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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Febbraio 2005
 
   
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  UNA RICERCA CLASSIFICA L’OPEN SOURCE E L’IDENTITY MANAGEMENT COME LE PIÙ ALTE PRIORITÀ DEL 2005 PER GLI IT DIRECTOR EUROPEI  
   
  Milano, 15 febbraio 2005 – Secondo un nuovo report, commissionato da Novell, gli It Director europei ritengono le tecnologie open source e di identity management (Idm) le priorità più alte per questo anno. Nella ricerca condotta per conto di Novell da eMarket2 Ltd., oltre 200 interlocutori di undici differenti nazioni hanno fornito risposte su quelle che saranno le priorità per il 2005. Altre priorità importanti per gli It Director sono la sicurezza e l’integrazione delle applicazioni enterprise. La ricerca indica che i tre quarti degli interlocutori sta al momento implementando o pensa di implementare sistemi basati su Linux. In particolare, il 13% degli intervistati prevede già dei progetti su Linux, il 25% ha già intrapreso una implementazione Linux, mentre un altro 33% sta per prendere in considerazione Linux. Simili riscontri riguardano lo sviluppo open source: quasi un 24% sta già utilizzando Linux e un 30% è in fase di studio. “Linux viene sempre di più preso in considerazione nei tradizionali ambienti di rete e sta per diventare una piattaforma matura e percorribile per le infrastrutture dipartimentali e mission-critical delle moderne organizzazioni,” dichiara Rik Van Bruggen, director of solution management and marketing Novell. “La ricerca mostra come la migliorata sicurezza e i vantaggi a livello di costo intrinseci di Linux hanno consentito a questo sistema operativo di essere introdotto in aree tradizionalmente dominate da Unix e da Microsoft. Lo dimostra il fatto stesso che un terzo degli intervistati ha integrato la sicurezza dei sistemi open source nelle più ampie infrastrutture It, riconoscendo il valore critico che la gestione delle identità può comportare per assicurare che gli elementi open source siano parte di un approccio totale alla sicurezza.” Muoversi verso l’identity management è stato finora allo stesso modo vantaggioso, sebbene da alcuni intervistati resti ancora da comprendere la significativa opportunità che questa rappresenta: il 70% ha indicato infatti di non aver ancora integrato la gestione e la sicurezza dei sistemi open source all’interno delle proprie architetture. È chiaro che nonostante siano a tutti noti i benefici e l’importanza di implementare soluzioni di identity management, alcune aziende non se ne sono ancora dotate; il risultato è dunque un sovraccarico di lavoro nei dipartimenti It che perdono ore non necessarie a risolvere problemi legati ai permessi di acceso. Di quelli che stanno già utilizzando sistemi open source, solo il 13% degli intervistati ha automatizzato la gestione sicura delle password, mentre il 31%, che gestisce l’identità manualmente, e il 24%, che ha parzialmente automatizzato il sistema di gestione delle password, desidera fortemente migrare a una piena automazione. Inoltre, un terzo delle aziende impiega tra i tre giorni e le due settimane a fornire ai dipendenti accesso alle applicazioni e alle risorse necessarie a svolgere il proprio lavoro. I risultati più interessanti della ricerca indicano che: Il 50% degli intervistati trascorre in media un giorno alla settimana del proprio tempo ad amministrare le password; la maggioranza dei dipendenti di una singola azienda possiede almeno tre password; in media, gli amministratori devono inserire manualmente le informazioni sui nuovi dipendenti in quattro diversi sistemi; il 55% degli amministratori in azienda esegue tra i due e i cinque aggiornamenti manuali per un nuovo utente o per un aggiornamento; i virus sono considerati la principale minaccia alla sicurezza da parte del 58% degli intervistati; il 43% afferma che la sicurezza di rete è al secondo posto tra le problematiche di sicurezza; il 30% cita gli accessi illegali a informazioni delicate al terzo posto tra le priorità legate alla sicurezza. “Desideriamo capire meglio come i nostri clienti attuali e potenziali percepiscono le problematiche di business che li affliggono,” aggiunge Van Bruggen. “Questa ricerca dimostra come in Europa le grandi aziende si stiano rendendo conto dei benefici dell’open source, ma la strada per proteggere pienamente il proprio business è ancora molto lunga. La gestione delle identità è il prossimo passo critico da compiere.” “Le aziende oggigiorno sprecano tempo e denaro nella manutenzione manuale delle directory dei propri dipendenti – tempo che potrebbe essere meglio speso in iniziative strategiche più focalizzate. L’esperienza e le competenze di Novell la rendono il partner ideale per quelle aziende che vogliono implementare soluzioni di identity management sicure ed efficaci.” Per le aziende che stanno considerando di integrare l’identity management nella propria architettura open-source, Novell raccomanda le seguenti azioni: creare una tecnologia co-ordinata e un processo di policy sicuro; definire e comunicare l’importanza che riveste la sicurezza It per l’azienda e gli azionisti; definire e comunicare processi, procedure e policy di sicurezza agli utenti finali e agli amministratori It come una serie di passi concreti e applicabili concretamente; · implementare un’architettura e una infrastruttura completa e sicura, affidandosi alla gestione delle identità come base; implementare le tecnologie open source per sviluppare la migliorata sicurezza e affidabilità che le stesse offrono; investire tempo e risorse per rendere sicura l’infrastruttura; sviluppare un sistema di provisioning centrato sulle identità per controllare gli accessi ai percorsi e alle informazioni; potenziare l’Identity Management per diminuire le barriere all’adozione dei sistemi di infrastruttura open-source; definire una policy di monitoraggio e auditing continua e proattiva. La ricerca è stata realizzata in Europa da eMarket2 Ltd. Nell’ottobre 2004.  
     
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