magazzino del Gruppo e di accantonamenti a fondi rischi per complessivi 13,7 milioni di euro a livello consolidato. Tali rettifiche sono state infatti riportate tra le componenti straordinarie. La situazione patrimoniale consolidata al dicembre 2004 evidenzia una riduzione del capitale circolante commerciale, sia in termini assoluti (circa 16 milioni di euro) sia in percentuale sul capitale investito netto (-2,3%). Il capitale investito netto risulta prevalentemente composto dall’attivo fisso (92% circa) ed è finanziato per il 60% circa dall’indebitamento netto e per il 40% da mezzi propri. La posizione finanziaria netta consolidata si attesta, a fine 2004, a circa 245 milioni di euro contro i circa 246 milioni di euro al 30 settembre 2004 e i circa 255 milioni di euro a fine 2003. In particolare, l’esposizione su finanziamenti a medio lungo termine è pari a circa 223 milioni di euro, inclusi le quote correnti con scadenza nell’esercizio 2005 pari a circa 26 milioni di euro ed il prestito obbligazionario di 150 milioni di euro con scadenza maggio 1 Differenza tra valore e costi della produzione al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali. 2006. L’indebitamento lordo su linee bancarie a breve è di circa 50 milioni di euro (di cui circa 32 milioni di euro su linee bancarie a valere su crediti verso clienti). La composizione della posizione finanziaria netta consolidata a fine anno riflette principalmente rimborsi netti su finanziamenti a medio lungo termine e leasing di circa 30 milioni di euro, mentre il suo andamento complessivo risente anche di uscite di carattere non ricorrente per circa 17 milioni di euro. La suddivisione dei ricavi consolidati per settore di attività non evidenzia, rispetto al precedente esercizio, scostamenti particolari dell’incidenza dei singoli settori sul fatturato netto consolidato. In particolare, il settore cartone rappresenta circa il 76% dei ricavi consolidati, seguito dal settore cartotecnico con il 21% e dagli altri settori (principalmente le attività della controllata spagnola Cogeneration Prat) con il 3% circa. Anche la suddivisione percentuale dei ricavi per area geografica non è sostanzialmente variata rispetto all’esercizio precedente: i ricavi netti sul mercato italiano rappresentano il 56% del totale, mentre quelli sui mercati Ue e overseas rispettivamente il 35% e 9% circa. Nell’ambito del settore cartone, la Capogruppo ha registrato, al dicembre 2004, ricavi per circa 305 milioni di euro (contro i circa 320 milioni di euro del 2003) e un Ebitda di circa 27,9 milioni di euro rispetto ai circa 23,5 milioni di euro al dicembre 2003. Il confronto tra l’Ebitda degli esercizi 2004 e 2003 non è omogeneo a seguito delle rettifiche effettuate nel 2003 sulle rimanenze di magazzino e di accantonamenti a fondi rischi per complessivi 7,9 milioni di euro. Tali rettifiche sono state infatti riportate tra le componenti straordinarie.
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