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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Febbraio 2005
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ENTRA IN APPLICAZIONE LA NUOVA DIRETTIVA DESTINATA A MIGLIORARE L’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI AMBIENTALI |
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Bruxelles, 15 febbraio 2005 - A partire da ieri diventano vincolanti per tutti gli Stati membri dell’Unione europea le nuove regole destinate a migliorare l’accesso del pubblico alle informazioni ambientali. La nuova direttiva rafforza le norme comunitarie vigenti in materia, adeguandole alle disposizioni della convenzione di Aarhus del 1998. La convenzione garantisce al pubblico l’accesso alle informazioni ambientali, la partecipazione ai processi decisionali e la possibilità di chiedere la riparazione del torto in caso di violazioni del diritto ambientale. Le nuove regole rappresentano una tappa importante verso una maggiore trasparenza nell’elaborazione della politica ambientale e aprono la strada ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle scelte ambientali. “Ormai i cittadini europei hanno non soltanto la libertà ma anche il diritto di ottenere le informazioni ambientali detenute o prodotte dalle pubbliche autorità”, ha dichiarato Stavros Dimas, Commissario per l’ambiente. “L’informazione è un potente catalizzatore in grado di favorire un’evoluzione verso una maggiore protezione dell’ambiente. Mi auguro perciò che i cittadini la utilizzino al meglio.” La nuova direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (direttiva 2003/4/Ce) sostituisce una precedente direttiva del 1990 (direttiva 90/313/Cee). La direttiva garantisce a qualsiasi persona fisica o giuridica, indipendentemente dalla cittadinanza, dalla nazionalità o dalla residenza, il diritto di accesso alle informazioni ambientali detenute o prodotte dalle pubbliche autorità, tra cui ad esempio i dati relativi alle emissioni nell’ambiente e al loro impatto sulla salute pubblica e i risultati delle valutazioni di impatto ambientale. Di seguito sono indicati gli elementi centrali della nuova direttiva: è sancito il diritto (e non più soltanto la libertà) di accesso alle informazioni ambientali; la direttiva mira inoltre ad assicurare che le informazioni ambientali siano rese disponibili e diffuse attivamente al pubblico; è proposta una nozione più ampia di “informazione ambientale” e una definizione più precisa di “autorità pubblica”; è ridotto a un mese il termine entro il quale le pubbliche autorità sono tenute a fornire le informazioni richieste (in precedenza il termine era di due mesi); sono precisati i casi in cui le autorità possono respingere la richiesta di informazioni. L’accesso alle informazioni è consentito se l’interesse pubblico tutelato dalla divulgazione delle informazioni è prevalente rispetto all’interesse tutelato dall’eventuale rifiuto; sono previsti due tipi di procedure di ricorso contro gli atti o le omissioni delle pubbliche autorità in relazione alle richieste di informazioni ambientali. Finora otto Stati membri hanno ufficialmente notificato alla Commissione le disposizioni nazionali di attuazione della direttiva. A breve saranno avviate le procedure di infrazione nei confronti degli Stati che non hanno ancora provveduto alla notifica. Il quadro della situazione Nel mese di dicembre, il Consiglio “Ambiente” ha dato via libera alla ratifica della convenzione di Aarhus da parte dell’Unione europea e ha raggiunto un accordo politico su un regolamento per l’applicazione delle disposizioni della convenzione alle istituzioni e agli organi comunitari. Oltre all’accesso alle informazioni ambientali, l’Unione europea sta adeguando la propria legislazione anche agli altri due pilastri della convenzione di Aarhus. A partire dal mese di giugno sarà applicabile una direttiva sulla partecipazione del pubblico, adottata nel 2003. Per quanto riguarda il terzo pilastro, ovvero l’accesso alla giustizia in materia ambientale, nell’ottobre 2003 la Commissione ha presentato una proposta di direttiva, che è ancora in discussione al Consiglio.
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