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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2004
 
   
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  IL COMMISSARIO UE PATTEN PARTECIPA ALLA FIRMA DELL'ACCORDO DI AGADIR  
   
  Bruxelles, 25 febbraio 2004 – Oggi Chris Patten, commissario responsabile delle relazioni esterne, sarà presente alla cerimonia per la firma dell'accordo di libero scambio tra la Giordania, l'Egitto, la Tunisia e il Marocco. L'accordo, noto come accordo di Agadir, rappresenta un passo fondamentale verso la prevista creazione di una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. Da quando, nel maggio 2001, è stata firmata la dichiarazione di Agadir la Commissione è uno dei principali sostenitori politici dell'iniziativa, che appoggia anche finanziariamente con un contributo pari a 4 milioni di € a titolo del programma Meda. Prima di partire per Agadir il commissario Patten ha dichiarato: "Sono molto contento di assistere oggi alla conclusione dell'accordo di Agadir, un accordo che ci avvicina all'obiettivo comune di istituire una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. Esso imprimerà all'integrazione regionale mediterranea lo slancio di cui ha bisogno e favorirà gli investimenti privati nella regione. Raccomando caldamente gli altri partner euro-med ad aderire all'accordo". Pascal Lamy, commissario Ue responsabile del commercio, ha aggiunto: "Abbattere le barriere che intralciano gli scambi e gli investimenti fa parte del partenariato strategico lanciato nel 1995 tra l'Ue e la regione del Mediterraneo. Il commercio è un motore fondamentale per lo sviluppo di questa regione e contribuisce alla sua stabilità. Oggi stiamo facendo un passo avanti verso il raggiungimento del nostro obiettivo". Adoperandosi per incoraggiare l'allacciamento di più stretti rapporti politici, economici e sociali con questa regione, l'Unione europea ha già concluso accordi di associazione con tutti i partner mediterranei, ad esclusione della Siria, con la quale i negoziati sono ancora in corso. L'accordo di Agadir darà un impulso ulteriore al processo avviato con la dichiarazione di Barcellona del 1995 e inteso alla realizzazione di una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. L'accordo che viene firmato oggi istituirà tra i quattro paesi interessati un mercato integrato con più di 100 milioni di consumatori, offrendo così nuove interessanti opportunità per gli investitori europei nella regione. La Commissione europea ha fin dall'inizio fortemente sostenuto l'iniziativa di Agadir e continuerà ad appoggiarla attraverso il programma Meda con un contributo di 4 milioni di € per la fornitura di assistenza tecnica ai paesi aderenti all'accordo e alla costituzione del loro segretariato. Contesto Con la dichiarazione di Barcellona i 27 partner euromediterranei decidevano di istituire una zona di libero scambio euromediterranea entro il 2010. L'obiettivo doveva essere raggiunto mediante la negoziazione e la conclusione di accordi di associazione euromediterranei tra l'Unione europea e 9 dei 12 partner mediterranei oltre che accordi di libero scambio tra gli stessi partner: Algeria, Egitto, Israele, Libano, Giordania, Marocco, Siria, Tunisia e Autorità palestinese. Con gli altri tre partner, Cipro, Malta e Turchia, l'Ue aveva già concluso, negli anni '60 e '70, accordi di associazione che prevedevano, tra l'altro, l'eventuale adesione all'Unione europea nonché la creazione di un'unione doganale con l'Ue (portata a termine con la Turchia). Il processo di Agadir, un'importante iniziativa sottoregionale, è stato avviato nel maggio 2001 ad Agadir da quattro partner: Marocco, Tunisia, Egitto e Giordania, che hanno espresso in una dichiarazione l'intenzione di istituire tra loro una zona di libero scambio. L'iniziativa era significativa anche perché riuniva paesi del Maghreb e del Mashrak e non per caso riguardava i partner più avanzati nel processo di associazione. L'ue si è impegnata a sostenere il processo di Agadir sul piano sia finanziario che tecnico. Nel 2003 è stato varato il programma Aiutare i firmatari dell'accordo di associazione a sviluppare il libero scambio tra loro e con l'Ue. Il programma, finanziato nel quadro del programma Meda con un contributo di 4 milioni di € è inteso ad incoraggiare gli scambi e l'integrazione Sud-sud a partire da una base sottoregionale nonché ad introdurre il cumulo dell'origine paneuromediterraneo. Nell'ambito del programma si lavora alla creazione di un pool di assistenza tecnica che dovrebbe contribuire alla realizzazione di progressi verso il libero scambio tra i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo.  
     
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