|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Febbraio 2005
|
|
|
|
|
|
Pagina4 |
|
|
TEATROARSENALE : « IL DIAVOLO E IL BUON DIO » |
|
|
|
|
|
Milano, 16 febbraio 2005 - Ultima opera del “Progetto Sartre”, dedicato allo scrittore francese nel centenario della sua nascita, si tratta di una ripresa dello spettacolo che lo scorso anno la compagnia del Teatro Arsenale ha portato in scena con grande successo. Sono tempi di assedi e di massacri. In principio, Goetz, capitano di ventura, fa il male. Seguendo i suoi mutevoli umori, conduce le sue truppe al massacro alleandosi con gli uni, poi tradendoli per allearsi con gli altri,e distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Crede di essere il Diavolo e non accetta altro rivale che Dio. A un certo punto scopre che il male è noioso, ad esso ci si abitua e, soprattutto, che tutti lo fanno ma nessuno può farlo veramente. Decide allora di essere lui stesso il bene, progetto che lo affascina perché il bene è considerato da tutti inattuabile, contrario ai voleri divini. Gioca ai dadi la sua conversione per obbligare Dio ad assumersi le proprie responsabilità e inizia la partita gettando i dadi con una puttana: se Dio fa perdere Goetz, Goetz sceglierà il bene; ma se lo lascia vincere, Goetz incendierà la città di Worms e massacrerà ventimila persone. Goetz perde. Fonda la Città del Sole, una comunità-modello dove la legge è l’amore, ma un amore a uso interno, a circuito chiuso. Quando scoppia la guerra, tutti i suoi abitanti, educati a considerare ingiusta la violenza, rifiutano di unirsi alla lotta e vengono sterminati. Così, pretendendo l’assoluto sia nel bene che nel male, Goetz approda all’unico risultato di distruggere vite umane. Ne “Il diavolo e il buon Dio”, dramma che Jean Paul Sartre scrisse nel 1951, si riflette tutta l’evoluzione ideologica dell’autore e illustra il cammino che Sartre ha percorso dalle tendenze anarchiche all’impegno politico. « Il Diavolo E Il Buon Dio » traduzione Felice Dessì, adattamento Annig Raimondi e Paolo Bignamini, regia Annig Raimondi. In ordine alfabetico : Marino Campanaro, Paolo Cosenza, Maria Eugenia D’aquino, Luca Fusi, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Vladimir Todisco Grande ; scene e luci Fulvio Michelazzi ; costumi Nir Lagziel ; musiche di Maurizio Pisati ; organizzazione Carlo Grassi e Gianni Munizza ; segreteria generale Ileana Marzani ; produzione Teatro Arsenale / Scenaperta. Www.teatroarsenale.org www.Teatroarsenale.org
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|