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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2005
 
   
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  UN PROGETTO INTEGRATO PER UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL'IMPATTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI NELLE REGIONI EUROPEE  
   
  Bruxelles, 16 febbraio 2005 - Se le autorità delle Alpi slovene attuano uno sforzo concertato per attirare più turisti nella regione, quale effetto avrà questa azione sulle vicine Alpi austriache in termini non solo di turismo, ma anche di economia, settore agricolo e popolazione rurale della regione? Rispondere ad una domanda come questa con un certo grado di precisione richiederebbe dati particolareggiati di un certo numero di diversi settori di entrambe le regioni, oltre alla comprensione delle interazioni complesse che produrranno gli impatti principali e secondari da valutare. Questa è precisamente la sfida che devono affrontare i partecipanti ad un nuovo progetto integrato (Ip) finanziato dalla Commissione, che mira a fornire ai decisori politici regionali uno strumento per valutare la sostenibilità delle varie politiche di uso del territorio. Il progetto integrato Sensor, finanziato nell'ambito della sottosezione 'cambiamento globale ed ecosistemi' del Sesto programma quadro (6Pq) riunisce 33 partner di 15 paesi sotto la guida del centro Leibniz Association per l'uso del territorio agricolo e la ricerca sull'assetto territoriale. Il Notiziario Cordis News ha intervistato Katharina Helming del centro Leibniz, coordinatore del progetto Sensor, per saperne di più sulla sfida che attende il consorzio. 'Il primo compito è tradurre politiche come la Pac, la politica agricola comune, la direttiva quadro Acque e le politiche rurali in scenari di uso del territorio, cosa che faremo usando una serie di modelli macroeconomici oltre a modelli specifici per i settori agricolo, turismo, silvicolo, della protezione della natura e dell'energia per i trasporti', spiega la Dott.ssa Helming. Tuttavia questo processo di raccolta di dati e analisi di modelli è solo un capitolo della storia, i partner di Sensor andranno anche nelle regioni europee per raccogliere direttamente il contributo dei portatori di interessi, sul modo in cui le politiche territoriali incidono sulla sostenibilità. 'La chiave è la combinazione di modelli e dati da un lato, e di consultazione dei diretti interessati dall'altro', commenta la Dott.ssa Helming, garantendo che il progetto intende sfruttare i due approcci, dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso. Dopo avere raccolto i dati, il team svilupperà uno strumento per la valutazione dell'impatto sulla sostenibilità (sustainability impact assessment tool, Siat) che le autorità regionali potranno applicare alle politiche pianificate, oltre ad un sistema di gestione dei dati che servirà a tenere sempre aggiornati i modelli su cui è basato il Siat. Per le valutazioni più complesse, è possibile che si debba ricorrere al contributo di esperti, ma i politici dovrebbero essere in grado di usare il sistema da soli per risolvere le questioni più di base. Un importante elemento del progetto è la focalizzazione specifica sui nuovi Stati membri, dove l'attuale uso del territorio predominantemente agricolo e rurale dovrebbe subire un notevole cambiamento. 'Il centro di gravità del consorzio è più orientale che altro, considerato il forte numero di partner appartenenti ai nuovi Stati membri', dice la Dott.ssa Helming. 'Questo è importante se dobbiamo considerare le sfide più pressanti, invece dei problemi di pochi fortunati'. Rispondendo alla richiesta di spiegare le differenze tra il progetto Sensor e un'altra iniziativa di valutazione dell'impatto ambientale recentemente lanciata dall'Ue, l'iniziativa Seamless, la Dott.ssa Helming ha detto: 'Seamless è un progetto collaterale, e copre un solo settore, quello dell'agricoltura, mentre Sensor ne copre cinque. Inoltre noi lavoreremo esclusivamente a scala regionale, mentre Seamless si occuperà anche di questioni locali oltre che globali'. Una delle principale sfide che si pongono ai partner è quella di dipanare e caratterizzare le relazioni che intercorrono tra le varie questioni settoriali che essi intendono affrontare. 'Questo richiede l'interazione a livello pluridisciplinare all'interno del progetto, cosa non sempre facile', ammette la Dott.ssa Helming. Il successo di tutto il progetto poggerà sulla stretta interazione con gli utenti finali, in questo caso i politici che useranno lo strumento di valutazione dell'impatto. Il team spera di riuscire a sviluppare un prototipo entro 18 mesi, con un prodotto finale pronto allo scadere dei quattro anni del progetto, e la risposta degli utenti sarà attivamente ricercata in ogni fase. 'Il successo scientifico sarà misurato con la peer review, le pubblicazioni e conferenze e così via, ma con la maggior parte dei partecipanti che hanno una base scientifica, abbiamo un'idea più chiara delle sfide scientifiche che ci aspettano', pensa la Dott.ssa Helming. Una ragione per cui la Helming pensa che il progetto sarà un successo è il fatto che esso mira a valutare l'impatto di fattori economici e sociali sulla sostenibilità invece del contrario, come fanno la maggior parte dei progetti di questo genere. 'Un approccio di questo tipo è semplicemente più realistico, in quanto di solito è l'economia che mena la danza', conclude la Dott.ssa Helming. Http://www.sensor-ip.org/  
     
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