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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Febbraio 2005
 
   
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  “QUALE FUTURO PER LA SOCIALDEMOCRAZIA IN EUROPA?”  
   
  Roma, 15 febbraio 2005 - È questo il titolo della conferenza-dibattito, promossa dal prof. Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes e dal dr. Michael Braun Direttore della Fondazione Ebert, che avrà luogo a Roma oggi alle ore 10,00 presso la Sala del Refettorio (Palazzo del Seminario - San Macuto - Camera dei Deputati - Via del Seminario,76). La conferenza sarà tenuta dal prof. Detlev Albers, membro della direzione nazionale Spd ed uno dei più stretti collaboratori del cancelliere tedesco Gerard Schroeder, il quale presenterà uno specifico progetto per il rilancio della politica socialdemocratica in Europa e per la riforma dello stato sociale. Il progetto, al quale hanno lavorato numerose Università ed esperti tedeschi, è stato messo a punto da una speciale Commissione Nazionale per i valori fondamentali promossa dall’Spd. Con questa proposta la Spd tedesca intende sollecitare lo sviluppo di una grande dibattito in tutta Europa su dei lineamenti progettuali ben definiti, che saranno appunto presentati in Italia dal prof. Albers. In questo modo i due Istituti, l’Eurispes e la Fondazione Ebert, intendono offrire un qualificato elemento di riflessione a quanti, nel nostro Paese, hanno partecipato e partecipano tutt’ora al dibattito politico sulla fine della Socialdemocrazia sollevato dalle dichiarazioni dell’On. Rutelli. La conferenza sarà seguita da un dibattito al quale partecipano: sen. Gianfranco Pagliarulo, direttore di Rinascita; Rina Gagliardi, già condirettore di Liberazione; Bruno Gravagnuolo, de l’Unità; Valentino Parlato, fondatore de Il Manifesto; Stefano Cingolani, condirettore de Il Riformista; Giuseppe Averardi, direttore di Ragionamenti. La Fondazione Ebert ha una lunga storia, perché fu fondata nel 1925, durante la Repubblica di Weimar con lo scopo di rafforzare lo spirito democratico della Germania uscita dalla prima guerra mondiale. Soppressa dai nazisti nel 1933 è stata rifondata nel 1947. Oggi è collegata a diverse accademie di studi, ha uffici in 80 paesi del mondo e si occupa principalmente delle questioni legate alla giustizia sociale, alla cultura democratica nello stato moderno, al governo dei processi di globalizzazione in chiave solidale.  
     
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