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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Febbraio 2005
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GOVERNO D'IMPRESA: L'OSSERVATORIO LIUC E OUTLOOKSOFT SVELA LA 'RICETTA ITALIANA' IN MATERIA DI CORPORATE GOVERNANCE CRESCE NELLE AZIENDE ITALIANE LA SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DEI SISTEMI INFORMATIVI, FONDAMENTALI |
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Milano, 17 febbraio 2005 – Come funzionano le imprese italiane? Quali misure sono adottate per garantirne una gestione 'trasparente'? Come vengono regolati i delicati equilibri tra dirigenti, amministratori, azionisti? Outlooksoft, azienda leader nel settore del Business Performance Management e l'Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza presentano i risultati emersi dal Bpm Lab, Osservatorio sulle pratiche manageriali delle imprese italiane, focalizzato, in questo secondo appuntamento, sulla Corporate Governance: un tema di grande attualità, sulla scia degli scandali finanziari che, in questi ultimi anni, hanno colpito il nostro paese. "Circa il 90% delle imprese italiane partecipanti all'Osservatorio sembra avere le idee ben chiare sul ruolo della Corporate Governance, definendola un'opportunità per dare trasparenza alla gestione aziendale oltre che per governare la complessità dei rapporti tra stakeholders". Questo il commento del Prof. Alberto Bubbio docente della Liuc che, insieme al Prof. Massimo Solbiati, ha guidato un'indagine che ha coinvolto un centinaio di aziende quotate e non, di diverse dimensioni e operanti in differenti settori. Un campione rappresentativo dell'attuale panorama economico italiano dove spiccano i nomi di aziende come Aem Torino, Albacom, Autogrill, Autostade, Banca Popolare di Lodi, E.biscom, Ferrovie Nord Milano, Jolly Hotels, Lamberti, Lindt & Sprüngli, Liquigas, Merloni Elettrodomestici, Mondadori, Montepaschi Vita, Océ Italia, Poste Italiane, Sammontana, Scavolini, Ssb, Toro Assicurazioni, Zanussi Elettromeccanica, Wind. Corporate Governance: un'occasione o un ostacolo? La maggioranza delle imprese italiane sembra non avere dubbi sulla risposta. Alcune aziende la definiscono di importanza strategica per l'efficace funzionamento dell'impresa, nonché per garantirne la crescita. Risultati soddisfacenti più negli intenti, nascondono non poche zone d'ombra. L'analisi dei dati ha evidenziato infatti come la Corporate Governance in Italia sia adottata in molti casi più per dovere, che per vera cultura manageriale. "Gli organi di governace sembrano a volte funzionare più per rispondere ad obblighi normativi che per maturità del management", commenta Bubbio. "Inoltre non sempre i meccanismi operativi, impiegati per migliorare i processi decisionali e per monitorare le performance aziendali sembrano essere impostati per garantire un'efficace ed efficiente gestione delle dinamiche aziendali". A quanto emerge dalla ricerca il management italiano soffre ancora di carenze culturali in materia di governo d'impresa e soprattutto sembra non aver imparato dalle esperienze negative. "Un dato particolarmente allarmante emerso dalla ricerca riguarda ad esempio le aziende quotate in Borsa", continua il Prof. Bubbio. "Solo il 48% del campione ritiene che adottando sistemi di controllo diversi si sarebbero potuti evitare gli scandali finanziari che hanno recentemente colpito il nostro paese". Un risultato estremamente interessante e allo stesso tempo inaspettato riguarda il tema 'cruciale' dei sistemi informativi. Da quanto emerso dalla ricerca le aziende non quotate sembrano essere più sensibili su questo argomento. "L'efficacia e l'efficienza dei sistemi informativi viene riconosciuta in misura maggiore dalle imprese non quotate", continua il Prof. Bubbio. "Il 75% di queste li ritiene fondamentali per l'attuazione della Corporate Governance, contro un 57% per le società quotate". Sull'importanza dei sistemi informativi per implementare meccanismi di governo d'impresa corretti concorda Federico Della Casa, General Manager di Outlooksoft Italia. "L'efficacia e l'efficienza dei sistemi informativi sono un requisito fondamentale per gestire la complessità aziendale. In quest'ottica i sistemi di Business Performance Management (Bpm) consentono di migliorare notevolmente i processi decisionali e monitorare in modo continuativo ed in tempo reale le performance aziendale, fornendo una fotografia costantemente aggiornata in merito all'andamento del business". Analizzando nello specifico i meccanismi che regolano la Corporate Governance delle imprese italiane, l'osservatorio rivela dati interessanti. Come vengono governate le aziende italiane in concreto? Come viene garantita la trasparenza dell'assetto di governo? Per quanto riguarda il funzionamento del consiglio di amministrazione, i dati emersi dall'Osservatorio evidenziano come la figura dei consiglieri indipendenti, di gran moda in questi ultimi tempi, sia presente in quasi tutte le aziende quotate intervistate (87% dei casi). Nelle società non quotate la loro presenza scende al 40%. I comitati di controllo, organi garanti della trasparenza, giocano un ruolo strategico nelle società quotate, presenti nel 83% delle aziende interpellate, mentre il 72% delle società non quotate dichiara di esserne totalmente sprovvisto. In riferimento al documento di budget, questo viene discusso dal Cda nel 70% delle aziende quotate, dato che scende al 49% per le società non quotate. Corporate Governance: quale futuro? "In materia di Corporate Governance in Italia c'è ancora molta strada da fare anche se le prospettive sono positive", conclude il Prof. Bubbio. "Se da un lato la governance può essere spinta dalle leggi e dai codici di autoregolamentazione, è necessario sviluppare una cultura manageriale che si manifesti in comportamenti concreti, attraverso l'adozione di strumenti e tecniche atte a favorirne un'efficace applicazione". Www.liuc.it www.Outlooksoft.com
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