Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2005
 
   
  Pagina4  
  AL TEATROLITTA UN CURIOSO ACCIDENTE DI CARLO GOLDONI  
   
  Milano, 16 febbraio 2005 - Filiberto, ricco negoziante olandese, alloggia nella sua casa il signor De La Coterie, giovane ufficiale francese, prigioniero di guerra e ferito. Filiberto ha preso affezione al suo ospite, com¹è costume degli olandesi che , una volta accordata la loro amicizia, amano vivamente e profondamente chi quella si meritò. Il negoziante ha una figlia da maritare, Giannina, gentile e assennata, ma giovine fanciulla: il signor De La Coterie è assennato ed onesto ma è un giovanotto. Questi, via via che vede guarire la sua ferita, sente aprirsene, dificilmente guaribile, una nel cuore. Teme quindi le conseguenze di questo amore nascente, conosce il suo stato, comprende l¹impossibilità di sposare una ricca ereditiera come Giannina e non trova altra via che risolversi a partire. Filiberto non ha neppure l¹ombra del dubbio che possa esservi una reciproca inclinazione fra sua figlia e il giovine ufficiale ma vedendolo ogni giorno più dell¹altro afflitto e pensoso sospetta che la malattia sia di cuore e ne tiene discorso alla figlia. Il padre ha troppa fiducia nella condotta della ffiglia per dubitarne ed è incline a pensare che il giovane ufficiale ami Costanza, amica di Giannina. Questa allora, dimenticando che la buona fede è un pregio delle donne olandesi, aprofitta della falsa supposizione del padre, confermando che veramente il signor De La Coterie è invaghito di Costanza ma che, per esser il padre di lei un grossolano finanziere arrichito, non ha speranza nessuna, e ne soffre. Filiberto ne parla al signor De La Coterie, che, già messo sulla via da Giannina, lascia Filiberto nella sua credulità. Allota questi si incarica di domandarla al padre, il quale, da venale quale è, risponde con un rifiuto. Filiberto si stizzissce e per vendicarsi consiglia l¹ufficiale a rapire Costanza, arrivando eprsino a somministraargli il denaro necessario alla fuca. Il Giovine aprofitta del consiglio, accetta il denaro, e rapisce invece la figlia di Filiberto. I testi dell¹ultimo periodo veneziano di Carlo Goldoni (1759-1762) rappresentano una grande sintesi di tradizione ed innovazione. Tutta la sapienza drammaturgica accumulata come poeta di compagnia, a rielaborare trame e canovacci, a cucirli sulla pelle e sulle corde degli attori con cui via via si trovava a lavorare, forniscono all¹autore veneziano, la base su cui sviluppare una psicologia dei personaggi e delle loro relazioni. La tessitura teatrale continua a valersi di motivi che provengono dalla commedia delle maschere: contrasti, equivoci a ruotare intorno ad un amore contrastato dai vecchi. Ma ne Un curioso accidente (1760-61) la sapienza con cui questi motivi vengono gestiti li rende quasi del tutto trasparenti, permettendoci di seguire direttamente la vicenda, di riconoscere le ragioni dell¹uno e dell¹altro, non più schiacciate in un meccanismo inevitabilmente a senso unico come nel teatro delle maschere. Flavio Albanese, regista formatosi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e autore di una fra le più interessanti messinscena recenti de Il servitore di due padroni, propone un allestimento rigoroso del testo, che mette in luce la complessità delle trasformazioni che Goldoni riuscì a catalizzare nell¹ambito culturale veneziano e veneto dell¹epoca, per quanto riguarda la lingua, la forma scenica, ma soprattutto i ³panorami immaginari² di un nuovo pubblico teatrale. E la sapienza scenica della tradizione delle famiglie d¹arte incarnata direttamente da Armando e Titino Carrara, memoria vitale di quei motivi teatrali che stanno alla base della commedia dell¹arte, sa portare al pubblico la forza e la novità della grande commedia goldoniana. Dal 23 febbraio al 6 marzo 2005 La Piccionaia I Carrara Teatro Stabile di Innovazione Armando e Titino Carrara “Un Curioso Accidente” Di Carlo Goldoni Con: Armando Carrara (Vasco e Monsieur Ricard), Titino Carrara (Monsieur Filibert), Annalisa Peserico (Madamigella Giannina), Marco Artusi (Monsieur De La Coterie), Giovanna Boscarino (Madamigella Costanza), Michela Ottolini (Marianna). Drammaturgia a partire dai copioni di Baseggio a cura di Carlo Presotto e Titino Carrara Scene Mauro Zocchetta Disegno luci Sandro Dal Pra Costumi Pino Pipoli Burattino di Renzo Antonello Regia Flavio Albanese Iniziativa realizzata con il contributo della Regione del Veneto www.Teatrolitta.it  
     
  <<BACK